Dal Concilio a Dio e altri scritti religiosi Stampa E-mail

Giuseppe Mazzini

Dal Concilio a Dio e altri scritti religiosi

Claudiana, pagg.111, Euro 9,00

 

mazzini_concilio  IL LIBRO – Nel pensiero di Giuseppe Mazzini (1805-1872), la religione occupa un posto centrale ed è strettamente legata, tramite il disegno provvidenziale, alla lotta politica per l'Unità d'Italia. La sua concezione religiosa e la sua profonda spiritualità emergono con chiarezza nei quattro saggi proposti in questo volume, risalenti al periodo 1832-1870, che sostanzialmente racchiude l'intero arco della sua vita attiva. Vi emergono con chiarezza molti temi chiave del pensiero mazziniano: la critica del papato, che ostacola l'unificazione e l'indipendenza della nazione oltre che l'emancipazione civile e religiosa del popolo; lo stretto nesso tra religione e politica e, contemporaneamente, la distinzione tra potere politico e potere spirituale; gli ideali democratici e repubblicani, la religione del Progresso...

  DAL TESTO – “Amate. Amate Dio negli uomini, e gli uomini nel bene da compirsi per essi e con essi. Abbiate come offesa a Dio ogni cosa, che offenda la dignità dell'uomo chiamato ad adorarlo, ogni cosa che inceppi lo sviluppo intellettuale dell'uomo chiamato a intenderlo più sempre nei suoi disegni, ogni cosa che violi la libertà dell'uomo, chiamato ad attemperare a quei disegni la vita, ogni cosa che contamini di corruzione, di materialismo, di superstizione e menzogna l'uomo, chiamato a incarnare progressivamente in sé l'Ideale. E dovunque vi s'affaccia tal cosa, sorgete coll'esempio, colla parola, coll'azione a combatterla, e chiamate i vostri fratelli a combatterla insieme a voi. Il Male non è eterno; ma la battaglia contr'esso deve esser Crociata: la conquista dell'Ideale divino esige gli sforzi di tutta l'Umanità, la somma di tutte le facoltà poste in essa da Dio. Associatevi a svilupparle, e associatevi quanto più intimamente, vastamente potete. Unico mezzo al Progresso è l'Associazione, ed è, sostituita a quella di carità, la parola religiosa dell'Epoca. Soccorrete l'individuo che soffre, consolate la creatura che piange sulla vostra via; e siano quelle le gioie della vita per voi. Ma vi sia sacro egualmente il gemito di chi soffre lontano, il pianto dei milioni d'ignoti: là veglia per voi il dovere della vita. Non vi limitate a combattere gli effetti del Male; la vostra, la vera battaglia è col Male stesso, colle sorgenti dalle quali scaturirà finché non siano disseccate. Dovunque leggi o credenze mantengono schiusa una di quelle sorgenti, dovunque sull'impronta che Dio pose in fronte alla creatura voi trovate un segno d'ineguaglianza o di schiavitù, là sia per voi Satana: là - e sia quel segno sulla fronte al negro, all'uom del Lavoro o alla Donna – voi dovete innalzare, più largamente inteso che non allora, il grido dei vecchi Ussiti: la tazza per tutti: dovete vincere o morire perché altri vinca. L'inno dalla Terra a Dio non può escir degnamente fuorché da labbra di liberi e d'affratellati nella coscienza d'una fede e d'un fine comune. Strappate a Satana i regni della terra coi quali ei tentava Gesù e intonerete, eretti e consapevoli d'un Dovere compito, quell'inno.”

  IL CURATORE – Andrea Panerini (1983), laureato in Storia contemporanea, studia presso la Facoltà valdese di Teologia a Roma in vista del ministero pastorale. Ha pubblicato numerosi volumi di saggistica e di poesia, tra cui si segnalano la curatela dell'inedito di Mazzini L'Italia, l'Austria e il Papa (2005) e la silloge poetica Litanie arabe (2010), entrambi pubblicati da La Bancarella di Piombino (Li).

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione - La religione di Giuseppe Mazzini, di Paolo Ricca - La religione del Progresso, di Andrea Panerini (Premessa - Dal Papa al Concilio - Dubbio e fede - Dal Concilio a Dio: l'esempio del Progresso nella religiosità mazziniana - Preghiera a Dio per i piantatori, scritta da un esule – Conclusioni) - 1. Dal Papa al Concilio - 2. Dal Concilio a Dio - 3. Dubbio e fede (Ricordi di G. Mazzini) - 4. Preghiera a Dio per i piantatori, scritta da un esule