I diari di Mussolini (veri o presunti). 1935

Bompiani, pagg.836, Euro 22,90

  IL LIBRO – Prosegue la pubblicazione delle agende di Benito Mussolini. Il 1935 è un anno denso di avvenimenti cruciali per l’Italia, con il paese che cerca di organizzare la propria crescita industriale mentre insegue un ruolo da protagonista in politica estera. È infatti l’anno in cui si concretizza l’avventura coloniale, con l’invasione dell’Africa orientale e la Guerra di Etiopia, ma sono anche i mesi di una cruciale partita a scacchi all’interno della Società delle Nazioni. Il tutto mentre il paese è alle prese con scelte difficili per ricostruire la propria economia. Un documento inedito che racconta i retroscena di un anno che ha segnato la storia moderna dell’Italia. Con la riproduzione del manoscritto "Diario 1935".

  DAL TESTO – “Piove l'orizzonte è tempestoso, le nubi stracciate dal vento forte scoprono lembi di azzurro….. 
  “Osservo Piazza Venezia: è gremita! Via del Plebiscito il Corso l'Altare della Patria - un superbo spettacolo di compostezza di disciplina e di forza!
  “Scende la sera - Mi avvertono che l'adunata è compiuta - S'apre la vetrata - Mi affaccio irrompe un urlo d'entusiasmo! Nella luce del tardo crepuscolo vibrano gli animi degli uomini in ascolto –
  “...... "il sacrificio dei seicentosettantamila morti dell'ultima guerra che l'Italia ha dato per il bene dell'Europa, anzi per il bene delle Grandi potenze non è stato mai riconosciuto quale ingiustizia? al tavolo della pace all'Italia tocca qualche briciola del ricco bottino coloniale…..
  “Abbiamo pazientato per quattordici anni durante i quali si è stretto il cerchio degli egoismi che soffocano la nostra vitalità…..
  “Con l'Etiopia abbiamo pazientato quarant'anni: Ora basta!
  “Alle sanzioni economiche opporremo la nostra disciplina, la nostra sobrietà il nostro spirito di sacrificio - alle sanzioni militari risponderemo con [cancellatura] misure militari - ad atti di guerra risponderemo con atti di guerra…...
  “Nessuno pensi di piegarci senza aver prima duramente combattuto……
  "[Prosegue sulla pagina del 3 ottobre]
  “Nel silenzio le bandiere d'Italia sciolte nel vento parvero esprimere i palpiti del popolo -
  “Sono le diciannove nel cielo tumultuoso vagano cumuli di nubi fra [cancellatura] scrosci di piovaschi impazziti…..
  “Tutto finisce - Ognuno torna a casa –"