Bettino Craxi, il riformismo e la sinistra italiana Stampa E-mail

a cura di Andrea Spiri

Bettino Craxi, il riformismo e la sinistra italiana

Marsilio Editori, pagg.219, Euro 20,00

 

spiri_craxi_riformismo  IL LIBRO – Il volume ricostruisce le tappe fondamentali del processo di affermazione e consolidamento della leadership di Bettino Craxi all'interno del Partito socialista italiano e, più in generale, nell'ambito dello scenario politico nazionale. Accanto all'analisi delle profonde modificazioni del tessuto ideale e della prosopografia del vertice socialista, il lavoro ripercorre le trasformazioni del sistema politico nell'ambito del quale Craxi muove le sue pedine: dalla parentesi dei governi di solidarietà nazionale della VII legislatura al reingresso dei socialisti negli esecutivi, dalla svolta democristiana del "preambolo" alla presidenza del "laico" Spadolini, fino alla diretta assunzione della responsabilità di guidare il governo del Paese.
  Un torno di tempo nel corso del quale la tradizione e le formule del riformismo socialista - largamente minoritario nella storia della sinistra italiana - vengono riscoperte e rilanciate. Una rivoluzione culturale che si riflette altresì nel duro scontro con il Partito comunista.
  Un nuovo protagonismo, quello socialista, che scompagina le tessere di un mosaico faticosamente costruito, e che nelle intenzioni di Craxi è diretto a smarcare il psi da una doppia subalternità, politica e culturale, nei confronti di Piazza del Gesù e Botteghe Oscure.

  DAL TESTO – “È doveroso riconoscere a Craxi un grande merito storico: di aver aggredito frontalmente la mitologia marxleninista proprio quando quella mitologia sembrava essere trionfante su tutta la linea. Prima che Craxi irrompesse sulla scena, nessun dirigente socialista o socialdemocratico aveva osato mettere in discussione il marxismo. Non lo aveva fatto Saragat e non lo aveva fatto Nenni. Persino la «Carta dell'unificazione socialista» del 1966 era un documento sostanzialmente marxista. In essa, si parlava addirittura di «tendenze all'involuzione autoritaria e dittatoriale sempre presenti nel capitalismo», cioè si ribadiva uno dei più perniciosi dogmi dell'ideologia bolscevica: che il capitalismo conteneva nel suo seno le tossine del fascismo; donde l'idea che il pericolo fascista, sempre presente, avrebbe potuto essere estirpato solo radendo al suolo il mercato. Non può sorprendere, pertanto, il fatto che, allorché esplose la contestazione studentesca, il massimalismo tornò a infuriare tra le file socialiste e così riemerse più forte che mai l'ostilità ideologica nei confronti della democrazia «borghese». Si arrivò al punto che, di fronte all'eversione terroristica delle Brigate rosse, intellettuali del calibro di Montale e di Sciascia ritennero che lo Stato liberaldemocratico non meritava di essere difeso. Tale era la crisi morale in cui era precipitata la Repubblica che persino il segretario della DC - all'epoca Benigno Zaccagnini - dichiarò che anche il suo partito aveva come obiettivo il «superamento del capitalismo»!”

  IL CURATORE – Andrea Spiri , dottore di ricerca in Storia politica dell'Età contemporanea presso l'Alma Mater Studiorum di Bologna, collabora con l'ICETS, sezione del Dipartimento di Scienze storiche e socio-politiche della LUISS "Guido Carli" di Roma, e con la Fondazione Bettino Craxi. Ha curato il volume Bettino Craxi, il socialismo europeo e il sistema internazionale (Marsilio 2006).

  INDICE DELL’OPERA - Introduzione, di Andrea Spiri - Bettino Craxi, il riformismo e la sinistra italiana - L'impossibilità del riformismo in Italia, di Roberto Chiarini - La società italiana nel passaggio dagli anni settanta agli anni ottanta, di Antonio Pilati - Il sistema politico italiano degli anni ottanta, di Gaetano Quagliariello - Il revisionismo di Bettino Craxi, di Luciano Cafagna e Luciano Pellicani - Nascita e sviluppo del riformismo al tempo della guerra fredda, di Ugo Finetti - Una straordinaria avventura intellettuale: dal Progetto socialista alla Conferenza di Rimini, di Luigi Covatta - «Primum vivere, deinde philosophari»: il PSI e la leadership di Craxi dal Midas a Palermo (1976-1980), di Andrea Spiri - L'impossibile intesa: Craxi, Berlinguer e il PCI, di Marco Gervasoni - Radicali e socialisti: la diffidenza di Craxi e il narcisismo di Pannella, di Massimo Teodori - I socialisti italiani nell'epoca di Craxi nel complesso rapporto tra politica e comunicazione, di Stefano Rolando - Bettino Craxi e Milano, di Carlo Tognoli - Bettino Craxi e la questione sindacale, di Giuliano Cazzola - La nascita del socialismo liberale di Bettino Craxi, di Francesco Forte - Indice dei nomi