L'orizzonte del mondo Stampa E-mail

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L'orizzonte del mondo. Politica internazionale, sfide globali, nuove geografie del potere

Guerini e Associati, pagg.235, Euro 21,50

 

orizzonte_guerini  IL LIBRO – Dopo l'Ottantanove, la politica mondiale ha sperimentato una fase di profondo cambiamento: è la sua stessa natura a essere stata messa in discussione. Lo dimostra il modo in cui ormai concepiamo la sicurezza, spinti da fenomeni quali l'incremento dei conflitti civili e l'imporsi di gestori privati della violenza, siano essi terroristi, insorti, mercenari o criminali. Nel medesimo periodo la globalizzazione economica ha disegnato nuove geografie del potere, tanto è vero che oggi diversi global players - Cina e Russia soprattutto reclamano un ruolo da protagonisti nel processo di ridefinizione delle regole del gioco.
  L'obiettivo di questa riflessione collettiva è dare un senso al cambiamento del quale siamo stati testimoni nel corso degli ultimi vent'anni, ma che abbiamo faticato a catturare. Lo sguardo è però rivolto in avanti. Stiamo davvero tornando a un mondo multipolare? Come si rifletteranno sugli anni a venire gli importanti e complessi sviluppi politico-diplomatici, economici e di sicurezza che hanno preso forma nell'arco degli ultimi due decenni? Come riusciranno Europa, Cina, Russia e Stati Uniti a raccogliere le note, sempre più urgenti, sfide globali?
  Competizione e cooperazione non verranno meno, ma dalle proporzioni della miscela dipendono le prospettive di successo della governance globale, ovvero la qualità delle nostre esistenze. Il vero nodo è la fisionomia della politica che si profila all'orizzonte del mondo.

  DAL TESTO – “La Russia è impegnata a ripristinare, in una forma post-imperiale, la propria influenza negli spazi contigui e a contenere la multiforme penetrazione occidentale. Ciò avviene sempre di più attraverso la progressiva istituzionalizzazione dello spazio post-sovietico di cui Mosca si fa promotrice con la creazione di un network di organizzazioni operanti nell'area eurasiatica. Nel riorganizzare e consolidare a proprio vantaggio lo spazio posi-sovietico, Mosca ha cercato di mantenere vivi i legami economici e politici con le ex Repubbliche sovietiche per assicurarsi una stabilità interna ed esterna. La stessa CSI è fondata sull'idea di costituire un unico mercato economico per preservare il sistema di relazioni economiche integrale – comprese le agevolazioni legate al trasporto di merci e persone - che erano alla base dei rapporti economici dell'URSS”.

  GLI AUTORI – Giovanni B. Andornino insegna Relazioni Internazionali dell'Asia orientale presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino e la Facoltà di Scienze Linguistiche dell'Università Cattolica di Milano. Fabio Armao insegna Politica e processi di globalizzazione presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino ed è Visiting Professor alla Cornell University (USA). Anna Caffarena insegna Relazioni internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche e la Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Strategiche dell'Università di Torino. Valter Coralluzzo insegna Scienza politica e Relazioni internazionali presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Perugia. Giuseppe Gabusi insegna International Political Economy e Political Economy dell'Asia orientale presso l'Università di Torino e presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Brescia. Serena Giusti insegna Istituzioni europee e Politica estera russa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Comparative Politics presso l'Università di Padova e Former Communist Countries al Master in European Studies della LUISS. Stefano Ruzza insegna Studi Strategici presso la Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Strategiche e ha coordinato il laboratorio sui Nuovi conflitti e tutela dei diritti umani del Corso di laurea magistrale in Scienze Internazionali dell'Università di Torino. Francesco Tuccari insegna Storia delle dottrine politiche presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino.

  INDICE DELL’OPERA – Prefazione - Parte prima. Dinamiche - Chi governa? Come la globalizzazione ridisegna i confini della politica, di Fabio Armao - C'era una volta la guerra. Sicurezza e nuove minacce, di Stefano Ruzza - Le sorprese della globalizzazione: l'ascesa economica dell'Asia e le nuove regole del gioco, di Giuseppe Gabusi - L'ordine internazionale alla prova del power shift, di Anna Caffarena - Parte seconda. Attori - L'Unione europea in un mondo in trasformazione: problemi e prospettive, di Valter Coralluzzo - Cina: il ritorno di una potenza. Il ruolo di Pechino dopo la grande recessione, di Giovanni B. Andornino – La Russia tra potenza regionale e status globale, di Serena Giusti - Dal «momento unipolare» all'era «post-americana»: gli Stati Uniti e il mondo, di Francesco Tuccari – Glossario – Cronologia - Gli Autori