Mario Sironi (1885-1961) Stampa E-mail

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Mario Sironi (1885-1961)

Edizioni Cinquantasei, pagg.304, Euro 40,00

 

sironi_cinquantasei  IL LIBRO – Nel cinquantesimo anniversario della morte, una retrospettiva itinerante ricorda Mario Sironi (1885-1961). Ottanta tra illustrazioni, cartoni monumentali e dipinti, suddivise in tre sezioni espositive (il Sironi illustratore anni ’20, i grandi cartoni monumentali anni ’30 e la parte dedicata alla pittura anni ’40-’60), fanno tappa nelle principali fiere d'arte. Dopo Bergamo (Gamec), Bologna (Galleria Cinquantasei) e Genova (Arte Genova), sarà Arezzo (Expo Arte Arezzo) a ospitare, dal 17 al 21 marzo 2011, le opere dell’artista dei paesaggi urbani vuoti e inquieti e delle figure in chiaroscuro. Il percorso proseguirà per il resto dell'anno in sedi che devono ancora essere individuate. Le opere in mostra provengono dalla raccolta del Prof. Andrea Sironi, nipote di Mario, da collezioni private e dalla stessa Galleria d'Arte Cinquantasei di Bologna, che per l'occasione ha pubblicato anche il catalogo (260 immagini con testi, tra gli altri, di Umberto Boccioni, Guido Ceronetti, Jean Clair, Vittorio Sgarbi). Fonte: la Repubblica, 29 gennaio 2011

  DAL TESTO – “Sulla Rivista "Valori Plastici", a firma del fondatore e direttore Mario Broglio, era apparsa nell'estate del 1919 un'ampia recensione ad una mostra di Sironi. Il riconoscimento della statura del pittore era fuori discussione, per quanto non mancassero, tuttavia, riserve di vario ordine e la parte critica risultasse alla fine prevalente. «Fra il succedersi delle avventure più o meno estremiste della ultima stagione romana - si legge agli inizi - questa mostra del Sironi ci apparve subito come la sola degna di menzione e di discussione leale. E infatti Sironi è un giovane che ha sempre occupato l'attenzione delle persone più intelligenti, non solo quando, in tempi assai diversi dai presenti, si segnalò mediante alcuni fortunati saggi di pittura e di disegno, ma anche quando, successivamente, una complessa crisi [...] interdì lungamente e dolorosamente il suo operare. Crisi di coscienza e di critica, che gli fece toccare il fondo di quella disperazione intellettuale che si alimenta di dubbi e di scontenti [...]. In queste righe d'avvio si vede bene come Broglio avesse già intuito un aspetto della personalità di Sironi che poi avrebbe segnato tutta la sua opera ancora per quarant'anni, fino alla morte avvenuta nel 1961. Broglio ricostruiva poi le fasi salienti del percorso sironiano, mettendo anche a nudo quelli che, a suo avviso, ne costituivano i momenti critici, i problemi irrisolti della giovinezza del pittore, che a quella data non aveva ancora toccato i trentacinque anni. Scriveva, Broglio, di una certa "temerarietà" nell'avvicinarsi e far proprie, almeno in parte, «le sensazioni eccitanti e catastrofiche di un ambiente riscaldato dal calore artificiale di quel demagogismo estetico proprio del nostro futurismo». Data per scontata la lettura non benevola del  movimento di Marinetti da parte di una figura come Broglio, è già più discutibile che l'attrazione futurista venga interpretata come un «prurito di volgersi in regola coi tempi». Ciò che lo porta a «dibattersi, contorcersi, soffrire e giammai arrendersi, come forse pochi altri sarebbero capaci» per conciliare «le conoscenze esauste della sensazione con l'ambizione dello stile».”

  INDICE DELL’OPERA - Sironi artista a tutto tondo come altri grandi maestri del passato, di Estemio Serri - Sironi e le mostre. Dal rifiuto dell'artista alla necessità, oggi, di Andrea Sironi-Straußwald - Sironi: un caso europeo. Spunti da una contrastata fortuna critica, di Claudio Spadoni – Disegni - Tempere, oli, acquerelli – Apparati - Schede delle opere