Pitagorici antichi. Testimonianze e frammenti Stampa E-mail

a cura di Maria Timpanaro Cardini

Pitagorici antichi. Testimonianze e frammenti. Testo greco a fronte

Bompiani, pagg.XCIV-1175, Euro 40,00

 

timpanaro_pitagorici  IL LIBRO – Il Pitagorismo antico si può considerare la prima forma di scienza (aritmetica, geometria, astronomia e musica) del pensiero occidentale, in quanto ha creato e definito le categorie matematiche che hanno costituito la mentalità scientifica dell'Occidente.
  Questo volume raccoglie l'edizione in tre tomi che Maria Tirnpanaro Cardini aveva pubblicato per La Nuova Italia negli anni 1958-1964, ampliando in notevole misura l'edizione di Diels-Kranz e aggiungendo un dettagliato commento ai singoli frammenti e alle testimonianze. L'opera rimane a tutt'oggi un punto di riferimento irrinunciabile per la conoscenza dei Pitagorici. Inoltre, la sua traduzione italiana risulta la più affidabile (a livello nazionale e internazionale) per la conoscenza che la Timpanaro Cardini possedeva, oltre che della lingua, anche della scienza dei Greci.
  Questa nuova edizione è arricchita da una presentazione di Giovanni Reale e da una bibliografia aggiornata completa sui Pitagorici antichi a cura di Giuseppe Girgenti.

  DAL TESTO – “Queste cose insegnò ai Pitagorici Pitagora, che per primo le mise in pratica. Essi avevano cura che il corpo loro si mantenesse sempre nelle stesse condizioni, e non fosse a volte macilento, a volte troppo grasso; il che stimavano segno di vita sregolata. Così anche per la disposizione dell'animo: non a volte allegri, a volte tristi, ma lieti di una calma e sempre uguale letizia. Tenevan lungi da sé le ire, gli scoraggiamenti, le agitazioni; ed era ad essi precetto, che nessuno degli accidenti umani deve riuscire inaspettato all'uomo saggio, ma tutto egli deve aspettarsi di ciò che non è in suo potere. E se mai o ira, o dolore, o altra cosa simile fosse loro sopraggiunta, si isolavano, e ciascuno rinchiuso in se stesso cercava di smaltire e di sanare la sua sofferenza. (197) Ancora un'altra cosa si dice dei Pitagorici, che nessuno di essi puniva un servo o rimproverava un uomo libero mentre era dominato dall'ira, ma aveva la pazienza di attendere che l'animo tornasse nel primitivo stato. Il rimproverare lo chiamavano «raddrizzare»; e trascorrevano l'attesa in raccolto silenzio”.

  LA CURATRICE - Maria Timpanaro Cardini (Arezzo 1890 - Firenze 1978), laureatasi in Filologia greca a Napoli, specializzatasi nella storia del pensiero matematico e scientifico dei Greci, ha tradotto e curato i testi degli Eleati, dei Sofisti, dei Pitagorici, di dialoghi platonici, delle Linee indivisibili dello pseudo-Aristotele e del Commento al I libro di Euclide di Proclo. Nella Presentazione, Giovanni Reale traccia un dettagliato profilo biografico della studiosa con una bibliografia completa.

  INDICE DELL’OPERA - Presentazione, di Giovanni Reale - La figura di Maria Timpanaro Cardini e la sua edizione delle testimonianze e dei frammenti dei Pitagorici - I. Alcuni rilievi preliminari di carattere editoriale - II. Prime esperienze letterarie e impegni socio-politici di Maria Cardini (1. Dati biografici - 2. L'esperienza letteraria dadaista con lo pseudonimo di Maria d'Arezzo - 3. L'abbandono e il ripudio dell'esperienza dadaista - 4. L’impegno socio-politico della studiosa - 5. L'avversione della studiosa al mondo accademico) - III. Gli scritti di Maria Timpanaro Cardini sulla storia del pensiero e della scienza dei Greci (1. Catalogo delle opere scientifiche della studiosa - 2. Alcuni rilievi sui saggi minori - 3. Le ultime due opere) - IV. La grande edizione dei Pitagorici che supera quella di H. Diels e W. Kranz (1. Caratteri essenziali dell'edizione dei Pitagorici della Timpanaro Cardini - 2. Il considerevole ampliamento della raccolta delle testimonianze e dei frammenti dei Pitagorici del Diels – Kranz) - V. Le «Premesse» della Timpanaro Cardini ai tre volumi originari dei Pitagorici (1. La «Premessa» al primo volume - 2. La «Premessa» al secondo volume - 3. La «Premessa» al terzo volume) - Introduzione di Maria Timpanaro Cardini - Aristotele e i Pitagorici – Postilla. I Pitagorici e «gli altri» - Bibliografia e abbreviazioni - Pitagorici antichi. Testimonianze e frammenti - 1. Pitagora (Pitagora e la scuola pitagorica - Vita e dottrina – Scritti) - 2. Cercope - 3. Petrone - 4. Bro(n)tino - 5. Ippaso (Nota su Ippaso – Vita – Dottrina) - 6. Callifonte e Democede - 7. Parmenisco - 8. Alcmeone (Alcmeone come pitagorico - Vita e dottrina – Frammenti) - 9. Icco - 10. Parone - 11. Aminia - 12. Menestore - 13. Xuto - 14. Ione di Chio (Vita, scritti e dottrina – Frammenti) - 15. Policleto (Vita e scritti – Frammenti) - 16. Ippocrate di Chio (Nota su Ippocrate di Chio) - 17. Teodoro - 18. Filolao (Nota su Filolao - Vita, scritti e dottrina – Frammenti) - 19. Eurito - 20. Archippo, Liside, Opsimo - 21. Archita (Archita: la vita, l'opera - Vita e dottrina – Frammenti) - 22. Occelo (Ocello) - 23. Timeo - 24. Iceta (Nota su Iceta ed Ecfanto) - 25. Ecfanto - 26. Senofilo - 27. Diocle, Echecrate, Polimnasto, Fantone, Arione - 28. Proro, Amicla, Clinia - 29. Damone e Fintla - 30. Simo, Mionide, Eufranore - 31. Licone (Lico) - 32. Timarida – 33A. Catalogo di Giamblico – 33B. Pitagorici anonimi – 33C. Acusmi e simboli. Nota sugli acusmi e simboli – 33D. Dalle Sentenze Pitagoriche e dalla Vita Pitagorica di Aristosseno (Aristosseno biografo dei Pitagorici) - 33E. Risonanze pitagoriche (Nota sulle risonanze pitagoriche) – Epicarmo – Damone (Nota su Damone) – Ippone (Nota su Ippone) – Ippodamo (Nota su Ippodamo) - Testimonianze sui «Pitagoristi» nella Commedia di mezzo - Appendice prima. Una probabile dimostrazione pitagorica dell'irrazionalità di - Appendice seconda. Il frammento musicale di Aristotele - Appendice terza. Nota sul proemio della «Sectio canonis» - Proemio della «Sectio canonis» - Addenda - Aggiornamento bibliografico e Indici, a cura di Giuseppe Girgenti - Aggiornamento bibliografico su Pitagora e sui Pitagorici antichi (1965-2010) - I. Edizioni e traduzioni (Frammenti e testimonianze di Pitagora e dei Pitagorici antichi - «Vite di Pitagora» di Diogene Laerzio, Porfirio e Giamblico - Versi aurei di Pitagora - Sentenze pitagoriche) - II. Studi su Pitagora e sul Pitagorismo (Studi generali e introduttivi - Biografia di Pitagora - Scuola e vita pitagorica - Dottrine matematiche, aritmetiche e geometriche - Dottrine cosmologiche, astronomiche e fisiche - Dottrine logiche, gnoseologiche e linguistiche - Dottrine acustiche e musicali - Dottrine estetiche e poetiche - Dottrine mediche e alimentari - Dottrine etiche e precetti morali - Dottrine politiche e legislazione della Magna Grecia - Dottrine religiose, teologiche e sulla metempsicosi - Rapporto del Pitagorismo con gli altri filosofi antichi - Rapporto del Pitagorismo con i poeti greci e latini - Rapporto del Pitagorismo con le altre tradizioni antiche - Pitagorismo in archeologia, architettura, iconografia e numismatica) - III. Studi sui singoli Pitagorici antichi (Cercope - Petrone di Himera – Bro(n)tino di Metaponto - Ippaso di Metaponto - Callifonte e Democede di Crotone - Parmenisco di Metaponto - Alcmeone di Crotone - Icco di Taranto – Parone - Aminia di Taranto - Menestore di Sibari – Xuto - Ione di Chio - Policleto di Argo - lppocrate di Chio - Teodoro di Cirene - Filolao di Crotone - Eurito di Crotone - Archippo e Liside di Taranto, e Opsimo di Reggio - Archita di Taranto - Occelo (Ocello) della Lucania - Timeo di Locri - Iceta di Siracusa - Ecfanto di Siracusa - Senofilo di Calcide - Diocle, Echecrate, Polimnasto, Fantone di Fliunte, Arione di Locri - Proro di Cirene, Amida e Clima di Taranto - Damone e Fintia di Siracusa - Simo di Posidonia, Mionide ed Eufranore - Licone (Lico) di Taranto - Timarida di Taranto - Catalogo di Giamblico - Aristosseno di Taranto (come biografo dei Pitagorici) - Epicarmo di Siracusa (risonanze pitagoriche) - Damone di Atene (risonanze pitagoriche) - Ippone di Crotone (risonanze pitagoriche) - Ippodamo di Mileto (risonanze pitagoriche) - «Pitagoristi» nella Commedia di mezzo) - Indice delle fonti - Indice generale - La Fondazione Arnone-Bellavite Pellegrini