Alfredo Rocco: dalla crisi del parlamentarismo alla costruzione dello Stato nuovo |
Aa. Vv. Alfredo Rocco: dalla crisi del parlamentarismo alla costruzione dello Stato nuovo Carocci editore, pagg.208, Euro 21,50
IL LIBRO – Questo volume su Alfredo Rocco nasce da un convegno organizzato dal Centro di ricerca in teoria dello Stato e trasformazione della politica tra l’800 e il 900, nel dicembre del 2007, presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università di Roma "Sapienza". In quella occasione, Emilio Gentile, Fulco Lanchester, Alba Lazzaretto, Guido Melis, Didier Musiedlak, Alessandra Tarquini e Luciano Zani si sono confrontati sul tema Alfredo Rocco: dalla crisi del parlamentarismo alla costruzione dello Stato nuovo. Ne è emersa un’intensa discussione che ha messo in luce ipotesi di ricerca e tematiche centrali per gli studi su Alfredo Rocco e, più in generale, sui processi di trasformazione della politica del Novecento. Nelle pagine del volume gli autori sottolineano il contributo di alcuni noti esponenti dell’élite liberale di fronte alla crisi che investì il sistema politico italiano traghettandolo verso il fascismo; affrontano questioni relative al superamento dello Stato liberale oligarchico e alla costruzione di un diverso complesso istituzionale; si soffermano sul carattere violento della politica del Partito nazionale fascista; analizzano il ruolo del governo nel regime totalitario; e, infine, propongono nuove riflessioni su Alfredo Rocco e su alcuni autorevoli protagonisti del regime fascista. DAL TESTO – “Nella distinzione che Rocco opera tra Stato nazionale e Stato fascista si pone tutto il programma ideologico e istituzionale della trasformazione istituzionale attuata in quel periodo. Infatti, «mentre il concetto di Stato nazionale risponde a una concezione concreta della vita sociale, quello di Stato fascista risponde a una condizione generale e astratta che si verifica tutte le volte che una società si organizza a Stato, per la realizzazione dei fini perpetui della specie». Rocco in sostanza ripropone temi già evidenziati nel periodo della cosiddetta vigilia, spazzando le discussioni sostanzialmente inconcludenti delle commissioni sulle riforme istituzionali, […], e applicando in maniera concreta la tecnica dell'innovazione incrementale del Regime (questa volta uso la dizione con la R maiuscola), che doveva mantenere l'ambiguità formale di un compromesso instabile, ma era volta in maniera processuale verso la costruzione di un ordinamento totalitario. Una simile duplicità si pose costantemente alla base dell'intenso dibattito sulla riforma dello Stato, che impegnò, anche se in modo differenziato, gli attori politicamente rilevanti e la dottrina giuspubblicistica italiana per i tre lustri successivi, accompagnando le riforme incrementali del regime”. INDICE DELL’OPERA – Introduzione - 1. Alfredo Rocco e le origini dello Stato totale, di Fulco Lanchester (Premessa/La scuola giuspubblicistica nazionale e la concezione statalistica di Rocco/L’avvento del regime di massa, le riforme istituzionali e le insufficienze della dottrina giuspubblicistica/Il ruolo pratico di Rocco nella costruzione dello Stato forte e la dottrina costituzionalistica/Le reazioni/Conclusioni) - 2. Violenza e milizia nel fascismo alle origini del totalitarismo in Italia, di Emilio Gentile - 3. Alfredo Rocco et la question du pouvoir exécutif dans l’État fasciste, di Didier Musiedlak (L’occultation de l’exécutif dans sa formation initiale/Les enrichissements doctrinaux nés de la guerre/Les nouvelles avancées théoriques/Alfredo Rocco et la culture juridique de son temps/Le pouvoir exécutif, pivot de la transformation de l’État/Alfredo Rocco et la question de la légalité parlementaire) - 4. Alfredo Rocco e Giovanni Gentile. Riflessioni su Stato, nazione e politica di un regime totalitario, di Alessandra Tarquini (Premessa/Alfredo Rocco e Giovanni Gentile nelle interpretazioni degli storici dagli anni Settanta a oggi/Nazionalismo e liberalismo negli anni della Grande guerra/ "Politica"/Gentile presidente della Commissione dei diciotto/Rocco architetto dello Stato fascista/Rocco, Gentile e il totalitarismo fascista) - 5. Nella crisi dello Stato liberale: Giulio Alessio e Alfredo Rocco, di Alba Lazzaretto (Alessio, «anima nera della reazione antifascista»/In difesa dello Stato democratico/Due concezioni antitetiche di Stato/Il problema della libertà/Le basi della democrazia) - 6. Crisi del liberalismo e del parlamentarismo nel Senato italiano dopo la marcia su Roma, di Luciano Zani (Prologo/Il Senato «riserva dello Stato»/Giustino Fortunato e il "sud-americanismo" italiano/Un voto di fiducia conservatore/Luigi Albertini: «Dove non c’è libertà non c’è vita vera»/Alfredo Lusignoli: lealtà, semilealtà, complicità/«Patologia di un regime democratico»: Gaetano Giardino dalla fiducia incondizionata all’astensione/Albertini guida dell’opposizione/Matteotti e Turati antiaventiniani!/La "lisi" del fascismo/Una soluzione moderata e centrista/Il piano strategico delle opposizioni/I limiti dell’Aventino/I timori di Mussolini/Carlo Sforza, senatore aventiniano/Francesco Ruffini contro Alfredo Rocco/L’autocritica di Benedetto Croce e di Gaetano Mosca/Liberalismo e democrazia/Epilogo) - 7. Le istituzioni durante il fascismo: alcune riflessioni, di Guido Melis (La storiografia sul fascismo e le istituzioni/Quattro punti per la ricerca) - Gli autori
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