Gli Alleati e la Resistenza italiana |
Tommaso Piffer Gli Alleati e la Resistenza italiana il Mulino, pagg.368, Euro 28,00
IL LIBRO – Nel corso della seconda guerra mondiale gli Alleati presero contatto con tutti i principali movimenti partigiani europei, per armarli, organizzarli e coordinarne le azioni contro le forze naziste. Americani e inglesi crearono strutture segrete per l'organizzazione della guerriglia e la raccolta di informazioni, e inviarono agenti in tutti i territori occupati dai tedeschi. I rapporti con i movimenti di resistenza posero agli Alleati problemi di natura politica e militare, generarono spesso duri scontri all'interno dello stesso campo angloamericano e nel dopoguerra diedero luogo ad accese polemiche storiografiche. Questo libro ricostruisce la politica che gli Alleati adottarono nei confronti della Resistenza italiana e l'attività degli agenti dei servizi segreti inviati dietro le linee nemiche per stabilire i collegamenti con le formazioni partigiane. Particolare attenzione è data ad aspetti controversi, quali la presunta discriminazione nei confronti delle formazioni di sinistra, l'accesa competizione che si sviluppò in campo alleato, gli accordi tra i servizi segreti americani e il partito comunista italiano e il proclama Alexander del novembre 1944. DAL TESTO – "Con il Partito comunista l'OSS stipulò un accordo ad hoc, in base al quale i comunisti avrebbero fornito uomini esperti da arruolare nelle fila dell'OSS, e in cambio il partito avrebbe potuto utilizzare le radio dei servizi segreti dietro le linee per comunicare con i propri dirigenti nell'Italia occupata. Ideatore e gestore dell'operazione fu Irving Goff, agente dell'OSS, reduce della guerra di Spagna ma soprattutto, come si legge in un documento di origine garibaldina, «compagno americano che era stato caldamente raccomandato a [Eugenio] Reale dal Partito comunista americano». "Questo accordo, oltre a causare infinite polemiche nel dopoguerra e alimentare un reciproco scambio di accuse all'interno degli stessi servizi americani, avrebbe avuto conseguenze importanti sui rapporti fra la Resistenza e gli Alleati. Gli agenti comunisti, infatti, facendo forza sull'autorevolezza che derivava loro dall'essere comunque parte di una missione alleata, erano in grado di imporre agevolmente agli avversari la linea d'azione del partito, con tutto ciò che questo comportava". L’AUTORE – Tommaso Piffer ha conseguito il dottorato in Storia politica dell'età contemporanea all'Università di Bologna. È autore di una biografia di Alfredo Pizzoni ("Il banchiere della Resistenza", Mondadori, 2005) e di numerosi contributi sulla Resistenza italiana. INDICE DELL’OPERA - Introduzione - I. Gli Alleati e la Resistenza europea (1. Resistenza e storia d'Europa - 2. Gli inglesi e la Resistenza europea. Lo Special Operations Executive - 3. L'invasione dell'Unione Sovietica e i primi contatti con i movimenti partigiani nel Mediterraneo - 4. L'entrata in guerra degli Stati Uniti, le ripercussioni sulla Resistenza e i rapporti con gli inglesi - 5. L'Office of Strategic Services e i rapporti con il SOE) - II. I servizi segreti alleati nel Mediterraneo (1. La campagna nel Mediterraneo e le divergenze angloamericane - 2. Incertezze della politica inglese in Grecia - 3. SOE e OSS davanti alla guerra civile in Jugoslavia - 4. La campagna d'Italia - 5. I servizi segreti alleati e l'Italia prima dell'armistizio e nei primi mesi della campagna) - III. I primi contatti con i partigiani italiani (1. Le prime segnalazioni di partigiani al Nord - 2. I contatti con il CLN e le prime divergenze tra Alleati e antifascisti - 3. Le difficoltà in campo alleato: problemi tecnici e competizione interna - 4. La liberazione di Roma - 5. Nuovi equilibri in Svizzera e miglioramento dei rapporti con il CLNAI - 6. La situazione politica e militare nell'estate del 1944) - IV. Con i partigiani oltre la linea del fronte (1. L'invio delle prime missioni nell'estate del 1944 - 2. Armi e addestramento per i partigiani italiani - 3. Le prime divergenze sul campo tra agenti e partigiani - 4. La politica del Partito comunista italiano nella Resistenza) - V. La politica delle missioni alleate (1. Una politica discriminatoria? - 2. Il SOE e la Resistenza italiana - 3. La politica dell'OSS - 4. L'accordo tra OSS e PCI - 5. La competizione tra le missioni americane e inglesi - 6. Le difficoltà logistiche e la percezione dei partigiani) - VI. In vista della liberazione? (1. Il movimento partigiano e gli Alleati nell'estate del 1944 - 2. Le prime direttive sulla smobilitazione dei partigiani - 3. La liberazione dell'Italia centrale e i primi problemi di coordinamento - 4. Gli Alleati davanti all'eventualità di una rapida liberazione dell'Italia del nord) - VII. Lo stallo invernale (1. L'esaurirsi dell'avanzata alleata - 2. I problemi della smobilitazione - 3. La Commissione alleata alla ricerca di una soluzione - 4. Le missioni alleate negli ultimi mesi del 1944 - 5. L'ipotesi di una riduzione dei rifornimenti alla Resistenza italiana - 6. I tentativi alleati di aumentare i rifornimenti e il proclama Alexander - 7. La strada verso il riconoscimento del CLNAI - 8. Gli accordi tra SACMED e CLNAI del 7 dicembre 1944) - VIII. La ripresa del 1945 (1. La soluzione del problema dei lanci - 2. Il CLNAI tra incertezze e rafforzamento - 3. Le missioni alleate nei primi mesi del 1945 - 4. L'ultimo tentativo di integrazione tra OSS e SOE - 5. La ridefinizione della politica alleata - 6. La direttiva sui rifornimenti del 4 febbraio) - IX. Insurrezione e smobilitazione (1. La revisione della direttiva sui rifornimenti - 2. l preparativi in campo alleato - 3. L'insurrezione - 4. La fine della guerra e i rapporti con il CLNAI - 5. I problemi dell'ordine pubblico e la smobilitazione - 6. La smobilitazione alleata) - Conclusione - Sigle e abbreviazioni - Note - Bibliografia - Indice dei nomi |