I balestrieri liguri |
Alberto Rosselli
I balestrieri liguri. Nascita e tramonto di una leggendaria milizia
LigurPress, pagg.120, Euro 12,90
IL LIBRO - Per quasi tutto l’Alto e Basso Medioevo e fino alla fine del XVI secolo la Repubblica di Genova si distinse non soltanto nella tradizione pratica dei commerci e in quella finanziaria, ma anche nel settore militare, navale e terrestre. In più di un’occasione, nel corso della sua lunga storia, la Superba dovette occuparsi della tutela dei suoi possedimenti e fortune attraverso la messa a punto di flotte da guerra o mediante la creazione e l’arruolamento di milizie destinate a presidiare il territorio della madrepatria e le sue colonie e fondaci, ed ebbe anche l’accortezza di fornire in diverse occasioni ai propri alleati consistenti aliquote di navi e armati.
Nella fattispecie, tra la fine dell’XI e la metà del XV secolo, la Repubblica, ma anche gruppi di mercenari al seguito di illustri genovesi in esilio, misero a disposizione di comuni, potentati e corone straniere diversi contingenti appartenenti ad una speciale categoria, quelli dei balestrieri. Per un lungo periodo, dunque, questi specialisti e, in particolare la balestra genovese “a staffa”, svolsero un ruolo di primo piano in molte dispute belliche italiche ed europee. DAL TESTO - “Per la sua difesa personale, il balestriere era dotato di una daga (una corta spada) e vantava un equipaggiamento di tutto rispetto se confrontato a quello dei comuni fanti. Esso era composto da un elmo (o cervelliera), da un collaretto leggero in metallo, da una gorgiera, da una cotta di maglia, da un paio di guanti in maglia di ferro con interni in pelle animale e da un grande scudo, il pavese o palvese (affidato ad uno scudiero) alto circa 150 centimetri e largo 60, utilizzato come riparo durante le fasi di ricaricamento delle armi. Come mezzo difensivo, il pavese (il cui nome, pare, tragga le sue origini dalla città di Pavia) si diffuse in Europa a partire dal XIV secolo. Tra lo scudo tradizionale (sia da cavalleria che da fanteria) e il pavese utilizzato dai balestrieri esisteva una differenza fondamentale d'uso: il primo, più piccolo, poteva essere utilizzato nel combattimento anche a mo' di un'arma. Lo scudo "classico" serviva per la protezione della parte sinistra del corpo (la destra era protetta dalla spada) ma - soprattutto, il modello triangolare del XIV secolo - veniva, come si è detto, anche adoperato per attaccare o contrattaccare. Al contrario, il pavese, ben più grosso e pesante, aveva la sola funzione di proteggere tutto il corpo del combattente, nella fattispecie il balestriere, intento nella ricarica della sua arma”.
L'AUTORE - Alberto Rosselli è un giornalista e saggista storico che ha collaborato e collabora da tempo con diversi quotidiani italiani ed esteri e con svariati siti internet tematici di storia, etnologia, storia militare e diplomatica e geopolitica. Come studioso di storia moderna, contemporanea e militare Rosselli ha al suo attivo alcune opere di narrativa e diversi saggi tra cui Québee 1759, (tradotta anche in lingua inglese), Il Tramonto della Mazzaluna – L’Impero Ottomano nella Prima Guerra Mondiale, La resistenza antisovietica in Europa Occidentale 1944-1954, L’Ultima Colonia – la guerra coloniale in Africa Orientale Tedesca 1914 – 1918; Il Ventennio in Celluloide (in collaborazione con Bruno Pampaloni); Sulla Turchia e l’Europa: L’Olocausto armeno: Storie Segrete della Seconda Guerra Mondiale: Il Movimento panturanico e la “Grande Turchia” e La persecuzioni dei cattolici nella Spagna repubblicana 1931-1939, La persecuzione dei cristiani in Cina, (e vedi prossima uscita) La Guerra Civile Greca 1944-1949. Attualmente Alberto Rosselli è direttore editoriale della rivista bimestrale Storia Verità. INDICE DELL'OPERA - Introduzione - Balestrieri sul mare - Sviluppo della balestra nel Ponente ligure - Principali tipi di balestra medioevale - Altri tipi di balestra - Gli eserciti del Medioevo europeo - La Guerra dei Cent'anni - La battaglia di Sluys - La battaglia di Blanchetaque - La battaglia di Crécy - A Crécy esordisce la bombarda - L'arco lungo inglese - Inizia la battaglia - La balestra genovese ai giorni nostri - Le gesta di Aitone Doria - Cronologia della balestra - Cronologia essenziale 1327 / 1453 - Bibliografia - Sitografia - Finito
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