Sulla tirannia |
Fernando Pessoa Sulla tirannia Guanda, pagg.144, Euro 12,00
IL LIBRO - Che Fernando Pessoa non fosse solo uno straordinario poeta, ma anche un brillante e originale pensatore lo confermano le migliaia di documenti usciti dal suo ormai mitico baule e dai quali emerge il ritratto di un intellettuale a tutto tondo, capace di frequentare con analogo talento tanto i più diversi generi letterari quanto i più inusuali filoni tematici. Tra questi, nella selva di appunti e progetti rimasti per la maggior parte inediti mentre il poeta era in vita, il filone forse più consistente – per l’entità dei materiali e per la continuità dell’ispirazione – è quello di argomento socio-politico, a cui sono riconducibili le prose che compongono questo volume. Sotto il titolo di Sulla tirannia – il quale si riferisce specificamente alla serie di frammenti pubblicati postumi e ora tradotti per la prima volta in italiano – si trovano qui riuniti alcuni testi scritti da Pessoa nell’arco di quasi un ventennio, che testimoniano il suo inesausto interesse, soprattutto teorico, per le varie questioni inerenti al «governo della cosa pubblica», messo a fuoco, oltre che dalla prospettiva contingente del polemista (nel saggio intitolato Società segrete, del 1935), anche da quella più generale di un vero e proprio sociologo della politica (in quello dal titolo L’opinione pubblica, del 1919). Ne scaturiscono, tra gli innumerevoli spunti di riflessione, pagine di acuta disamina su fenomeni sociali quali le maggioranze e la formazione del consenso, nonché su concetti fondamentali come la democrazia e la libertà.
DAL TESTO - "Lo stato sociale che rende possibile il progresso è l’equilibrio delle tirannie. Quanto più intensa è la tendenza alla tirannia da ogni parte, più fecondo è lo stato del progresso". "[...] il dovere degli intellettuali (in un’epoca come la nostra, in cui l’odio più grande è quello verso l’Intelligenza) è di creare un’atmosfera favorevole all’Intelligenza, di far risultare l’Intelligenza come una forza, o, perlomeno, come una cosa". "La libertà individuale non può esistere se non dopo aver conquistato la libertà sociale, e, principalmente, quella economica. A che mi serve la libertà di scrivere un romanzo se, per una questione di temperamento, per scrivere ho bisogno di concentrazione, e devo andare in ufficio tutti i giorni?". "[...] la Democrazia moderna, oltre a dimostrarsi falsa in tutta l’estensione dei suoi princìpi, risulta comprovatamente falsa anche in tutta l’estensione dei suoi processi, che sono quelli rivoluzionari".
L'AUTORE - Fernando Antonio Nogueira Pessoa nasce a Lisbona nel 1888. Orfano di padre all’età di sette anni, segue la madre, che ha sposato in seconde nozze un diplomatico, in Sudafrica. Dopo gli studi a Città del Capo, rientra a Lisbona nel 1905. Impiegato come corrispondente commerciale, comincia a scrivere poesie e a svolgere un’intensa attività culturale attraverso circoli letterari e riviste. Ma in vita non pubblica che una parte insignificante della sua produzione. Muore a Lisbona nel 1935. Tra le sue principali opere apparse postume si ricordano: Il libro dell’inquietudine dell’eteronimo Bernardo Soares, le Poesie di Alberto Caeiro e le Odi di Ricardo Reis.
INDICE DELL'OPERA - Introduzione e nota biografica, di Roberto Mulinacci – L’opinione pubblica – Cinque dialoghi sulla tirannia - Società segrete |