Il ruolo della Francia nel secondo conflitto mondiale Stampa E-mail

Mira Susic

Il ruolo della Francia nel secondo conflitto mondiale

Altromondo Editore, pagg.218, Euro 16,00

 

susic_ruolo.jpg  IL LIBRO - Filippe Patain e Charles De Gaulle: due uomini a confronto. Filippe Petain, eroe di Verdin, ancora legato alle concezioni strategiche di combattimento della prima guerra mondiale, scelse di firmare l’armistizio con Hitler. Charles De Gaulle giovane promettente ufficiale, aperto a nuove soluzioni tattiche di combattimento, rifiutò l’armistizio e si appellò alla volontà del popolo francese alla resistenza per continuare la lotta contro l’invasore tedesco. L’onore della Francia innanzitutto. Due visioni della Francia diametralmente opposte e inconciliabili: Petain vedeva il futuro del suo paese a fianco dell'Asse. De Gaulle poneva la Francia a fianco della Gran Bretagna, degli Stati Uniti d’America e dell’Unione Sovietica. Due visoni del mondo inconciliabili.

 

  DAL TESTO - "Pur essendo una delle vincitrici della prima guerra mondiale la Francia ne uscì duramente provata. Il paese subì innumerevoli distruzioni di centri urbani, aziende agricole e di comparti industriali nelle zone che subirono scontri sanguinosi. Le perdite delle vite umane tra la popolazione civile e tra le truppe al fronte segnarono il destino dello sviluppo economico del paese dopo la fine del conflitto. La guerra aveva inghiottito una fetta notevole della forza lavoro, precisamente della popolazione attiva destinata alla produzione agricola ed industriale. Dopo la fine della prima guerra mondiale l’azione politica di tutti i governi francesi fu indirizzata a prevenire altre simili distruzioni evitando un eventuale nuovo conflitto con il vicino germanico rinforzando inoltre il sistema di difesa dello stato. Il nemico andava fermato al confine, perciò le frontiere si dovevano rendere atte alla difesa con la costruzione d’una linea invalicabile ed impenetrabile. La Francia dunque si ritenne vulnerabile alle frontiere. Dall’esperienza ottenuta sui campi di battaglia nella prima guerra mondiale lo Stato Maggiore elaborò un piano a difesa dello stato. Vennero considerate a rischio le frontiere con l’Italia e la Germania. La Germania veniva considerata nemico storico, mentre l’Italia da alleato della prima guerra mondiale si trasformò, con l’avvento al potere della dittatura fascista, in potenziale nemico."

 

  L'AUTRICE - Mira Susic è laureata in lingue e letterature straniere presso l’Università degli studi di Trieste con alle spalle una lunga esperienza d’insegnamento nelle scuole d’istruzione secondaria di primo e secondo grado. Lo studio delle lingue straniere l’ha portata ad approfondire l’interesse per le culture e la storia di vari paesi.

 

  INDICE DELL'OPERA - Versailles - La resa - Vichy ed il Giappone - Philippe Petain / De Gaulle - La nascita del governo polacco in esilio - De Gaulle: visioni politiche - Churchill / De Gaulle - Churchill e la Francia - Francia libera - Medio Oriente - La flotta francese - Maquis - Collaborazione militare Vichy - Nord Africa - Ruolo della Francia - Stati Uniti - Churchill De Gaulle. Relazioni difficili - De Gaulle-Eisenhower - Roosevelt-De Gaulle - Polonia - Regime d'occupazione - Il vallo atlantico - La soluzione finale in Francia - De Gaulle e l'ideologia comunista - Lo sbarco in Normandia - Cassac-chief of staff to the Supreme Allied Commander - Il D-day ebbe inizio - Liberazione di Parigi - Operazione Anvion-Dragoon - La liberazione - Bibliografia