Baghdad zona rossa Stampa E-mail

Anne Nivat

Baghdad zona rossa

Ponte alle Grazie, pagg.207, Euro 16,00

 

nivat_baghdad.jpeg  IL LIBRO - Baghdad si divide tra la «zona rossa», quella insicura, quella vera, e la «zona verde», il bunker in cui si proteggono il governo iracheno, gli americani e i loro giornalisti embedded, che dovrebbero raccontare la città. Al suo quarto viaggio in Iraq, Anne Nivat fa parlare la prima, la città maledetta.

  Indossando un’austera abaya nera, si è fatta irachena e ha vissuto la vita di tutti: le giornate infinite dentro casa, in attesa che i tank abbandonino il quartiere; i cinquanta gradi soffocanti, senza elettricità per alimentare i condizionatori. I richiami dei muezzin, le grida dei venditori ambulanti, le risate dei bambini. I giganteschi ingorghi di auto che intasano la metropoli, le pubblicità sui palazzi, la polvere e i rifiuti per le strade. I silenzi, la paura, la rassegnazione, il coraggio, la modernità, la voglia di vivere delle donne. Ha incontrato dottori, artisti, rifugiati. È entrata nelle case sunnite e nelle case sciite, è scesa a patti con l’esercito del Mahdi, per poter fare il suo mestiere. E si è spinta al Nord, per sentire la voce dei turcomanni, nella sottovalutata ma esplosiva Kirkuk.

 

  DAL TESTO - "Girare, girare per le vie di Baghdad, senza sosta, senza una vera ragione... Non ti stanchi mai di guardare a che cosa assomiglia una città morta, paralizzata dalla paura, una città in cui nessuno dovrebbe passeggiare. Girare per questa città è cedere al fascino di uno spettacolo che ti scorre davanti agli occhi, come al cinema. Qui però sei a Baghdad la misteriosa, Baghdad la maledetta, Baghdad la dimenticata. Andare in giro perché non c’è altro da fare, per convincersi che si è vivi, che la città non è un miraggio, che continua a funzionare alla meno peggio, e che tu lo testimonierai."

 

  L'AUTRICE - Anne Nivat, a lungo corrispondente da Mosca per quotidiani e riviste di Francia e Stati Uniti, è tra le più coraggiose reporter del mondo: per raccontarci la guerra, si è fatta cecena, afghana, irachena, condividendo la quotidianità delle famiglie del luogo. Tra i suoi scritti, in italia sono usciti La casa alta. I suoi abitanti raccontano la Russia di ieri e di oggi (Le lettere, 2004) e Voci da Kabul, voci da Baghdad: ora parla la gente (Sonzogno, 2005).

 

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione. Curiosa, di Olivier Rolin - Ouverture - Capitolo primo - Capitolo secondo - Capitolo terzo - Capitolo quarto - Capitolo quinto - Capitolo sesto - Capitolo settimo - Capitolo ottavo - Capitolo nono - Capitolo decimo - Capitolo undicesimo - Capitolo dodicesimo - Capitolo tredicesimo - Ringraziamenti