Pierluigi Fagan
Benvenuti nell'era complessa Mappe e strumenti del pensiero per esplorare il mondo nuovo in formazione
Diarkos, pagg.576, € 20,00
Nel corso della storia, ogni epoca ha portato con sé una visione del mondo e un insieme di concetti che hanno plasmato la comprensione della realtà e le scelte politiche, economiche e sociali dei popoli. L'era moderna, che ha preso piede con la Rivoluzione scientifica e la nascita del razionalismo nel XVII secolo, si è caratterizzata per la fiducia nel progresso, nel dominio della natura, nella separazione tra soggetto e oggetto, e nella possibilità di governare il mondo attraverso principi universali. Questa visione si è estesa e consolidata nel XVIII e XIX secolo, alimentando la crescita dell'industrializzazione, della globalizzazione e di un ordine sociale e politico che ha raggiunto il suo apice nel secolo scorso con l'ordine bipolare della Guerra Fredda e l'affermarsi di potenze globali.
Tuttavia, già a partire dagli anni 1950, la convinzione che il progresso fosse lineare e controllabile ha cominciato a vacillare. Le prime avvisaglie del cambiamento erano visibili nelle sfide globali che stavano emergendo, dalle crisi energetiche alla minaccia nucleare, dalle disuguaglianze sociali e politiche alla crisi ecologica. Gli anni successivi hanno visto l'emergere di un mondo sempre più interconnesso, ma anche più volatile e imprevedibile. I mutamenti strutturali che stanno caratterizzando il nostro tempo richiedono una nuova comprensione della realtà, una visione che si adatti a un mondo sempre più complesso e difficile da prevedere.
Oggi, con l'accelerazione tecnologica, il cambiamento climatico, le nuove dinamiche geopolitiche e l'incremento della popolazione mondiale, la percezione di vivere in un'epoca di "transizione" è largamente diffusa. L'idea di una "nuova era" è diventata centrale in molte riflessioni filosofiche, politiche e scientifiche, e il concetto di complessità ha preso piede come chiave interpretativa di un mondo che sembra aver superato le categorie tradizionali di analisi.
Pierluigi Fagan, nel libro "Benvenuti nell'era complessa. Mappe e strumenti del pensiero per esplorare il mondo nuovo in formazione", propone una riflessione approfondita sul concetto di complessità, sulla sua crescente centralità nelle scienze sociali, politiche ed economiche, e sulle modalità con cui essa dovrebbe influenzare il nostro modo di pensare e agire nel contesto globale contemporaneo. Fagan, un pensatore indipendente con una lunga esperienza professionale nel marketing, si avventura in un'analisi che attraversa molteplici ambiti del sapere, cercando di cogliere la natura e le implicazioni della "transizione" che stiamo vivendo e che, secondo lui, ci condurrà a un mondo fondamentalmente diverso entro il 2050.
Il punto di partenza dell'analisi è la constatazione che l'epoca moderna è giunta al termine, e che la nuova era che stiamo vivendo non può più essere compresa attraverso gli strumenti concettuali ereditati dal passato. Fagan non si limita a trattare la complessità come un fenomeno relativo a un settore specifico, ma la interpreta come un "filo rosso" che attraversa tutte le dimensioni della realtà: sociale, economica, politica, culturale, ecologica e persino filosofica. L'approccio interdisciplinare, che è uno degli aspetti più distintivi di questo lavoro, permette al lettore di navigare tra diverse aree del sapere, mettendo in relazione la biologia, la geografia, la sociologia, l'economia, la politica e la filosofia, creando una mappa di lettura del mondo che tiene conto della sua intrinseca complessità.
La "complessità" descritta da Fagan non riguarda solo la mera interconnessione degli eventi o delle dinamiche, ma si configura come una struttura più profonda che genera incertezze, imprevisti e nuovi paradigmi di pensiero. Un mondo sempre più "interconnesso" e "interdipendente" rende infatti difficile la previsione e il controllo degli eventi. Fagan mostra come questa complessità non sia solo un fenomeno tecnico o scientifico, ma un'idea che sfida anche la nostra visione tradizionale del mondo e il nostro modo di fare politica e governance. Non si tratta solo di affrontare problemi complessi con soluzioni semplici, ma di comprendere che la realtà stessa è complessa e che i sistemi che la governano sono intrinsecamente imprevedibili.
Un altro concetto centrale nel libro è quello di "pedagogia della complessità". Fagan sottolinea la necessità di sviluppare nuovi modi di pensare, di affrontare la realtà e di formare le future generazioni a un approccio capaci di andare alla radice della comprensione delle dinamiche complesse che plasmano il nostro mondo. Questo è un invito a superare la mentalità riduzionista e lineare che ha caratterizzato il pensiero moderno, e ad adottare una mentalità sistemica che consideri l'interconnessione, la non linearità e l'emergenza come componenti fondamentali della realtà. Fagan, con uno stile fluido e accessibile, offre al lettore strumenti concettuali e pratici per navigare in questo nuovo contesto complesso. Dopo aver analizzato la complessità, propone anche spunti concreti su come adattarsi a essa, suggerendo una serie di approcci che spaziano dalla riflessione filosofica alla gestione dei sistemi economici e sociali. In questo, l'Autore fa appello a una forma di pensiero critico che non si arrende alla confusione del presente, ma che cerca di tradurre l'incertezza in opportunità di cambiamento.
Una delle preoccupazioni principali di Fagan è legata ai rischi di "disadattamento" che la società potrebbe affrontare a fronte di cambiamenti così rapidi e profondi. Se la transizione verso l'era complessa sta avvenendo con un'accelerazione senza precedenti, non tutti sono in grado di adattarsi a questa nuova realtà. L'Autore individua in particolare il pericolo di un mondo dominato da tecnologie avanzate che, se non comprese e gestite correttamente, potrebbero esacerbare le disuguaglianze sociali ed economiche, aggravare i problemi ambientali e portare a nuovi conflitti geopolitici. Fagan invita, dunque, a un'attitudine più consapevole e attiva, un atteggiamento che non si limiti a subire gli eventi, ma che li affronti con una mente aperta e pronta a rielaborare continuamente il nostro modello di pensiero.
*Benvenuti nell'era complessa* è un'opera che, pur affrontando un tema di grande portata e profondità, riesce a rimanere accessibile e stimolante per un pubblico ampio. Fagan non solo offre una visione chiara della nostra epoca, ma fornisce anche strumenti utili per orientarsi in un mondo sempre più difficile da comprendere. L'analisi multidisciplinare, la riflessione filosofica e la proposta di una "pedagogia della complessità" rendono questo libro un contributo importante alla comprensione delle sfide che l'umanità si trova ad affrontare nel XXI secolo.
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