Atatürk Stampa E-mail

Fabio L. Grassi

Atatürk
Grande condottiero, fondatore e guida della Turchia repubblicana


Salerno Editrice, pagg.448, € 25,00

 

grassi ataturk  Questo libro di Fabio L. Grassi (docente di Storia dell'Europa Orientale presso l'Università "La Sapienza" di Roma) è la biografia di un uomo straordinario, la cui vita di 57 anni è stata segnata da eventi tumultuosi che hanno avuto un impatto decisiva sulla storia della Turchia. Quest'uomo è stato conosciuto sotto numerosi nomi, ciascuno dei quali rivelava una sfaccettatura diversa della sua personalità e delle sue imprese. La sua storia è un intricato intreccio di avventure, cambiamenti politici, tragici momenti e trionfi epici.

  La figura di quest'uomo ha avuto un impatto significativo sulla sua comunità, trasformandola radicalmente e portandola verso un nuovo corso. A lui dobbiamo l'abolizione di un secolare impero e la fondazione di uno Stato completamente nuovo, che avrebbe poi dato vita a una nazione rinata e rigenerata. Ma forse ciò che rende la sua storia ancora più straordinaria è il fatto che, durante la sua leadership, il suo Paese ha attraversato un profondo processo di trasformazione culturale, che ha avuto un impatto duraturo sulla società e sulla vita dei cittadini.

  Affrontiamo, quindi, un viaggio nella storia del Novecento e del tempo presente, attraverso la personalità e l'opera di questo uomo. Mentre esploriamo ogni capitolo della sua carriera militare, ci rendiamo conto che la sua fama inizia a crescere durante la Prima Guerra Mondiale, quando dimostra il suo valore sul campo di battaglia con coraggio e determinazione. Ma è dopo la sconfitta dell'impero Ottomano nel 1918 che questo giovane generale capisce che le potenze vincitrici stanno tramando per infliggere al suo Paese una pace estremamente sfavorevole.

  Con la benedizione delle autorità britanniche, Atatürk decide di trasferirsi nella Turchia asiatica nel 1919, dove organizza un movimento di ribellione contro lo smembramento del suo Paese. Grazie alle sue abilità politiche straordinarie, riesce a consolidare la sua leadership all'interno del movimento di ribellione nazionale e sconfigge i nemici esterni, stabilendo così un nuovo ordine. Con la caduta della dinastia ottomana, riesce anche a riportare i vincitori del 1918 al tavolo della pace e ad ottenere la fondazione dell'odierna Repubblica di Turchia.

  Nato in Macedonia, Atatürk è stato profondamente influenzato dagli effetti nefasti del pluralismo etnico-religioso che ha vissuto. Queste esperienze passate spingono il protagonista a perseguire con determinazione l'idea di un'unità ferrea, anche a costo di sacrificare la consistente minoranza curda. Questa decisione ha portato a una tragica situazione ancora oggi irrisolta. Tuttavia, nonostante queste criticità, questo eccezionale leader ha gestito con straordinaria abilità la politica estera del suo Stato, guadagnandosi il rispetto e l'ammirazione della comunità internazionale.

  Tuttavia, nonostante tutti i suoi trionfi e successi, ogni tentativo di evoluzione democratica successivo ha evidenziato le riserve, se non l'ostilità, di molti turchi nei confronti del suo radicalismo laico occidentalista. Nonostante i suoi innumerevoli sforzi per modernizzare il paese e inseguire l'occidentalizzazione, l'idea di un'identità nazionale profondamente radicata e affettivamente impegnata ha cominciato a emergere, creando divisioni e contrasti all'interno della società turca.

  Questa straordinaria figura storica è stata senza dubbio un protagonista di tempeste e cambiamenti su vasta scala. La sua vita e il suo lavoro incarnano i grandi nodi della storia del Novecento e del tempo presente. Sebbene avesse dei difetti e delle contraddizioni, è indiscutibile che abbia lasciato un'impronta indelebile sulla sua terra natale e non solo. Oggi, la sua eredità è ancora oggetto di discussione e dibattito.