La Grecia del IV secolo Stampa E-mail

Franca Landucci

La Grecia del IV secolo
Dall'autonomia delle poleis alla tutela degli imperi


Carocci Editore, pagg.288, € 29,00

 

landucci grecia  Franca Landucci, nel volume che ha per titolo "La Grecia del IV secolo. Dall'autonomia delle poleis alla tutela degli imperi", propone una lettura innovativa e approfondita della storia greca nel IV secolo a. C., sfidando le interpretazioni tradizionali che hanno dominato gli studi storici fino a oggi. L'autrice, con una visione critica e analitica, ci guida attraverso un periodo complesso e cruciale per la storia del mondo greco, mettendo in evidenza l'evoluzione geopolitica delle città-stato greche e il loro progressivo coinvolgimento in contesti imperiali che modificano irrimediabilmente i loro equilibri politici e culturali.

  L'approccio di Landucci si distingue per il superamento dei consueti schemi narrativi che tendono a focalizzarsi esclusivamente sulle dinamiche interne delle singole poleis, come Atene e Sparta, e sulla competizione tra di esse per il predominio in Grecia. La novità della sua proposta risiede nell'attenzione posta sulla dimensione internazionale e sulla centralità degli imperi, in particolare quello persiano prima e macedone poi, nel definire la stabilità e l'equilibrio geopolitico dell'intero mondo greco. Secondo l'autrice, il IV secolo non rappresenta un periodo di pura autonomia per le poleis greche, ma piuttosto un'epoca in cui queste sono, se non sotto la dominazione diretta, comunque sotto la tutela di potenze imperiali.

  Il concetto di "pace comune", meglio conosciuto come "pace del re", è centrale nella ricerca: un accordo che, come spiega Landucci, conferiva ai re persiani e, successivamente, ai sovrani macedoni il ruolo di garanti degli equilibri tra le città greche. La reinterpretazione di questa "pace" non come una semplice sospensione dei conflitti, ma come una vera e propria forma di tutela geopolitica, offre una nuova luce sulla relazione tra le poleis e le potenze imperiali. La visione di Landucci spinge a considerare la Grecia non solo come un insieme di entità politiche autonome, ma come una regione la cui stabilità dipendeva da fattori esterni ben più ampi e complessi.

  Un altro aspetto di grande interesse riguarda l'inserimento della storia greca in un contesto geopolitico mediterraneo di ampio respiro. Landucci non si limita a un'analisi che si circoscrive al mondo greco, ma amplia lo sguardo, considerando anche le implicazioni politiche ed economiche della Persia e della Macedonia nel Mediterraneo orientale. Questo approccio globale consente al lettore di cogliere le dinamiche transnazionali che influenzano le decisioni politiche, le alleanze e i conflitti tra le città-stato. La figura di Filippo II e, successivamente, quella di Alessandro Magno, emergono non solo come condottieri straordinari, ma come attore geopolitici capaci di ridefinire gli equilibri in tutto il mondo greco e oltre.

  In questo senso, Landucci offre una lettura più complessa delle motivazioni che spingono Sparta, Atene e le altre poleis a entrare sotto la tutela dell'impero persiano prima e macedone poi. Non si tratta solo di una questione di potere militare o di expansionismo, ma di una necessità di sopravvivenza politica in un mondo in rapida evoluzione, dove l'indipendenza di una singola polis diventa sempre più difficile da mantenere senza il supporto di potenze esterne.

  Franca Landucci, con la sua lunga carriera accademica e la sua vasta esperienza nel campo della storia economica e sociale del mondo antico, riesce a fondere con grande abilità l'analisi politica e geopolitica con una comprensione profonda delle dinamiche sociali ed economiche del periodo. La sua familiarità con le fonti antiche, unite a un solido apparato critico, conferisce al lavoro una straordinaria profondità e rigore scientifico. Inoltre, la scelta di concentrarsi sul IV secolo a.C., un periodo che spesso viene trattato marginalmente rispetto alla Grecia classica del V secolo, arricchisce il panorama storiografico, colmando un vuoto e offrendo nuove prospettive per la comprensione di questa epoca.

  La capacità di Landucci di esplorare le interazioni tra le diverse potenze senza cadere nella trappola di una narrazione univoca o semplificata fa del suo libro un contributo significativo alla storiografia del IV secolo. La sua analisi non è solo una cronaca degli eventi, ma una riflessione sugli sviluppi di lungo periodo, che getta luce sul processo di trasformazione delle strutture politiche greche sotto la pressione degli imperi esterni.

  "La Grecia del IV secolo" di Franca Landucci è, in definitiva, un'opera che aiuta ad approfondire la storia di questo periodo cruciale, lontano dalle interpretazioni tradizionali che spesso tendono a isolare le poleis dal contesto geopolitico più ampio. L'approccio innovativo e la prospettiva globale che l'autrice propone sono particolarmente rilevanti per una comprensione più articolata della storia greca, capace di evidenziare le forze esterne che plasmarono gli equilibri interni della Grecia, fino a sfociare nella creazione di un impero macedone che avrebbe ridisegnato il volto del mondo antico.