Il segreto del potere |
Damiano Palano
IL LIBRO – Il realismo politico ha sempre coltivato l'ambizione di penetrare il segreto più oscuro del potere. La realtà cui allude spesso polemicamente il realismo politico è infatti la cruda realtà del potere e del conflitto: una realtà che soggiace a implacabili «regolarità» e che scaturisce dai caratteri immutabili della «natura umana». Questo volume cerca però di mostrare come ogni progetto che si ispira al realismo politico si trovi lacerato da un paradosso strutturale. Da un lato, il realismo ambisce infatti a far discendere la propria comprensione delle «regolarità» della politica da una conoscenza 'realistica' della «natura umana», intesa come paradigma invariante. Dall'altro, è invece consapevole della pervasività del «politico»: si trova perciò a sospettare che tutti i concetti politici siano concetti polemici e che le logiche del potere plasmino anche il modo di concepire la «natura umana». Ma il mancato riconoscimento della tensione fra natura e cultura rischia di occultare ciò che davvero contrassegna il «politico». E solo assumendo come punto di partenza il paradosso in cui si trova costretto il realismo, diventa invece possibile tornare a interrogarsi sull'ontologia del «politico» e sui i più remoti «segreti del potere». DAL TESTO – "L'idea di adottare le acquisizioni della sociobiologia e dell'etologia aveva in effetti trovato una collocazione tutt'altro che marginale all'interno del programma della migliana scienza della politica, e soprattutto all'interno di un percorso che si proponeva di rimanere fedele alle istanze originarie del realismo politico (o quantomeno alle ambizioni di quello specifico realismo di cui Miglio si dichiarava alfiere). Quelle discipline andavano cioè a offrire un nuovo tassello al mosaico delle «verità parziali» scoperte dai classici del realismo, di cui Miglio al principio degli anni Settanta - nella celebre prefazione all'antologia degli scritti schmittiani sulle Categorie del "politico" - aveva prefigurato l'unificazione in una teoria organica. E il medesimo programma era alla base anche della collana Arcana Imperii, diretta da Miglio per quasi tre lustri presso l'editore Giuffrè, la cui impostazione esplicitava nel modo più chiaro come la politologia dello studioso comasco puntasse a racchiudere in una sintesi organica tanto le intuizioni dei "vecchi" realisti, quanto le scoperte scientifiche dei "nuovi" studiosi dell'«animale uomo». Tutti questi strumenti - vecchi e nuovi - dovevano fornire alimento a una «scienza della politica» molto diversa da quella political science di cui l'esperienza nord-americana aveva ormai definito i cardini metodologici e il paradigma teorico. Ma a distinguere la «scienza della politica» migliana non era esclusivamente il metodo, bensì anche l'adozione di un differente oggetto d'indagine. L'obiettivo della ricerca di Miglio consisteva infatti nel tentativo di decifrare le «regolarità» di una politica considerata - come per i classici del realismo – in senso forte: una politica intesa dunque non semplicemente come la dimensione relativa al funzionamento delle istituzioni di governo e alle dinamiche del sistema politico, bensì come un'attività strettamente connessa alla inesauribile sete di potere radicata nella natura umana e capace di investire ogni aspetto della vita." L'AUTORE – Damiano Palano è professore ordinario di Filosofia politica. È Direttore del Dipartimento di Scienze politiche dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Insegna Teoria politica dell'età globale e Scienza politica presso la Facoltà di Scienze politiche e sociali del medesimo Ateneo. Fa parte del comitato direttivo di «Filosofia politica» e della «Rivista di Politica» ed è membro della redazione di «Vita e Pensiero». Collabora alle pagine culturali del quotidiano «Avvenire». Tra i suoi lavori: "Il potere della moltitudine. L'invenzione dell'inconscio collettivo nella teoria politica e nelle scienze sociali italiane fra Otto e Novecento" (Vita e Pensiero, Milano, 2002); "Geometrie del potere. Materiali per la storia della scienza politica in Italia" (Vita e Pensiero, Milano, 2008); "Volti della paura. Figure del disordine all'alba dell'era biopolitica" (Mimesis, Milano, 2010); "Fino alla fine del mondo. Saggi sul 'politico' nella rivoluzione spaziale contemporanea" (Liguori, Napoli, 2010); "La democrazia e il nemico. Saggi per una teoria realistica" (Mimesis, Milano, 2012); "Partito" (Il Mulino, Bologna, 2013); "La democrazia senza partiti" (Vita e Pensiero, Milano, 2015); "La democrazia senza qualità. Le «promesse non mantenute» della teoria democratica" (Mimesis, Milano, 2015); "Populismo" (Editrice Bibliografica, Milano, 2017). INDICE DELL'OPERA – Introduzione - 1. Il realismo politico e la «natura umana». Il «problema terminale» nello studio delle regolarità della politica (1. Le insidie della realtà - 2. La «natura umana» - 3. Il paradosso del realismo - 4. La «questione terminale») - 2. Il sovrano senza qualità. Il ''politico'', la decisione, il soggetto (1. Il decisionista indeciso - 2. Al cuore del "politico" – 3. La comunità fragile - 4. Sulle tracce del «nomos basileus») – 3. La legge del padre. Alla ricerca del realismo politico di Sigmund Freud (1. La caduta dei padri - 2. L'inconscio dei popoli – 3. L'orda originaria - 4. La società senza padre - 5. La massa e il capo - 6. Il dominio e la civiltà - 7. L'amore e la morte) - 4. Arcana imperii. La ricerca sul ''politico'' di Gianfranco Miglio (1. Le radici del "politico" - 2. Le «regolarità» dei fenomeni politici - 3. La struttura dell'obbligazione politica - 4. La spartizione originaria - 5. Il sacrificio e la rendita - 6. Il sentiero degli Arcana imperii) - 5. Il dominio dell'uomo sull'uomo. Appunti per un'antologia del ''politico'' (1. «Il comportamento "politico" dell'animale-uomo» - 2. La vocazione positivista del realismo politico - 3. Dove finisce la «natura»? - 4. La preda e il nemico - 5. La paradossale «natura» del "politico") - Indice dei nomi |