La rivoluzione russa e la fine dei Romanov Stampa E-mail

Fabrizio Dragosei

La rivoluzione russa e la fine dei Romanov

Mursia, pagg.234, € 17,00

 

dragosei romanov  IL LIBRO – «Dopo che lo Zar e la moglie furono sistemati su due sedie portate all'ultimo minuto, Yurovskij annunciò con concitazione che "il Soviet dei lavoratori" aveva deciso di giustiziarli.»
  L'uccisione dello Zar Nicola II nella notte tra il 16 e il 17 luglio 1918 fu decisa dai bolscevichi di Lenin dopo un anno e mezzo di drammatici avvenimenti che sconvolsero la Russia. Dalla Rivoluzione borghese di febbraio e l'abdicazione dell'imperatore al colpo di Stato del novembre 1917, fino all'eliminazione dello Zar e di tutta la sua famiglia in uno scantinato di Ekaterinburg, ai piedi degli Urali: il momento più tragico della Rivoluzione, un massacro che venne a lungo tenuto segreto e che a un secolo di distanza continua a far discutere.
  Fabrizio Dragosei rilegge questo regicidio e ci racconta gli eventi di quei mesi, dal ritorno di Lenin in Russia al lungo esilio in Siberia dei Romanov, fino all'esecuzione, con l'occultamento dei cadaveri e i segreti che ancora oggi attendono una risposta.

  DAL TESTO – "I russi decisero all'inizio del 1917 che le colpe dello Zar erano troppo grandi perché potesse rimanere al suo posto. Il paese aveva bisogno di nuovi governanti e nuove istituzioni per affrontare il difficilissimo momento e per proseguire il cammino verso la modernità che era stato avviato da brillanti primi ministri morti tragicamente. Mi riferisco a Pyotr Stolypin e a Sergej Witte. Il primo, che tentò fino all'ultimo di convincere il monarca a non entrare nella Grande Guerra, fu stroncato da una meningite all'inizio del 1915. Stolypin venne assassinato da un socialista rivoluzionario nel 1911.
  "La Russia nel 1917 aveva bisogno di cambiamenti e stava imboccando la strada verso riforme profonde: Assemblea costituente, Parlamento eletto a suffragio universale, repubblica democratica. Questo processo venne fatto deragliare dal colpo di Stato bolscevico del 7 novembre 1917, il 25 ottobre secondo il calendario giuliano ancora in vigore in Russia in quel momento.
  "La presa del potere da parte dei bolscevichi ha portato, come sappiamo, innumerevoli lutti alla Russia e a tutto il mondo. Per Nicola II e per la sua famiglia (come per tanti altri) fu la condanna a morte. Lo Zar avrebbe dovuto lasciare il paese e invece dopo un anno di prigionia (17 mesi, per l'esattezza) venne trucidato in uno scantinato assieme alla moglie, alle figlie, al figlioletto tredicenne Aleksej, al medico personale, al cuoco, a una cameriera e a un valletto. Un'esecuzione che è stata tenuta segreta a lungo. Non c'era infatti molto da vantarsi di quel regicidio."

  L'AUTORE – Fabrizio Dragosei, giornalista, scrittore, laureato in Scienze Politiche, dal 1995 scrive da Mosca per il «Corriere della Sera». In precedenza ha guidato la redazione economica romana del «Corriere» ed è stato inviato internazionale. Sulla Russia di Putin ha pubblicato con Bompiani "Stelle del Cremlino" (2009) e con Mursia "Così parlò Hitler. Le conversazioni private, i discorsi pubblici, i verbali degli archivi sovietici" (2015).

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione - Capitolo Primo. Disordine e abdicazione - Capitolo Secondo. La rivoluzione borghese - Capitolo Terzo. Il ritorno di Lenin - Capitolo Quarto. Donne in guerra - Capitolo Quinto. Bolscevichi fuori legge - Capitolo Sesto. Agosto di rinascita per il partito di Lenin - Capitolo Settimo. La svolta decisiva di settembre - Capitolo Ottavo. A ottobre Lenin è il grande assente - Capitolo Nono. A novembre si prepara l'insurrezione - Capitolo Decimo. All'assalto del Palazzo d'Inverno - Capitolo Undicesimo. I bolscevichi al potere - Capitolo Dodicesimo. La pace «vergognosa» e la guerra civile - Capitolo Tredicesimo. La famiglia imperiale: l'esilio - Capitolo Quattordicesimo. La fine – Note - I servizi segreti dell'Urss e della Russia - Glossario - Cronologia - Ringraziamenti - Bibliografia - Indice dei nomi