Tra cielo e terra |
Nicola Bux
IL LIBRO – Tra il sacro e il suo supporto materiale esiste una comunione ontologica che, nell'Eucaristia, espressione suprema del sacro, passa alla trasmutazione, alla reale conversione ossia transustanziazione: il pane e il vino eucaristici non significano né simbolizzano la carne e il sangue, ma lo sono. L'Eucaristia svela la natura della Chiesa, comunità dei convocati alla sinassi per celebrare il dono di Colui che è offerente e offerta. Così l'Eucaristia anticipa l'appartenenza di uomini e cose alla Gerusalemme celeste svelando la natura escatologica della Chiesa. DAL TESTO – "L'impatto con la forma "simbolica" della liturgia bizantina è descritto nel leggendario episodio della visita della delegazione inviata a Costantinopoli dal principe Vladimir di Kiev nel 987, per "esaminare la fede greca". I messi assistettero alla liturgia della "grande Chiesa", celebrata nella basilica di Aghia Sophia: tornati in patria, riferirono: «Non sapevamo se fossimo in cielo o in terra. Poiché sulla terra non esiste un tale splendore o una tale bellezza e noi siamo inadeguati a descriverli. Sappiamo solo che il Signore si ferma lì tra gli uomini e il loro servizio è più luminoso delle cerimonie delle altre nazioni. Per questo non possiamo dimenticarne la bellezza». La constatazione della Presenza divina tra gli uomini - "il cielo sulla terra" - costituisce il cuore della liturgia bizantina, come di ogni vera liturgia cristiana. Adombrata nell'Antico Testamento dalla Shekinà, la presenza di Jahweh e la sua gloria - la catabasi o discesa divina - avvenuta con l'incarnazione del Verbo, costituisce il fondamento della liturgia, (che proprio per questo è sacra), nonché della Chiesa che ne è pane. L'espressione" cielo sulla terra" applicata alla liturgia è del patriarca di Costantinopoli san Germano (ca.730): «La Chiesa è cielo sulla terra, dove il Dio del cielo dimora e vive»." L'AUTORE – Nicola Bux, sacerdote e docente della Diocesi di Bari, romano per studi teologici ed orientalistici, gerosolimitano per quelli sulle liturgie cristiane, ha dedicato vari libri alla liturgia, all'ecclesiologia e all'ecumenismo tradotti in molte lingue. Già consultare in Vaticano nelle Congregazioni per la Dottrina della Fede, per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, nell'Ufficio delle Celebrazioni Pontificie, lo è tuttora in quella per le Cause dei Santi. Tra le più recenti pubblicazioni: "La riforma di Benedetto XVI" (Piemme); "Come andare a messa e non perdere la fede", II ed. (Il Giglio); "Gesù il Salvatore. Luoghi e tempi della sua venuta nella storia" (Cantagalli); "Con i sacramenti non si scherza" (Cantagalli). INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Cyril Vasil' SJ (Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali) - Capitolo I. Lo studio della liturgia (1. Compiti e metodo della storia comparata della liturgia - 2. Le "leggi dell'evoluzione liturgica" - 3. Dal metodo comparativo all'analisi strutturale delle unità liturgiche - 4. Il sistema della liturgia - 5. La nozione di rito e il diritto liturgico) - Capitolo II. Il culto giudaico (1. Fonti - 2. Liturgia al Tempio - 3. In sinagoga - 4. La liturgia domestica, feriale e festiva - 5. Il culto giudaico dopo la distruzione del Tempio) - Capitolo III. Il calendario ebraico (1. Mesi e ricorrenze - 2. Il Sabato (Shabbàt) - 3. La Pasqua e gli Azzimi (Pesaq e Massòt) - 4. La festa delle Settimane (Shavuòt) - 5. La festa delle Tende (Sukkòt) - 6. Il Capodanno (Rosh Hashanà) - 7. Il giorno dell'Espiazione (Yom Kippur) - 8. La festa della Dedicazione (Hannukkàh) - 9. La festa di Purìm - 10. Tavola comparativa dei calendari ebraico e cristiano) – Capitolo IV. La forma dell'Eucaristia da Gesù agli Apostoli (1. Il contesto rituale dell'Ultima Cena - 2. Il significato mistico del nuovo rito - 3. Tavola comparativa del Seder pasquale e della Cena del Signore - 4. Il periodo apostolico e la separazione dalla sinagoga) – Capitolo V. La liturgia pre-nicena (1. Didachè - 2. La liturgia descritta da Giustino - 3. L'anafora della Traditio Apostolica - 4. Gli inserti giudaici dello Yôzer e della Tefillàh - 5. Diversità e unità nella struttura dell'anafora - 6. L'anafora nel contesto della preghiera cristiana) – Capitolo VI. I riti orientali (1. Lo spirito della liturgia orientale - 2. Nascita e sviluppo delle liturgie orientali - 3. Riti e liturgie - 4. Raccolte di fonti e bibliografia) – Capitolo VII. I libri liturgici, la poesia e il canto sacro (1. I libri liturgici del rito bizantino - 2. I libri in uso del rito armeno - 3. I libri liturgici del rito siro-antiocheno - 4. I libri liturgici del rito maronita - 5. I libri liturgici del rito assiro-caldeo - 6. I libri liturgici del rito copto - 7. La poesia liturgica - 8. La melurgia nel rito bizantino) – Capitolo VIII. La Chiesa e l'icona (1. La forma dell'edificio sacro - 2. La visione simbolica e mistica del tempio - 3. L'orientazione della preghiera - 4. Aniconicità e iconodulia) – Capitolo IX. La Divina Liturgia (1. Tavola comparativa - 2. Storia e significati - 3. Liturgia dei Catecumeni - 4. Riti pre-anaforici - 5. Liturgia del Sacrificio - 6. Comunione - 7. La Riserva eucaristica) – Capitolo X. L'anafora e le tre forme dell'Eucaristia bizantina (1. Anafora: genesi e tipologia - 2. La liturgia di san Giovanni Crisostomo - 3. La liturgia di san Basilio, forma straordinaria dell'eucaristia bizantina - 4. I presantificati: forma dell'eucaristia nei giorni di digiuno) - Capitolo XI. Origini e sviluppi dell'ufficio divino (1. La preghiera privata - 2. Il contributo del monachesimo egiziano - 3. L'apporto delle Chiese urbane - 4. La tradizione monastica urbana - 5. La centralità del typiko - 6. Elementi dell'ufficio bizantino odierno - 7. L'horologio bizantino attuale) - Capitolo XII. L'anno liturgico degli orientali (1. Introduzione - 2. Nel rito bizantino - 3. Nel rito armeno - 4. Nel rito caldeo - 5. Nel rito siro-maronita - 6. Nel rito copto - 7. Nel rito etiopico) - Sigle e abbreviazioni - Glossario dei termini greco-slavi nel Rito bizantino |