Traversata atlantica Stampa E-mail

Ernst Jünger

Traversata atlantica

Guanda, pagg.240, € 22,00

 

juenger traversata  IL LIBRO – Nel 1936, il quarantunenne Ernst Jünger si imbarca sul Monte Rosa, storico piroscafo che collegava Amburgo al Sud America, e approda in Brasile. Il suo resoconto delle otto settimane di viaggio, pubblicato solo dopo la guerra, seduce pagina dopo pagina: per le preziose descrizioni di paesaggi esotici e di piante incontrate finalmente nel loro habitat naturale, come accade alle Azzorre, e poi di pesci volanti, serpenti velenosi, cacce agli insetti... La flora e la fauna delle foreste tropicali catturano il suo sguardo più di ogni altra cosa, ma non mancano le annotazioni sulla vita di bordo, che dà spunto a ritratti di personaggi singolari, né le osservazioni sugli abitanti del posto, con il loro lavoro e la loro stratificazione sociale, e sull'impronta lasciata dalla vecchia Europa nel nuovo mondo; la curiosità per i prodigi della meccanica, poi, spinge Jünger fin dentro il ventre del piroscafo, dove lavorano nell'aria rovente i grandi motori diesel. Non una parola sulle minacce di guerra che ormai si colgono in quegli anni, ma l'atmosfera serena e a tratti perfino felice che si respira in queste pagine è turbata verso la fine del viaggio dalle fiamme che, preludio di catastrofi, «già guizzano all'orizzonte».

  DAL TESTO – "Prima di mezzogiorno il piroscafo è scivolato al di là dell'equatore; il suono di una sirena ha annunciato il momento. Subito dopo è apparsa terra sulla sinistra. Come per portare il primo saluto della nuova parte di mondo, alcuni uccelli leggendari hanno sorvolato la nave. Il corpo e le ali a falce erano di un nero profondo, la testa e il collo proteso di un bianco accecante. A rendere fiabesca la loro visione, però, era il fatto che, dietro la loro figura, in parte simile a un gabbiano, in parte a un airone, fluttuava una lunga coda di fagiano.
  "L'azzurro del mare è trascolorato stamattina in un pallido verde. Poi l'acqua si è fatta sempre più torbida e alla fine ha assunto un colore giallo fangoso. La nave nuota nel Rio delle Amazzoni senza che si abbia l'impressione di una navigazione fluviale - scivola risalendo il fiume lungo la sua riva sinistra come lungo una costa marina. Dapprima appaiono dune bianche sulle quali tremano le foglie piumate delle palme da cocco; dietro si levano scure muraglie di vegetazione. Il bosco diventa più visibile in una piccola isola, sulle cui sponde sabbiose si distinguono capanne di canne, reti distese e barche dietro un reticolo di mangrovie che si sbiancano al sole. Purtroppo fa buio troppo presto. Nel crepuscolo ho avvistato ancora la sagoma di un pesce gigantesco che, con la testa a forma di proboscide e il corpo appuntito come una freccia, fluttuava nell'acqua come un'ombra verde.
  "Sulle prime, alla vista di simili creature favolose, ciò che colpisce è soprattutto l'accordo tra apparizione e immaginazione. Vale a dire: non le percepiamo solo come se le scoprissimo, ma come se le inventassimo. Ci sorprendono e al tempo stesso le sentiamo intimamente familiari, come fossero parti di noi stessi che si realizzano in un'immagine. A volte, per esempio in certi sogni e, molto verosimilmente, nell'ora della morte, questa immaginazione acquista in noi una forza straordinaria. L'occhio è fatto di ambra, e le immagini ne sono attratte come particelle caricate elettricamente. I miti nascono dove realtà superiori e supreme si accordano con la forza dell'immaginazione."

  L'AUTORE – Ernst Jünger (Heidelberg, 1895 - Wilflingen, 1998) studiò filosofia e scienze naturali all'università di Lipsia. Partecipò alla prima guerra mondiale e descrisse le proprie esperienze belliche in "Nelle tempeste d'acciaio", un'opera che è stata spesso recepita come una glorificazione della guerra. Criticò la democrazia della Repubblica di Weimar, ma non appoggiò attivamente il Partito nazional socialista. Dopo la seconda guerra mondiale venne tuttavia accusato di connivenza con il regime. Intrattenne una fitta corrispondenza con molti noti intellettuali tedeschi, tra cui Carl Schmitt e Martin Heidegger. Intellettuale tra i più discussi del XX secolo, Jünger è noto anche per i suoi comportamenti anti convenzionali tra cui la sperimentazione dell'LSD.

  INDICE DELL'OPERA - Nota del curatore - Traversata atlantica - Lettere dal Brasile a Friedrich Georg Jünger - Reazioni dei lettori - Dall'Amazzonia a Rio de Janeiro. Il viaggio in Brasile di Ersnt Jünger, di Detlev Schöttker - Nota su questa edizione