Vita e leggenda di Vasco da Gama Stampa E-mail

Sanjay Subrahmanyam

Vita e leggenda di Vasco da Gama

Carocci Editore, pagg.400, € 29,00

 

subrahmanyam vascodegama  IL LIBRO – Vasco da Gama raggiunse l'India via mare nel 1498. Se il suo nome rinvia all'epopea delle scoperte geografiche, questo libro ne ricostruisce la vita e le imprese sottraendole all'ingannevole leggenda che s'iniziò a formare intorno alla sua figura quando era ancora in vita fino a farne, secoli dopo, un eroe nazionale portoghese. Così, una magistrale ricerca storica diviene un'occasione per riflettere su questioni più generali come l'invenzione dei miti e il modo in cui il nazionalismo se ne serve.
  A parte i due brevi capitoli iniziale e finale che affrontano, nel suo contesto più ampio, la "leggenda" di Gama (un'idea che l'Autore ha ripreso dal cronista cinquecentesco Gaspar Correia), questo libro si basa soprattutto su fonti scritte in portoghese, spagnolo, italiano e fiammingo, ma anche in altre lingue diffuse nell'Oceano Indiano (ad esempio, su molti documenti in arabo, usati fondamentalmente in traduzione).
  Il volume sviluppa una tendenza storiografica emersa negli ultimi decenni nello studio non soltanto del Portogallo, ma dell'inizio dell'età moderna in generale. Con l'emergere all'epoca delle corti regie come arene dell'azione politica, la natura delle politiche di parte cambiò in molti Stati, sia europei sia asiatici. Un'analisi alla maniera di Lewis Namier si dimostra insufficiente per questo compito, anche se nel caso portoghese sarebbe ovviamente utile disporre di una prosopografia delle élite a inizio Cinquecento migliore di quanto sia attualmente possibile. Le divergenze non erano semplicemente settarie: erano anche ideologiche, sebbene non possano essere collegate con precisione a interessi di classe. Nel corso della sua vita, Vasco da Gama adottò posizioni mutevoli nelle politiche di corte.

  DAL TESTO – "[...] è difficile trovare l'equivalente di una figura come Vasco da Gama nella storia della maggior parte dei paesi europei. Nel caso della Spagna, si è visto che il genovese Colombo ha uno statuto piuttosto diverso; l'immagine del conquistador Hemàn Cortés, a sua volta, è troppo deturpata dalla "Leggenda nera" per essere utile allo scopo. Quanto all'Inghilterra, l'aura dei grandi navigatori dell'epoca elisabettiana come Francis Drake presenta qualche somiglianza con quella di Gama, ma sicuramente non è ancora alla sua altezza. Il contrasto è persino più flagrante se si prende in considerazione la Francia. Vi sono le grandi figure politiche come Carlo Magno o Napoleone, oggetto di un notevole culto. Più curiosa è l'icona martirizzata di Giovanna d'Arco, di cui alcune forme estreme del nazionalismo francese si sono largamente servite nel Novecento. Ma sono poche
le figure associate alla fondazione o al consolidamento dell'impero francese che abbiano particolare presa sull'immaginario collettivo. Il nome di Joseph-François Dupleix, che tento di creare un impero territoriale in India nel Settecento, semplicemente non ha la fama necessaria in ambito francese. E anche l'immagine del Cinquecento come una specie di "età dell'oro" del Portogallo presenta poche somiglianze con la cronologia delle narrazioni di altri Stati europei, in special modo di quelli che crearono e gestirono con successo imperi coloniali nel corso dell'Ottocento."

  L'AUTORE – Sanjay Subrahmanyam insegna all'Università della California di Los Angeles. È autore di "Mondi connessi. La storia oltre l'eurocentrismo (secoli XVI-XVIII)" (Carocci, 2014).

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione all'edizione italiana - Note preliminari - 1. Ouverture: le ossa della discordia - 2. L'eredità di Santiago - 3. A Calicut e ritorno - 4. Il tentativo di consolidamento - 5. La traversata del deserto - 6. L'apice di una carriera - 7. Il giudizio dei posteri – Note - Indice analitico e dei nomi