Maffia e Co. Riflessioni sul capitalismo criminale Stampa E-mail

Andrea Leccese

Maffia e Co.
Riflessioni sul capitalismo criminale


Armando Editore, pagg.96, € 10,00

 

leccese maffia  IL LIBRO – Mafia è la parola italiana più famosa al mondo e fino al secondo dopoguerra si pronunciava con due "effe". Maffia era un antico vocabolo toscano che indicava ostentazione e boria. Dunque un termine toscano, non siciliano. E la prima falsa credenza da confutare è proprio quella che vuole la mafia come un fenomeno esclusivamente meridionale. Il mafioso può anche non essere siciliano (o campano, calabrese, pugliese) e può persino non avere la coppola, i baffi e la lupara. I fatti di Mafia Capitale ci aiutano senz'altro su questo fronte. La delinquenza organizzata di tipo mafioso può attecchire ovunque, anche perché è la nostra società del consumo che offre l'humus culturale più favorevole a questo male. Del resto, il mafioso altro non è che un imprenditore - il più spregiudicato degli imprenditori - dotato di un potere economico e in ultima analisi politico. Lumeggiare la dimensione economica del fenomeno mafioso non costituisce uno sterile esercizio intellettuale, ma serve ad individuare concretamente le soluzioni più efficaci.

  DAL TESTO – "L'errore che dunque si deve evitare, e che commettono purtroppo in tanti (anche tra gli addetti ai lavori), è quello di considerare l'associazione mafiosa alla stessa stregua di una semplice associazione per delinquere. Come se fosse soltanto un problema di ordine pubblico. E invece la mafia non è - proprio sulla base del dato normativo - un'associazione per delinquere, ma un'associazione di per sé criminale, per le sue caratteristiche intrinseche, il cui scopo non è necessariamente la commissione di una pluralità di delitti, ben potendo essere costituita al generico fine di acquisire potere estendendo la propria influenza. Ciò che contraddistingue l'associazione mafiosa e la differenzia dal reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. è difatti l'uso della forza intimidatrice del vincolo associativo nonché la condizione di assoggettamento e omertà in cui versano le persone offese."

  L'AUTORE – Andrea Leccese è nato a San Severo (FG) nel 1976 e vive a Bari. Tra le sue pubblicazioni: "Torniamo alla Costituzione!" (Castel Gandolfo, 2009) e, per i tipi di Armando Editore, "Le basi morali dell'evasione fiscale" (2008), "Innocenti evasori" (2012), "Inciucio forever" (2014). Nel 2009 ha vinto il Premio Nazionale "Paolo Borsellino".

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Mario Michele Giarrusso – Introduzione - Capitolo primo. Quel ramo del lago di Como - Capitolo secondo. La mafia come impresa - Capitolo terzo. Eravamo quattro amici al bar - Capitolo quarto. & Co. - Capitolo quinto. Che fare? – Appendice. Intervista a Imma Giuliani - Bibliografia indispensabile