Innocenti evasori Stampa E-mail

Andrea Leccese

Innocenti evasori

Armando Editore, pagg.80, € 9,00

 

leccese evasori  IL LIBRO – Il problema dell'evasione fiscale non è solo un problema tecnico, ma soprattutto morale e politico. Non è possibile pensare di risolverlo solo con interventi normativi. Come diceva Ezio Vanoni, il segreto sta «nel creare attraverso la persuasione politica e morale un clima nel quale si senta che, difendendo la razionale o uguale applicazione dei tributi, si difende non una legge formale dello Stato, ma l'essenza stessa della vita dello Stato». Ogni genere di riforma avrà uno scarso effetto, se i cittadini non saranno convinti della necessità dell'imposizione tributaria. Per combattere efficacemente l'evasione, occorre perciò creare un clima etico molto forte, nel quale le famiglie percepiscano che il Fisco è il fondamento della democrazia e che le imposte finanziano una spesa pubblica di qualità.

  DAL TESTO – "Davvero da noi gli evasori si sentono innocenti. Come non ricordare il clima rivoluzionario che dominava ai tempi dei primi concreti provvedimenti antievasione adottati dal viceministro Visco, in arte Dracula, a partire dall'estate del 2006? La tracciabilità dei pagamenti, l'anagrafe dei conti correnti, le indagini bancarie più spedite, l'obbligo di trasmettere l'elenco dei clienti e dei fornitori, il sequestro di beni per i reati tributari e il proposito di non fare più condoni avevano messo a dura prova la pazienza dei tanti innocenti evasori. Oramai era chiaro che i bolscevichi al potere, con Prodi & c., stavano davvero attentando alla salute dei fondi neri. E già si vociferava dei panzer grigi della temuta polizia tributaria pronti a sedare la rivolta nel sangue. E dei piani segreti per l'occupazione militare della Repubblica di San Marino, della Svizzera e del Principato di Monaco, stati sovrani che avevano la sola colpa di essere dei paradisi fiscali.
  "Tutto questo era davvero intollerabile. Così, davanti alle telecamere della Rai, un manager di successo esternava tutto il suo disprezzo per le "tasse". Sempre alla Rai, una signora dalla folta chioma bionda giurava, davanti al suo lussuosissimo yacht, che lei e suo marito le "tasse" non le avrebbero più pagate, mai più. E la serie delle incontinenze verbali potrebbe continuare... Intanto, in Parlamento, si esponevano con orgoglio cartelli antitasse. La penisola veniva tappezzata di manifesti con il faccione di Romano Prodi e con una scritta insidiosa, in rosso: "tasse". Gli onesti evasori si mobilitavano in milioni. Tanta era la loro rabbia. Nelle piazze, saluti romani, svastiche e croci celtiche testimoniavano il vivo desiderio di giustizia sociale, l'orgogliosa protesta contro un esecutivo liberticida. Era in gioco il bene della famiglia. Si levava un accorato grido d'allarme: "L'Italia è ormai uno Stato di polizia tributaria!". Il grande partito degli evasori insomma si era mobilitato, pronto alla guerra civile."

  L'AUTORE – Andrea Leccese e nato a San Severo (FG) il 7 giugno 1976. Laureato in Giurisprudenza, Economia e Commercio e Scienze Politiche, ha partecipato a diverse trasmissioni televisive e radiofoniche, tra cui Annozero, Le Storie, Apprescindere, Cominciamo Bene e Prima di tutto. Ha pubblicato, con Armando Editore, "Le basi morali dell'evesione fiscale" (2008) e "Torniamo alla Costituzione!" (Roma, 2009). Nel 2009 è stato vincitore del Premio Nazionale "Paolo Borsellino".

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Franco Ferrarotti – Introduzione - Gli evasori sono tanti, hanno famiglia e votano – Tengo famiglia - Evasori impuniti – Che fare? - Bibliografia