La terza notte di Valpurga Stampa E-mail

Karl Kraus

La terza notte di Valpurga

Edizioni Clichy, pagg.350, € 12,00

 

kraus valpurga  IL LIBRO – Tra maggio e settembre del 1933, pochi mesi dopo l'ascesa al potere di Hitler, Karl Kraus - brillante scrittore e giornalista ebreo austriaco - scrisse la prima, la più profonda e la più esaustiva analisi del nazismo che mai sia stata scritta, una «colata di lava incandescente» che - come scrive Paola Sorge nella sua introduzione al volume - «scende con violenza via via più forte a bruciare un mondo inconcepibilmente disumano», e dà corpo a queste pagine vibranti e tormentate. L'opera per ovvi motivi venne stampata solo nel 1952, ma se fosse stata divulgata nel 1933, quando era stata scritta, se fosse arrivata all'opinione pubblica mondiale, avrebbe forse potuto cambiare il corso della storia?

  DAL TESTO – "Un pensiero di questo genere soffre dell'incapacità di difendersi come pensiero che nemmeno è capace di esprimere questa incapacità; vive con la fatalità delle cose, la fatalità del loro sviluppo, la gara della satira con la materia che con trionfale incoscienza porta a compimento e poi scarta la forma la cui riproduzione non è più possibile, la cui immagine non è più creduta, la cui impensabilità diventa errore di chi la raffigura. Questa maledizione della ricettività rifiuta un calo di forze, dà al pieno vigore l'occasione di cedere a mille allettamenti, e non proroga il giorno che richiedeva quotidianamente il sillabo dei misfatti linguistici morali, sociali.
  "Essere in grado di capire il male del mondo dalla feccia, e dalla superficie meno appariscente capire la fine ultima dell'umanità attiva e sofferente, è una capacità che si vive come un sacrificio; una pienezza che si vive come mancanza; una disposizione d'animo che invidia all'uomo semplice la liberazione di cui lui non ha bisogno."

  L'AUTORE – Karl Kraus (1874-1936) è stato uno dei più illustri intellettuali della «Grande Vienna» di fine secolo, noto soprattutto per le sue critiche ironiche e taglienti alla cultura e alla società del tempo. Scrisse per numerose testate e fu tra i frequentatori del Cafè Griensteidl, ritrovo degli artisti dello Jung-Wien, da cui si allontanò impegnandosi civilmente e intellettualmente con la sua attività feuilletonistica. Nel 1899 fonda la rivista «Fackel» che dirige fino alla sua morte. Scrisse nel 1933 la sua ultima opera «La terza notte di Valpulga»: tragico e inascoltato monito contro l'incipiente barbarie nazista.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Paola Sorge - Opere di Karl Kraus - La terza notte di Valpurga - Su Hitler non mi viene in mente niente - Alla fine del mondo voglio ritirarmi a vita privata - La lista nera fa diventare gialli d'invidia - E la cultura? - Goebbels, il plenipotenziario della cultura - Ogni slogan una bomba a mano - Heidegger vende fumo tinto di bruno. E con Nietzsche non c'è niente da fare - La pazzia irr-nazionale - La fine della guerra mondiale non è servita a nulla - Si vis bellum, para pacem - Ebrei «nazionaltedeschi» - «Non si deve credere», e tutto sembra inventato - Quella buffonata del rogo dei libri - Da quando ci sono le SA e le SS, non ci rimane che
lanciare un SOS agli Usa - Dilettanti sanguinari - Il nuovo pifferaio magico - Il rifiuto di Toscanini - Una messa nera invita alla devozione - La tela del ragno crociato - «Österreich über alles»: chiarimenti necessari - Sangue e terra - Tutto va liscio come l'olio, a volte - Come una corda al collo - La bava delle streghe - I gangster s'impadroniscono delle casse dello Stato - Tutto tranne Hitler - Sono in lutto per un mondo di cadaveri di carta - Com'è potuto succedere? - La vita del «Nazireno» - Il Führer si sacrifica - Per quanto tempo ancora?