Non c'è niente da ridere Stampa E-mail

Karl Kraus

Non c'è niente da ridere
A proposito di giornalisti, esteti, politici, psicologi, stupidi e studiosi

Piano B Edizioni, pagg.128, € 12,00

 

kraus_nientedaridere  IL LIBRO – Non c’è niente da ridere (a proposito di giornalisti, esteti, politici, psicologi, stupidi e studiosi) è una raccolta di satire irriverenti e pungenti scritta dal più grande autore satirico in lingua tedesca del Ventesimo secolo: Karl Kraus. Molte di queste satire e aforismi sono inediti in Italia.
  In Kraus, maestro della satira grottesca e della risata amara, l’ironia sferzante e lo spirito anticonformista si traducono in articoli provocatori e dissacranti sulla società umana e le sue imperfezioni.
  Questa antologia originale curata e tradotta da Simone Buttazzi raccoglie satire, lettere e aforismi di grande attualità, nei temi e nella forza dirompente.
  Tra gli inediti troviamo Le voci di corridoio e Il necrologio, il caustico testo autobiografico Io e l’esilarante Quando la sezione austriaca del club internazionale degli scrittori avrebbe dovuto accettarmi tra le sue fila.
  La penna pungente e sottile dell’autore austriaco, il suo «bisturi tagliente» secondo la definizione di Walter Benjamin, permette a Kraus di cogliere e distinguere ogni frammento della propria epoca – della nostra epoca – con incredibile attualità: la parodia del militarismo e del nazionalismo, i guasti della classe politica, la schizofrenia dell’opinione pubblica e del giornalismo, le storture della giustizia e le ipocrisie morali dei contemporanei.

  DAL TESTO – “La democrazia suddivide gli esseri umani in lavoratori e scansafatiche. Si vede che non è fatta per coloro che non han tempo per lavorare.”
  “Il parlamentarismo è l'incasermamento della prostituzione politica".
  “Il giornalismo è solo in apparenza al servizio del presente. In verità distrugge la ricettività spirituale dei posteri.”
  “Democratico significa poter essere schiavo di chiunque.”
  “Gli ebrei hanno creduto di fornire una prova convincente della loro capacità di assimilazione approfittando in maniera abnorme delle occasioni cristiane. In tal modo, le loro opportunità sono visibilmente aumentate. No, non se ne stanno più tra di loro: sono gli altri che lo fanno. Ma ci vorrà molto tempo prima di sconfiggere l'antinomia secondo la quale Samuel non suona esattamente come Siegfried. Questo perché le due galassie non si sono ancora così suturate da far sì che se una indossa il vestito dell'altra, quest'ultima lo smette. Il nazionalismo ebraico sia comunque ben accetto come ogni forma di regresso che, a partire da una pseudo-cultura, la conduce laddove il suo contenuto vale ancora la pena di rappresentare un problema.”

  L’AUTORE – Karl Kraus (Jicín 1874 - Vienna 1936) fu aforista, saggista, drammaturgo e poeta. Tra le sue opere principali tradotte in italiano: Detti e contraddetti e La terza notte di Valpurga.

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione. K. K., umore di tenebra, di Simone Buttazzi – Io - Aforismi scelti - Su stampa, stupidità, politica - A proposito di giornalisti, esteti, politici, psicologi, stupidi e studiosi – Satire - L'umana dignità - Il progresso – Politica - L'evento musical-teatrale – Girardi - Il Gian Salsiccia - Il necrologio (inedito) - Le voci di corridoio (inedito) - Elogio della vita a rovescio - Il mondo dei cartelloni pubblicitari - Lettere satiriche - Quando la sezione austriaca del club internazionale degli scrittori avrebbe dovuto accettarmi tra le sue fila (inedito) - Gli effetti e le conseguenze della Rivoluzione russa per la cultura mondiale – Postfazione. Karl Kraus e il paradosso dell'oggettivazione