Cristianità e laicità |
Augusto del Noce
IL LIBRO – Gli interventi che Augusto Del Noce pubblicò su «Il Sabato» servirono al chiarimento delle prospettive culturali che sottostavano al conflitto in corso tra il settimanale e gli esponenti del cattolicesimo "protestante" italiano. A suo avviso, posta l'indiscutibilità della figura di Lazzati sul piano morale e religioso, andava chiarito come la classe dirigente del cattolicesimo italiano si fosse formata presso quell'Università cattolica, che, in connessione con la sconfitta del nazifascismo, aveva proceduto a un rovesciamento della tradizionale filosofia cattolica della storia. Al profascismo di P Gemelli e di Mons. Olgiati, che guardavano al fascismo come un fenomeno transitorio il quale, combattendo contro le direzioni politiche moderne del liberalismo e del socialismo, contrari al Cattolicesimo, si sarebbe esaurito nella negazione degli avversari e avrebbe stabilito le condizioni per la rinascita cattolica, era seguito l'antifascismo dei giovani dell'Università cattolica, che ritennero doveroso combattere contro l'avanzare del pericolo del nazifascismo. Il loro esame di coscienza li portava a rintracciare il male del mondo moderno nella Controriforma, per cui da allora la Chiesa aveva sempre scelto, sul piano della politica, di essere a destra. Di fronte alla pratica della Chiesa di difendere l'ordine costituito, la spiegazione dell'origine dell'ateismo e dell'anticlericalismo moderni veniva cercato nell'avversione al nuovo da parte della Chiesa. Il secolarismo era così per loro un semplice contraccolpo alle posizioni integraliste e reazionarie dei cattolici intransigenti. Per questo invece essi erano indulgenti con l'ateismo comunista, che consideravano una mera soprastruttura ideologica e una risposta all'ateismo pratico di molti credenti. La sintesi di tutti i mali diventava il fascismo e l'integralismo visto come religione chiusa sempre pronta a collaborare con esso. I cattolici di sinistra in fondo erano persuasi che il mondo moderno fosse avviato verso un processo di conversione alla Chiesa, che nei fatti poi è stato ampiamente smentito. Del Noce questo lo aveva capito già nel 1944, anno in cui maturò il suo distacco dalla Sinistra cristiana. La sua riflessione può dunque considerarsi come un'autocritica di quella posizione. DAL TESTO – "La nuova forma di totalitarismo che oggi ci minaccia non può avere origine che in questo scientismo; ed è una forma assai più raffinata di quelle, oggi non più ripetibili non già perché troppo barbare, ma perché primitive, dello stalinismo e dell'hitlerismo. Tutto questo non rientrava certo nelle previsioni di quei giovani democristiani di cui ho parlato dianzi; tuttavia le formule agiscono indipendentemente dalle intenzioni, e l'eterogenesi dei fini è tra i caratteri più salienti della realtà contemporanea; nella situazione di oggi la «fine delle ideologie» assunse il senso che si è detto. Si è data in questo discorso molto importanza all'influenza che sulla parte cattolica hanno avuto le tesi già avanzate dalla sinistra cristiana, un piccolo partito che si spense più di quarant'anni fa. Ma valga il parallelo con l'azionismo; entrambe queste formazioni passarono dalla politica elettorale alla politica della cultura; e anche oggi gran parte dell'opinione culturale è influenzata in maniera decisiva dai loro giudizi, anche se non è consapevole di questa origine. E che tali giudizi fossero, in chi li pensava allora, associati a speranze del tutto diverse, poco importa." L'AUTORE – Augusto del Noce (Pistoia 1910-Roma 1989), filosofo, docente all'Università di Trieste, studioso in particolare di Descartes e Malebranche. Nel 1950 ha collaborato alla rivista «Cultura e realtà», entrando nel dibattito tra marxismo e cattolicesimo. Nella sua opera è predominante l'interesse filosofico e politico per la modernità, analizzata e giudicata nei suoi vari aspetti. Tra i suoi numerosissimi scritti, "Il problema dell'ateismo" (1964); "Riforma cattolica e filosofia moderna. I Cartesio" (1965); "Il suicidio della Rivoluzione" (1978); "Il cattolico comunista" (1981) e, postumo, "Giovanni Gentile. Per un'interpretazione filosofica della storia contemporanea" (1990). Va ricordato inoltre l'ampio studio su "Riforma cattolica e filosofia moderna" (1950; 1953). INDICE DELL'OPERA - Divorzio e aborto. La rivoluzione neoborghese (Scritti sul divorzio – Moderni, borghesi, un po' ipocriti) - Cristianità e laicità (Si ritorna, dunque, al Medio Evo? - Questa Dc soffre di amnesia - I nuovi e i vecchi zar al capolinea dell'ateismo - Intensità d'una grande illusione - Risposte alla scristianità - Cristianità o precipizio – L'apertura e l'obbedienza - L'ora d'una nuova laicità - Chi non si ferma al disincanto - Ascoltiamo quell'uomo - Come Eugenio brandisce falce e scudo - La morale cattocomunista - Soffocare tra le verità impazzite - I padroni del futuro elargiscono valori - Rivoluzione o Provvidenza - Storia del cattolico borghese - La super ideologia - Benedetta laicità - Repubblica del Kulturkampf - Inedito/Risposta all'«Osservatore Romano») – Pasolini (Il ribelle incompiuto - Le magnifiche sorti? Tutta roba da buttare - 1968. I figli del potere) - La decomposizione del marxismo (Una colomba, non un santo - Un perfetto gramsciano - Omologati, più che declinanti - E il Cln si fa alternativa - Stregati da Gorbacev - La più grande vergogna del secolo - All'ombra di Palmiro - La strategia di Gorby - L'Impero è sacro - La tentazione neoborghese del nuovo corso - L'inevitabile decomposizione del marxismo) - Repubblica delle lettere e postfascismo (Guardando la Resistenza a mente riposata - Perde Gobetti con tutti i suoi figli - Cosi nacque il regime postfascista - Abbasso Mazzini - Ancora su Mazzini - Casi lontani da Kant - I lumi sull'Italia - Spunti dal diario) – Nazismo (Nazismo replica tedesca a Stalin - L'ideologia di Hitler - Perché non c'è diversità nella violenza di Stalin e di Hitler - Filo rosso da Mosca a Berlino - Il nazi contagio - Specchio delle sue brame) – Postfazione, di Paolo Armellini - Indice degli articoli sui referendum del divorzio e dell'aborto e su «Il Sabato» non pubblicati in questo volume |