Futurismo come prefascismo |
Franco Ferrarotti
IL LIBRO – L'intento di questo libro consiste nel sottolineare una caratteristica fondamentale della storia italiana, un filo rosso che vede l'emozione contro la ragione, l'improvvisazione e i lazzi della commedia dell'arte, priva com'è noto di una trama, contro il calcolo razionale o, quanto meno, il progetto ragionevole. DAL TESTO – "I futuristi scelgono la tematica metallica, cantando la macchina, l'aereo, l'automobile, ecc., ma le loro poesie non superano l'esteriorità. Non c'è grande originalità nella scelta dei temi: prima di loro il treno è stato cantato da Verhaeren (e da Carducci), la velocità da Blaise Cendras, l'aereo da Apollinaire. L'AUTORE – Franco Ferrarotti è professore emerito di sociologia all'Università di Roma "La Sapienza"; vincitore del primo concorso bandito in Italia per questa materia; già responsabile della divisione "Facteurs sociaux" all'OECE, ora OCSE, a Parigi; fondatore con Nicola Abbagnano dei Quaderni di sociologia nel 1951; dal 1967 dirige La Critica sociologica; nel 1978 nominato "directeur d'études" alla Maison des Sciences de l'Homme a Parigi; insignito del premio per la carriera dall'Accademia nazionale dei Lincei il 20 giugno 2001; nominato Cavaliere di Gran Croce l'11 novembre 2005 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Numerose sue pubblicazioni sono state tradotte all'estero. Ha insegnato e condotto ricerche presso molte università straniere. Per le Edizioni Solfanelli ha pubblicato: "L'arte nella società" (2007), "Il senso della sociologia" (2008), "Fondi di bottiglia" (2008), "Lettere al Presidente" (2009), "L'immaginario collettivo americano" (2010), "Musica e Società. Il caso Puccini" (2011), "Il paradosso italiano" (2012), "Un popolo di frenetici informatissimi idioti" (2012), "L'Europa al bivio" (2013), "La parola e l'immagine" (2014), "Idee e Società" (2015), "Il primo centro-sinistra. Le ragioni di una sconfitta" (2015), "La bipolarità tendenziale nelle società industrializzate" (2015), "Futurismo come prefascismo" (2016), "I miei anni con Adriano Olivetti" (2016) e "Thorstein Bunde Veblen. L'ultimo dei «muckrakers»" (2016). INDICE DELL'OPERA – Prefazione – I. La contraddizione fondamentale: esaltare la macchina, ma rifiutarne la disciplina (1. "Belle époque" e decadenza - 2. La crisi della società - 3. La reazione contro la scienza e il positivismo) – II. Crisi sociale e soggettivismo lirico (1. Il mito della decadenza e l'avanguardia - 2. I futuristi: espressione e cantori della crisi - 3. L'estetica della violenza) – III. La macchina idolatrata (1. Contraddizioni formali - 2. L'idolo dei futuristi - 3. Il contesto storico-economico) – IV. Il dubbio trionfo dell'homo faber (1. L'uomo futurista, protesi della macchina - 2. Il sensualismo tecnologico marinettiano e lo sviluppo industriale - 3. Il mito della velocità) – V. Rivoluzione soggettiva e protesta operaia (1. Il movimento futurista resta un fenomeno borghese - 2. Arte futurista, scienza e tecnologia - 3. Velocità, metallizzazione del corpo e inevitabilità della guerra) – VI. La rivoluzione piccolo-borghese: premessa del nazionalismo fascista (1. Il primo manifesto politico futurista - 2. Elogio della violenza e apologia dell'azione - 3. Futurismo, dannunzianesimo, nazionalismo: gli ingredienti preparatori della dittatura fascista) – Appendici – I. Le avanguardie nel contesto sociale: il caso del futurismo – II. Fondation et manifeste du futurisme - L'Autore |