Un popolo di frenetici informatissimi idioti Stampa E-mail

Franco Ferrarotti

Un popolo di frenetici informatissimi idioti

Edizioni Solfanelli, pagg.104, € 9,00

 

ferrarotti_unpopolodifrenetici  IL LIBRO – Il termine “idioti” del titolo non è un insulto gratuito. È da intendersi nel senso etimologico di “circoscritti”, “localizzati”, “irretiti”, “prigionieri nel web”.
  È sempre più tardi di quanto si crede.
  Ora anche i periodici a grande tiratura (si veda “Newsweek” del 13 luglio 2012) i fini dicitori del giornalismo salottiero e i compunti maggiordomi del potere quale che sia, i vati dell’ovvio e gli specialisti dell’aria fritta se ne vanno accorgendo.
  Un’intera generazione — come da almeno trent’anni vado documentando — appare nello stesso tempo informatissima di tutto, comunica tutto a tutti in tempo reale, ma non capisce quasi nulla e non ha niente di significativo da comunicare. È una generazione al macero, appesa agli schermi opachi di TV, Internet, Facebook, Youtube, eccetera, destinata all’obesità catatonica e alla lordosi sedentaria. La stessa molteplicità e eterogenea abbondanza delle informazioni la deforma, la fagocita, le impedisce di stabilire una propria tavola di priorità.
  Internet, priva della critica delle fonti, è la grande pattumiera planetaria e paratattica, in cui giovani e giovanissimi, adolescenti, ma anche giovani adulti, vanno quotidianamente affondando.
  Questo è un grido di allarme che non si fa illusioni. Non sarà ascoltato. Quest’epoca avrà il malessere del benessere che si merita.

  DAL TESTO – “È in atto, suppongo con le migliori intenzioni, un vero e proprio genocidio cultuale di intere generazioni da parte di governanti e pedagoghi inconsapevoli, che forse un giorno andranno ritenuti responsabili in una sorta di tribunale per i "crimini di pace" per l'avvento di un popolo di informatissimi, frenetici idioti, che sanno tutto e non capiscono niente, informati e nello stesso tempo fagocitati da dati eterogenei e torrentizi che ne soffocano la capacità di organizzare una loro personale tavola delle priorità teoriche e operative, e quindi di dar corso a una selettività criticamente fondata. Sarà allora, inevitabilmente, destinato a trionfare il disordine teoretico, miscellaneo e gratuito, premessa del confusionarismo pratico e della caduta di ogni vincolo logico, dal principio di non contraddizione alla consecutio temporum. Non si tratta di plagio o "brain washing", ma di bulimia informativa, di opaca obesità mentale e psicologica.
  “Come un consumato, callido truffatore, il computer, insieme con Internet, Youtube, Facebook, Twitter, si presenta e viene propagandato dalle ditte commerciali che lo producono come un arricchimento della memoria nello stesso momento in cui contribuisce efficacemente alla sua distruzione.
  “La memoria è sotto attacco, ma in modo insidioso. Viene sgretolata dall'interno mentre, in apparenza, si presume o si pretende di aiutarla. In realtà, la memoria viene dichiarata e ritenuta obsoleta. Non è più necessaria; è una fatica inutile, anacronistica, studiare a memoria. Nelle scuole elementari di oggi non è più studiata a memoria neppure la tavola pitagorica. A ricordare ci penserà il computer o il piccolo, maneggevole calcolatore.”

  L’AUTORE – Franco Ferrarotti è professore emerito di sociologia all’Università di Roma “La Sapienza”; vincitore del primo concorso bandito in Italia per questa materia; già responsabile della divisione “Facteurs sociaux” all’OECE, ora OCSE, a Parigi; fondatore con Nicola Abbagnano dei Quaderni di sociologia nel 1951; dal 1967 dirige La Critica sociologica; nel 1978 nominato “directeur d’études” alla Maison des Sciences de l’Homme a Parigi; insignito del premio per la carriera dall’Accademia nazionale dei Lincei il 20 giugno 2001; nominato Cavaliere di Gran Croce l’11 novembre 2005 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Numerose sue pubblicazioni sono state tradotte all’estero. Ha insegnato e condotto ricerche presso molte università straniere. Per le Edizioni Solfanelli ha pubblicato L’arte nella società (2007), Premio Anguillara Sabazia 2006 per la sezione saggistica, Il senso della sociologia (2008), Fondi di bottiglia (2008), Lettere al Presidente (2009), L’immaginario collettivo americano (2010), Musica e Società. Il caso Puccini (2011) e Il paradosso italiano (2012).

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione – I. Dall'homo sapiens all'homo videns – II. L'ascolto – III. L'epifania della crisi – IV. La paratassi vittoriosa – V. La reciprocità inammissibile e la fragilità della perfezione tecnica – VI. L'illusorio miracolo tecnologico – VII. L'atrofia della memoria e la dissoluzione dell'individuo – VIII. Un popolo di informatissimi idioti: sanno tutto ma non capiscono niente – Appendice. Risposta di Franco Ferrarotti alle domande di Carla Busato Barbaglio proposito del film Valzer di Salvatore Maira sulla manipolazione psicologica – L’Autore