Emile-Auguste Chartier - Gustave Thibon Stampa E-mail

Maria Cristina Laurenti

Emile-Auguste Chartier - Gustave Thibon
La Ragione e l'Assoluto


La Sapienza – Libreria Editrice Universitaria, pagg.258, € 19,50

 

laurenti chartier  IL LIBRO – Emile-Auguste Chartier e Gustave Thibon sono esponenti molto significativi di due diversi indirizzi filosofici: il razionalismo e il neotomismo. Entrambi francesi, rimasero sempre legati alla loro terra d'origine, con la quale mantennero un legame intenso e profondo e dalla quale trassero, sovente, ispirazione per i loro scritti. Chartier, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Alain, visse a cavallo tra il XIX e il XX secolo e conobbe i grandi sconvolgimenti dei suoi tempi che culminarono con i due conflitti mondiali. Considerò l'uomo il vero protagonista della storia, e a lui dedicò molta attenzione nelle sue pagine; ma l'uomo per Chartier poteva definirsi tale solo se ogni suo comportamento diveniva l'esito d'un giudizio libero e razionale. Thibon, più giovane di circa quarant'anni, conobbe anch'egli i dolorosi eventi della sua epoca e, anche per lui l'essere umano doveva considerarsi protagonista nella scena del mondo, ma non da solo, al suo fianco agiva e operava l'Assoluto. La visione tutta mondana e contingente di Alain dunque trovava una sorta di oltrepassamento da parte di Thibon, che, fedele al pensiero tomista, ravvisava la necessità di un trascendente capace di dare senso e dignità allo stesso essere umano. La diversità delle soluzioni a cui giunsero i due filosofi non impedisce, tuttavia, di ravvisare nel loro pensiero un particolare legame che trovò il suo momento più significativo proprio nella affermazione dell'importanza e del valore dell'uomo. I molti problemi e interrogativi dell'età contemporanea vennero così da loro percepiti come conseguenza della svalutazione dell'essere umano e la sua collocazione al rango di oggetto, privo d'ogni forma d'umanità.

  DAL TESTO – "Thibon, a differenza di Alain, non amò molto gli studi, almeno in senso tradizionale. A sei anni iniziò a frequentare la scuola elementare nel piccolo villaggio nativo e a dodici passò al Collegio di Bourg-Saint-Andèol. La scuola era sentita dal giovane Thibon come un gran peso; a tal proposito scriveva: «Ma la scuola mi pesava; volevo lavorare [...] la terra». Ma se non amava la scuola aveva però il culto per i libri, che considerava i suoi veri maestri. "Non sono un autodidatta, perché i libri sono dei maestri. Ma se ho detto che a scuola il ragazzo impara spesso a manifestare ciò che non è e a diventare ciò che intimamente è, io non ho avuto questa grazia o questa disgrazia e mi sono formato a contatto diretto di libri e di testimoni viventi senza passare i canali della scuola e dell'università». [...]
  "Punto di congiunzione fondamentale tra Alain e Thibon fu, come meglio si vedrà in seguito, l'incontro con Simone Weil. Il primo la conobbe giovanissima, quando frequentava le sue lezioni di filosofia al Liceo Henry IV di Parigi, il secondo, suo coetaneo d'età, nella calda estate del 1941, come contadina volontaria nelle sue terre. Entrambi rimasero turbati, sia pur in modi e forme diverse, dalla particolare personalità della scrittrice, che riuscì a coinvolgerli nella complessità del proprio pensiero. Così, il loro iniziale turbamento mutò gradualmente in ammirazione verso quella giovane donna dai modi particolari, a volte un po' goffi, ma di grande ingegno, capace di suscitare stupore ed emozione.
  "Alain e Thibon rappresentano due modi diversi di accostarsi all'uomo: il primo in una dimensione priva di trascendente per non togliergli il ruolo di protagonista assoluto sulla scena del mondo, l'altro congiungendo il suo destino con quello dell'Assoluto. Lo stesso tema dunque sviluppato in percorsi divergenti che tuttavia trovano un'intesa nella continua ricerca di un Bene capace di soddisfare l'ansia di Verità e di Giustizia dell'essere umano."

  L'AUTRICE – Maria Cristina Laurenti, formatasi all'Università degli Studi di Roma «La Sapienza» sotto la guida del filosofo Augusto Del Noce , ha poi trascorso un ampio periodo a Parigi presso l'École des hétudes historiques et politiques. Tornata in Italia ha insegnato Storia delle Dottrine Politiche (M-Z) e, successivamente, Storia del Pensiero Politico Contemporaneo presso l'Università «La Sapienza» di Roma. Tra le sue pubblicazioni recenti si ricordano: "Simone Weil tra politica filosofia e mistica", Roma, Anicia, 2007 (monografia); "Alain, filosofo della libertà", Roma, La Sapienza, 2010 (monografia); "Gustave Thibon, il filosofo-contadino", Roma, La Sapienza, 2011 (monografia); "Tra popolo e plebe. Il Settecento politico italiano", in "Il governo del popolo. Dall'Antico regime alla rivoluzione", a cura di R. Ruocco e L. Scuccimarra, Roma, Viella, 2011(saggio su rivista); "Emile - Auguste Chartier Gustave Thibon, la Ragione e l'Assoluto", Roma, La Sapienza, 2012 (monografia); "Simone Weil, o la ricerca della Verità", in "La Politica tra la Storia e il Diritto. Scritti in Memoria di Luigi Gambino", Milano, Franco Angeli, 2012 (saggio su rivista).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione. Due pensatori a confronto - Capitolo I. I Propos d'Alain - Capitolo II. L'Homme e la sua Religione - Capitolo III. Alain e il mondo omerico - Capitolo IV. Alain e la politica: il Radicalismo - Capitolo V. Interpretazioni sulla guerra - Capitolo VI. La Filosofia della Libertà - Capitolo VII. L'estetica di Alain - Capitolo VIII. Gustave Thibon e il mondo agreste - Capitolo IX. Il Tomismo di Gustave Thibon - Capitolo X. Gustave Thibon e Friedrich Nietzsche - Capitolo XI. Alain e Thibon incontrano Simone Weil - Bibliografia