Calabria medievale |
Pietro Dalena
IL LIBRO – "Calabria medievale" parte dai grandi quadri ambientali, per tracciare la storia di una terra legata tanto al mare quanto all'entroterra montuoso. Il primo ambiente è, naturalmente, quello umano, per il quale, nei secoli intorno al Mille, la Calabria presenta un ricchissimo patrimonio di fonti agiografiche con il loro campionario umano di ammalati, indemoniati, taumaturghi, pellegrini. Su tutti grava, ancora in questo periodo, l'"incubo saraceno", come Dalena lo definisce, ossia il rischio quasi onnipresente di poter essere razziati o ridotti in schiavitù. Allo stesso tempo, il paesaggio ambientale è aspro e difficile, la viabilità precaria. Ma, a fronte di tutto questo, la regione appartiene appieno allo scacchiere bizantino. DAL TESTO – "All'arrivo dei normanni, in Calabria il quadro etnico-culturale appariva già sedimentato in una pluralità di componenti antropiche che avevano consuetudine con i luoghi. Oltre ai bizantini, erano già presenti latini di origine longobarda, arabi, ebrei e Sclavos, di etnia slava, esperti conoscitori del territorio. Si tratta di un contesto, tuttavia, prevalentemente grecizzato non tanto per l'ormai remota esperienza magno-greca, che da tempo si era esaurita e ora viveva legata a stigmi memoriali, quanto per la dominazione bizantina, la cui vivacità si coglie nei caratteri etnici, culturali, religiosi, linguistici, iconografici e architettonici, nei codici manoscritti (ad es. il Codex purpureus conservato a Rossano) e persino nelle consuetudini giuridiche raccolte nel cosiddetto Prochiron Legum. L'AUTORE – Pietro Dalena è professore ordinario di Storia medievale presso l'Università della Calabria-Cosenza. Già Presidente del Corso di Laurea in Storia e Conservazione dei Beni Culturali; consulente di sismica storica dell'ENEA; esperto esterno per la classe "Scienze Storiche" del CNR. Collabora a diverse riviste ed è autore di numerosi saggi e volumi. INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Franco Cardini – Presentazione, di Giuseppe Galasso - Introduzione – I. La storiografia sulla Calabria medievale - II. Ambiente e territorio (II.1. L'ambiente umano: aspetti della mentalità e dei comportamenti - II.2. L'ambiente fisico - II.3. Boschi e foreste - II.4. Il popolamento - II.5. La viabilità - II.6. Politica e amministrazione delle strade - II.7. Alle radici della crisi viaria: feudalità, diritti di scafa e di passo - II.8. I corsi d'acqua - II.9. Porti e approdi - II.10. Le calamità naturali - II.11. I prodotti della terra - II.12. I beni suntuari - II.13. I capitanli agrari: mulini, palmenti e frantoi) - III. La conquista normanna e la latinizzazione della Chiesa (III.1. La conquista normanna - III.2. Le istituzioni monastiche - III.3. La latinizzazione della Chiesa - III.4. II nuovo assetto delle diocesi - III.5. La politica ecclesiastica di Urbano II e la Calabria - III.6. Urbano II in Calabria - III.7. Urbano II e Bruno di Colonia - III.8. Bruno di Colonia in Calabria) – IV. L'età sveva (IV.1. Gli assetti amministrativi – IV.2. Federico II e le istituzioni religiose – IV.3. Economia e amministrazione dei castelli - IV.4. I legami emotivi) – V. L'età angioina (V.1. Carlo I d'Angiò (1266-1285) e il nuovo assetto amministrativo – V.2. Rapporti con la Chiesa, guerre, fisco e conflitti sociali – V.3. Carlo II d'Angiò (1285-1309) - V.4. Roberto d'Angiò (1309-1343) – V.5. Da Giovanna I a Ladislao Durazzo-d'Angiò (1343-1414) – V.6. Passi, dogane ed economia - Appendice documentaria) - VI. L'età aragonese (VI.1. Alfonso il Magnanimo (1442-1458) - VI.2. I passi e la politica finanziaria di Ferdinando/Ferrante (1458-1494) - VI.3. Le fiere nella Calabria aragonese) - VII. Le dinamiche culturali (VII.1. Aspetti e problemi di intercultura mediterranea - VII.2. La cultura artistica - VII.3. Il ruolo degli ebrei) - VIII. Gli ebrei (VIII.1. Gli insediamenti - VIII.2. Le attività professionali) - Sigle - Abbreviazioni bibliografiche - Autori delle foto - Indice dei nomi - Indice dei luoghi - Indice delle illustrazioni |