Storia costituzionale degli italiani. Vol. 2 |
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Giuseppe Volpe
DAL TESTO – "Il fascismo è l'azione (non una mera astratta dottrina) che incessantemente e assumendo ogni contenuto idoneo allo scopo, trasforma la volontà onnipotente del soggetto (il soggettivismo assoluto delle teorie individualistiche) nella volontà etica ed universale dello Stato. Questo non è soltanto un apparato, una macchina burocratica, che come uno strumento tecnico di potere può essere utilizzato dalle più diverse forze partitiche. Lo Stato fascista è innanzitutto una religione politica, un fede collettiva per i cittadini; ha in sé un'eccedenza di senso mistico che serve per governare gli uomini con il loro consenso. Lo Stato come religione diventa un complesso di credenze e miti che esprime il riconoscimento da parte dell'individuo di un ordine superiore sentito come divino. La concezione religiosa dello Stato e della politica venne introdotta in Italia dal fascismo, trovando l'adesione della grande maggioranza degli italiani. Per molti anni il fascismo riuscì ad annullare la storica distanza e la diffidenza delle masse nei confronti dei pubblici poteri. Il mussolinismo soprattutto penetrò nei cuori e nelle menti degli italiani, che divennero il "popolo del Duce". L'identità di religione e di politica è raffigurata sapientemente nel Leviatano di Hobbes: il sovrano tiene in una mano la spada, nell'altra il pastorale a simboleggiare l'indispensabile unità di potere temporale e spirituale. A lungo Mussolini riuscì ad impersonare il Leviatano, riuscendo nell'intento di "fare gli italiani" a sua immagine e somiglianza con esiti antropologici permanenti, che vanno ben oltre la fine della sua vita." L'AUTORE – Giuseppe Volpe (Solopaca (BN), 1948), vincitore del concorso di professore straordinario di Diritto Costituzionale nel 1976, dal 1982 (e attualmente) è Prof. ordinario di Diritto Costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Pisa. Ha insegnato: Diritto Regionale nella Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Genova; Diritto Pubblico nella Facoltà di Economia dell'Università di Pisa; Diritto Pubblico Generale e Diritto Amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Pisa. Già allievo del Collegio Giuridico della Scuola Normale Superiore di Pisa, ha svolto ricerche e seminari presso il Max Planck Institut dell'Università di Heidelberg (Germania) e presso l'École Nationale d'Administration (ENA) di Parigi. Tra le sue principali pubblicazioni si segnalano: "Autonomia locale e Garantismo", Giuffrè, 1972; "L'ingiustiza delle leggi", Giuffrè, 1977; "L'ordinamento giudiziario", Giuffrè 1980; "Il pubblico impiego", Giappichelli 1991; "Il costituzionalismo del Novecento", Roma-Bari, Laterza 2000; "Il Consiglio Superiore della Magistratura", Giuffré 2002; "Alla ricerca dell'Italia federale", Edizioni Plus – Università di Pisa, 2003; "Storia costituzionale degli Italiani. L'Italietta 1861-1915", Giappichelli, 2009; "1943-1946: La nottata italiana e la medicina repubblicana (un esperimento di diritto e letteratura)", Quaderni costituzionali,1/2012. INDICE DELL'OPERA – Premessa relativa al titolo del libro - Parte prima. Il laboratorio della violenza - Capitolo I. La Grande Guerra (1. Il massacro - 2. Da Caporetto a Vittorio Veneto. I governi di unità nazionale - 3. Le conseguenze della guerra - 4. La vittoria mutilata - 5. La terribile pace - 6. La nazionalizzazione delle masse. La Trincerocrazia) - Capitolo II. Le rivoluzioni mancate (1. L'impresa fiumana. Il Comandante e i suoi legionari - 2. La Costituzione del Carnaro nel disegno di De Ambris. La costituzione normativa e il giudizio di costituzionalità - 3. La Costituzione come opera d'arte secondo D'Annunzio - 4. La fine del fiumanesimo - 5. Il biennio rosso. L'Ordine Nuovo. La nascita del Partito Comunista d'Italia - 6. I Fasci di combattimento. La nascita del Partito Nazionale Fascista - 7. Il Partito Popolare Italiano) - Capitolo III. La fine dello Stato liberale (1. Il Milite ignoto. La pacificazione fallita - 2. La riforma elettorale proporzionale. L'agonia degli ultimi governi liberali - 3. La marcia su Roma) - Parte seconda. La dittatura del duce - Capitolo IV. Le istituzioni della dittatura (1. La Milizia - 2. Le leggi sul Governo - 3. Il Gran Consiglio del fascismo - 4. Dalla legge elettorale maggioritaria ai plebisciti. Democrazia liberale e populismo - 5. L'Impero e i due marescialli - 6. Le colonie - 7. La Camera dei fasci e delle corporazioni. Il Senato - 8. Il potere costituente del Dittatore - 9. La codificazione e le Disposizioni sulla legge in generale) - Capitolo V. La pubblica amministrazione e l'economia (1. La riduzione degli apparati statali e dei loro dipendenti. La fascistizzazione del pubblico impiego - 2. La riforma dei Comuni e delle Provincie: la fine dell'elettività degli organi. Il Governatore di Roma - 3. Le politiche economiche del fascismo: a) le battaglie del grano e della lira - 4. Segue. La crisi del Ventinove. La bonifica integrale. Gli enti pubblici economici. Le sanzioni e l'autarchia) - Capitolo VI. Le istituzioni serventi (1. Il Partito Nazionale Fascista: a) la statalizzazione del partito - b) La spoliticizzazione del partito. Il mussolinismo - 2. Il Sindacato: a) la fascistizzazione delle relazioni sindacali. La Carta del lavoro - b) La sopravvivenza nell'ordinamento corporativo - 3. La Magistratura: a) l'ordinamento giudiziario: la riforma Rodinò - b) Le riforme fasciste dell'ordinamento giudiziario - c) Il ministero e lo "stato maggiore della magistratura fascista" - d) Le riforme fasciste della giurisdizione. Il Consiglio di Stato - 4. La Scuola: a) la riforma Gentile - b) La fascistizzazione della scuola) - Parte terza. Dissenso e consenso - Capitolo VII. La repressione del dissenso (1. Il delitto Matteotti e l'Aventino. Il discorso di Mussolini del 3 gennaio 1925 - 2. Il controllo sulla stampa e sulle professioni di giornalista e di avvocato. La disciplina della libertà di associazione - 3. La riorganizzazione della Polizia. L'OVRA - 4. I provvedimenti per la difesa dello Stato. Il Tribunale speciale. I codici penali e il testo di pubblica sicurezza - 5. Le vicende dell'antifascismo) - Capitolo VIII. La costruzione del consenso (1. Il culto del Duce - 2. Cultura e totalitarismo nel fascismo - 3. Artisti e intellettuali. I Littoriali - 4. Urbanistica e architettura - 5. La bonifica della lingua - 6. I mezzi di comunicazione di massa e la propaganda. L'Agenzia Stefani. Il cinema. La radio - 7. L'apporto di Giovanni Gentile al fascismo - 8. La Conciliazione con il Vaticano. I Patti Lateranensi) - Capitolo IX. Il corporativismo fascista (1. Le istituzioni del corporativismo. Il ministero delle corporazioni. Riforma ed estinzione del Consiglio nazionale delle corporazioni - 2. La nascita delle corporazioni e il loro rapporto con i sindacati - 3. Il declino del sistema corporativo - 4. L'ideologia. La Scuola di studi corporativi di Pisa. Il corporativismo integrale. L'uomo nuovo corporativo - 5. I riflessi del corporativismo sul diritto e sul metodo giuridico) - Parte quarta. Il male assoluto - Capitolo X. Razzismo e antisemitismo (1. Il razzismo nell'Impero africano. I meticci - 2. L'antisemitismo in Italia. Fascismo e Santa Sede - 3. Dalla segregazione alla persecuzione degli ebrei. La definizione della vittima, la discriminazione, l'arianizzazione e il cambiamento di cognome - 4. Gli antisemiti di Stato: monarchia, burocrati, giuristi e magistrati - 5. L'antisemitismo della RSI. I campi di concentramento e le deportazioni) - Capitolo XI. L'alleato (1. La politica estera del revisionismo. L'Asse con la Germania e la guerra di Spagna - 2. Verso il Patto d'acciaio. La visita in Italia del Führer. L'invasione dell'Albania - 3. L'entrata nella seconda guerra mondiale. Conclusione e bilancio del conflitto) - Parte quinta. Epilogo - Capitolo XII. Un popolo da costituire (1. Il crollo del fascismo. Il colpo di Stato e la dittatura del Re. L'8 settembre - 2. La dittatura degli Alleati - 3. I partiti politici e i Comitati di liberazione nazionale. La svolta e il patto di Salerno - 4. Le c.d. costituzioni provvisorie. La Resistenza e le repubbliche partigiane - 5. La Repubblica Sociale Italiana e il Reich tedesco. Il Manifesto di Verona - 6. Il processo di Verona. La fine del Duce - 7. Le epurazioni e le sanzioni contro il fascismo. Il loro fallimento) |