Carnets (1936-1947) |
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Victor Serge
DAL TESTO – "Le mie tesi: che questa guerra sia profondamente diversa da quella del 1914-1918 alla quale fa seguito, e che implichi soprattutto elementi di guerra civile internazionale. (Vivaci dinieghi di M.P.) - Che la struttura economica del mondo è cambiata, dato che il capitalismo tradizionale fa posto all'economia pianificata e guidata, dunque tendenzialmente collettivistica, che può essere quella dei monopoli, dei partiti totalitari - o di democrazie di tipo nuovo, se queste riusciranno a nascere (vivaci dinieghi di M.P.). - Che le sconfitte del socialismo europeo non sono unicamente imputabili all'insufficienza dei dirigenti, benché questa conti, ma si spiegano di più con la decadenza della classe operaia e del socialismo a causa della tecnologia moderna (disoccupazione cronica, declassamento dei disoccupati, enorme aumento della capacità di produzione delle macchine, con minor manodopera; accresciuta influenza dei tecnici.) (M.P. respinge l'insieme di questi punti di vista senza cercare di confutarli; e parlare di un indebolimento della classe operaia in quanto classe sembra a tutti un sacrilegio... Che posso farci se è la verità? Un bravo vecchio bolscevico, di quelli che ci espulsero e ci schiaffarono dentro prima di farsi fucilare essi stessi, mi risponderebbe: «Non c'è verità che possa prevalere sull'interesse del partito...») - Che siamo trascinati dalla corrente di un'immensa rivoluzione, ma che la rivoluzione russa non si ripeterà, se non con episodi secondari. Che il socialismo deve rinunciare alle idee di dittatura e di egemonia operaia, e farsi rappresentante di grandi masse tra le quali germoglia una coscienza filosocialista, oscura e senza terminologia dottrinaria. - Che l'essenziale, per il futuro immediatamente vicino, sarà ottenere il ristabilimento delle tradizionali libertà democratiche, condizione per la rinascita del movimento operaio e del movimento socialista; che dobbiamo tentare di uscire dal nulla in cui siamo, cercare l'appoggio e la simpatia delle masse democratiche ovunque ve ne siano, farci capire da loro, rinnovare le nostre idee. - Che lo stalinismo che ha formato e nutrito i movimenti di resistenza armati in Francia, Jugoslavia, Grecia e altrove, rappresenta il pericolo peggiore, il pericolo mortale che saremmo pazzi a pretendere di affrontare da soli." L'AUTORE – Victor Serge (Viktor L'vovic Kibal'cic), giornalista e saggista, storico e romanziere, (Bruxelles, 1890 - Città del Messico, 1947) è una delle figure più affascinanti del movimento rivoluzionario della prima metà del Novecento. Anarchico in gioventù, poi bolscevico, più tardi schierato con Trotzkij e deportato a Orenburg, tra i primi, ha lanciato nei suoi scritti un serrato atto d'accusa contro lo stalinismo. INDICE DELL'OPERA – Principali sigle - Nota dell'editore – Introduzione, di Claudio Albertani e Jean-Guy Rens – Carnets - 1936-1940 – 1941 – 1942 – 1943 – 1944 – 1945 – 1946 – 1947 - Note biografiche – Principali sigle – Fonti d'archivio - Indice dei nomi |