Sterminio segreto Stampa E-mail

Monia Benini

Sterminio segreto
Ciò che non ti viene detto sulla sanità

Editoriale Programma, pagg.172, € 12,00

 

benini_sterminio  IL LIBRO – In un discorso tenuto nel 2008, Zbigniew Brzezinski, allora consigliere per la politica estera del neo eletto presidente Obama, ammette senza difficoltà che “Forse un tempo era più facile controllare un milione di persone, anziché ucciderle fisicamente. Oggi è infinitamente più facile uccidere un milione di persone piuttosto che controllarle.” In sostanza “È più facile uccidere che controllare”.
  Risalendo all’indietro nel tempo sino alla fine del 1974, un altro protagonista della politica statunitense e internazionale, Henry Kissinger sottoscrive, insieme all’allora presidente Nixon, un piano adottato meno di un anno dopo da Gerald Ford. Si tratta del National Security Study Memorandum 200: ‘Implicazioni derivanti dalla crescita della popolazione per la sicurezza e per gli interessi oltremare statunitensi’, che presenta nero su bianco la necessità di eliminare 3 miliardi di persone dalla faccia della terra.
  Da allora a oggi sono passati quasi 40 anni, ma l’obiettivo è rimasto immutato, al punto che un esperto consigliere delle Nazioni Unite nel 2012 ha rivolto un appello ai governi del mondo per ridurre la crescita della popolazione mondiale e per lavorare congiuntamente per modificare il clima.
   Ogni misura diventa lecita per abbattere il numero di abitanti sul globo terrestre: vaccini per la sterilizzazione, politiche economiche globali tese a concedere finanziamenti solo a quegli stati in varie parti del mondo che si adoperano per la limitazione delle nascite, misure anti crisi applicate nei paesi europei che vanno a colpire i gangli vitali del sistema sanitario e di quello sociale, manipolazione del clima piuttosto che alterazione genetica degli alimenti di cui ci cibiamo (OGM). Un silenzioso sterminio è in atto nel nostro pianeta; uno sterminio condotto dalle élites al potere che si arrogano qualunque decisione sanitaria sulla popolazione globale. Ogni diritto è loro. Anche quello di vita e di morte della popolazione mondiale.

  DAL TESTO – “Se i comportamenti delle multinazionali del farmaco e delle autorità del settore non brillano certo per rigorosità scientifica, che dire allora di entità come il Pentagono? Nel periodo in cui i riflettori dei media erano globalmente puntati sulla pandemia aviaria, il dottor Johan Hultin riuscì a far rivivere il virus della spagnola che sterminò nel 1918 ben oltre 20 milioni di persone. Hultin, che per riuscire nell'impresa aveva riesumato i cadaveri di alcune persone decedute in Islanda (dove il freddo aveva conservato i resti) per estrarne il virus dai polmoni e manipolarlo in laboratorio, lavorava per l'Armed Forces Institute of Pathology di Rockwille e la ricerca era pagata dal Pentagono. L'obiettivo era quello di creare un vaccino per un virus che... non esiste più! In questo modo però gli Stati Uniti si impossessavano di un'arma batteriologica micidiale, capace di abbattere parte della popolazione mondiale. Nulla di allucinante se si considera che nel 1975 Henry Kissinger chiese alla CIA di preparare dei germi in grado di ridurre la popolazione mondiale. Alcuni ricercatori dello Special Virus Cancer Program sarebbero inoltre riusciti, stando alle fonti, a combinare virus dell'influenza con un agente virale in grado di provocare leucemia acuta linfocitica, per produrre un'arma biologica in grado di produrre la leucemia attraverso gli starnuti.
  “Le nuove tecnologie belliche infatti, come dichiarato da Matt Andersson, ex executive adviser, difesa e sistema aerospaziale della Booz Allen Hamilton, sono oggi in grado di impiegare il sistema climatico globale per diffondere agenti virali attraverso l'impiego di aerosol aerei. La geoingegneria è andata avanti anni luce da quando, nel 1347, i Tartari contrastavano i Genovesi nella fortezza di Caffa sul Mar Nero catapultandovi dei cadaveri di persone infettate dalla peste e inducendo così una vera e propria epidemia in Europa, scatenata dal morbo trasportato dalle navi che rientravano in Liguria. Oggi si possono condurre guerre letali sorde con l'impiego di agenti virali e impercettibili armi batteriologiche con effetti meno eclatanti ma ugualmente devastanti sulla popolazione.”

  L’AUTRICE – Monia Benini, dopo la laurea in lingue e letterature europee, prosegue il proprio percorso formativo nell’ambito delle relazioni e delle funzioni internazionali, con studi e specializzazioni all’Università di Padova, all’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale di Milano, all’Istituto di Sociologia Don L. Sturzo di Caltagirone e all’Università di Perpignan in Francia. Attualmente sta terminando il corso di laurea specialistica in Giornalismo e nuovi media. Autrice di La guerra dell’Europa e Risvegliàti (quest’ultimo scritto con Alberto Medici) è impegnata nel movimento Per il Bene Comune, cura periodicamente un proprio videoblog, www.ilpuntotv.it e collabora inoltre con la piattaforma indipendente www.testelibere.it. L’autrice è contattabile attraverso il sito www.moniabenini.com.

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione - L'Europa in crisi: una sanità non più garantita - Diritto alla vita e alla salute. Non per tutti - Vaccini e farmaci: una 'leva' per la riduzione della popolazione mondiale? - Dai farmaci agli OGM - Il più temibile 'gioco d'azzardo': imporre le nanotecnologie (ENM) sulla natura - Dalla guerra batteriologica a quella climatica - Presi per la gola - Salvare la vita – Postfazione – Ringraziamenti - Biografia