Il monumento di carta Stampa E-mail

Michele Finelli

Il monumento di carta
L'edizione nazionale degli scritti di Giuseppe Mazzini

Pazzini Editore, pagg.144, € 15,00

 

finelli_monumento  IL LIBRO – Se col saggio sulla scuola italiana di Londra l’Autore aveva concentrato l’attenzione sugli aspetti didattici e sulla nascita di un potenziale modello scolastico mazziniano, in questo volume ho spostata la riflessione sugli strumenti che Mazzini concretamente utilizzò per una concreta diffusione della cultura, ispirato dai suoi frequenti riferimenti all'editoria popolare e dall'impegno profuso dai più stretti collaboratori perché dopo la morte le sue opere continuassero a essere pubblicate.
  Alla costruzione del consenso nell'Italia post-unitaria è connesso invece un altro interesse di Finelli, relativo alla scarsa incisività dell'immagine di Mazzini nella memoria collettiva del paese. Perché, come fa notare Roland Sarti «tra le figure dei "Padri della Patria" quella di Mazzini è la più sfuggente»? Parte della risposta risiede nella complessità e disorganicità del suo pensiero, ma anche nel modo in cui le istituzioni ed i mazziniani stessi gestirono l'immagine del patriota dopo la morte.
  L’Edizione Nazionale è la chiave di lettura per entrambi i problemi. Se da un lato rappresenta la più completa espressione di un modello di diffusione culturale cui lo stesso Mazzini aveva dato vita nel 1861 cominciando a pubblicare i suoi Scritti editi ed inediti presso l’editore milanese Gino Daelli, dall'altro simboleggia il monumento che lo Stato unitario, piuttosto tardirvamente, gli tributò. Perché lo Stato monarchico finanziò a partire dal 1904 la pubblicazione dell'opera omnia mazziniana, ma abbandonò il progetto di monumento nazionale a Mazzini, approvato dal Parlamento nel 1890? A queste domande cerca di dare una risposta l’Autore nel suo viaggio in questa 'piramide di carta'.

  DAL TESTO – “Il contratto, la cui durata era di dieci anni (1905-1914), prevedeva la pubblicazione dell'opera omnia di Mazzini in quaranta volumi. La cooperativa avrebbe dovuto pubblicarne quattro ogni anno, in un numero di 4.310 copie ciascuno: 4.000 copie erano riservate alla commercializzazione, cui avrebbe provveduto, liberamente, la stessa casa editrice, mentre le rimanenti 310 da stamparsi in carta distinta, erano riservate al ministero e ai dignitari. Il compenso ministeriale per ogni foglio di stampa era di 28 lire, mentre il prezzo di un volurne era di 2,5 lire.
  “Paradossalmente, da quel momento la vita della «Galeati» si complicò. L’Edizione Nazionale ha rappresentato senza dubbio un fiore all'occhiello, ma in termini economici l’operazione fu un fallimento. Le responsabilità non sono imputabili esclusivamente alla casa editrice, ma è chiaro che i suoi mezzi fossero inadatti per seguire un'operazione editoriale di così vasta portata. Come abbiamo osservato, la Cooperativa nacque per eliminare la concorrenza locale, ma a questa fase non seguì una stagione di investimenti e di razionalizzazione della produzione. Non si ricorse al prestito bancario, né ai licenziamenti, perché una scelta di questo tipo, come fa notare Alaimo, sarebbe andata contro lo spirito politico ed associazionistico dell'iniziativa; ma a quel punto i problemi che prima appartenevano alle singole cooperative, si riproponevano in maniera più drammatica e moltiplicati per quattro.”

  L’AUTORE – Michele Finelli (Massa, 1972) si è laureato nel 1997 in Storia del Risorgimento presso la Facoltà di Scienze Politiche «Cesare Alfieri» di Firenze, discutendo una tesi di argomento mazziniano. Nel 1999, sempre con Pazzini, ha pubblicato il saggio Il Prezioso Elemento. Giuseppe Mazzini e gli emigrati italiani nell'esperienza della scuola italiana di Londra, mentre dal 2001 sta curando, in collaborazione con la Commissione editrice degli Scritti di Giuseppe Mazzini e la Domus Mazziniana di Pisa la redazione su supporto informatico dell'Edizione Nazionale degli Scritti di Giuseppe Mazzini. Si interessa anche della storia d'Italia nel periodo post-unitario, con particolare sensibilità verso gli aspetti relativi alla costruzione dell'identità nazionale. Redattore della rivista il «Pensiero Mazziniano», ha pubblicato saggi su «Memoria e Ricerca» ed «Il Risorgimento».

   INDICE DELL’OPERA – Premessa – Introduzione - Capitolo I. La pedagogia laica di Mazzini (La diffusione della cultura secondo Mazzini - Gli Scritti Editi ed Inediti: la biblioteca circolante - L'eredità mazziniana) - Capitolo II. L'immagine debole di Mazzini (La pedagogia della memoria - La risposta della pedagogia laica - Una sfida senza vincitori) - Capitolo III. L'istituzionalizzazione di Mazzini (L'adozione scolastica dei Doveri: una polemica politica - L'Edizione Nazionale - L'Edizione Nazionale: quale pacificazione?) - Capitolo IV. La nascita del monumento di carta (La Cooperativa tipografico editrice «Paolo Galeati» - Mario Menghini, il "Muratori" mazziniano - Un confronto tra la Daelliana e l'Edizione Nazionale - L'Edizione Nazionale: quali limiti?) - Capitolo V. L’Edizione Nazionale: un cammino difficile (Primo contratto: 1905-1914 - Secondo contratto: 1915-1923 - Terzo contratto: 1924-1932 - Quarto contratto: 1933-1941) – Conclusioni – Appendice. Un monumento a Mazzini: Carrara in piazza (La lotta politica - Uno sguardo al monumento: Mazzini, una difficile raffigurazione) - Bibliografia - Indice dei nomi