Scimmia nera |
Zachar Prilepin Scimmia nera Voland Edizioni, pagg.272, € 15,00
IL LIBRO – Una strana inchiesta sulla violenza infantile conduce un giornalista moscovita nei sotterranei di un laboratorio, dove vengono tenuti in osservazione alcuni bambini-assassini. L’inchiesta diviene per lui un assillo: va in cerca di testimoni, interroga professori, poliziotti e uomini politici che possiedono, a suo avviso, informazioni importanti che non sono intenzionati a condividere. Intanto, anche la sua vita privata si sgretola... Ma forse tutta la storia è frutto di un’ossessione, e la violenza si cela dovunque? DAL TESTO – “Il mio letto era sulla destra, nell'angolo più lontano. Sedetti, mi posai accanto il sacchetto con le mutande e i calzini portati da casa; lo spazzolino e il dentifricio, non so perché, me li fecero avere più tardi. Il compagno di stanza davanti a me guardava un giornale, senza muovere le pupille. Sembrava che cercasse di dargli fuoco. L’AUTORE – Zachar Prilepin è nato nel 1975 a Nižnij Novgorod, Russia. Veterano della guerra in Cecenia (1996-1999), dove era arruolato negli OMON, i corpi speciali russi, è giornalista, redattore della "Novaja gazeta" e membro della Drugaja Rossija (L'Altra Russia). Considerato uno dei migliori prosatori della Russia di oggi soprattutto per la lingua innovativa ed evocatrice, ha pubblicato romanzi e racconti. Campione di incassi, l’autore è stato finalista ai più importanti premi letterari russi degli ultimi anni (Nacionalnyj bestseller, Russkij Buker ecc.) e molti ne ha vinti, tra cui recentemente il Premio Super-Nacbest per il suo libro Grech (Il peccato), giudicato il miglior romanzo degli ultimi dieci anni. Sposato, ha quattro figli. I suoi libri sono tradotti in numerose lingue.
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