Inferno. Il mondo in guerra 1939-1945 Stampa E-mail

Max Hastings

Inferno
Il mondo in guerra 1939-1945

Neri Pozza, pagg.895, € 19,50

 

hastings_inferno  IL LIBRO – «Questo libro parla soprattutto dell’esperienza umana»: avverte Max Hastings nell’introduzione a questa straordinaria e imponente storia della Seconda guerra mondiale. L’esperienza, innanzi tutto, di milioni di singoli individui, soldati in prima linea o civili che fossero, schiacciati dalla necessità di sopravvivere nel mondo devastato dalla violenza e dall’orrore. Attraverso una miriade di microstorie estrapolate dai più diversi scenari del mondo in guerra, e costellate di fotografie, aneddoti e testimonianze pregnanti, Hastings ricostruisce il teatro di un «inferno» globale che non risparmiò alcun angolo del pianeta.
  Apprendiamo di aspetti inusitati e raccapriccianti del conflitto, come l’arrivo nella stremata Leningrado di un intero convoglio di gatti per debellare i ratti che si moltiplicavano banchettando coi cadaveri abbandonati nelle strade, o come l’invio di centomila «donne di conforto» tra le truppe nipponiche in Cina, che si aggiunsero alle molte donne del posto ridotte in schiavitù. I guerrieri di Hirohito, chiamati «YaKe», «stupidi», dai contadini cinesi, acquisirono una triste fama, tra le altre cose, anche per il crudele trattamento battezzato anch’esso «YaKe», che consisteva nel perforare le gambe delle ragazze disobbedienti con un bambù appuntito.
  Apprendiamo, tuttavia, anche dati e fatti storici precisi che gettano una luce nuova sulla guerra.
  Nel ripercorrere la storia che va dall’invasione della Polonia alle atomiche su Hiroshima e Nagasaki, il libro elabora un quadro diverso, completo sul piano geografico – considera per esempio i teatri di guerra di India e Cina, troppo spesso trascurati – e, per molti versi, sorprendente su quello statistico, con numeri che fanno pensare, come i circa trecentomila soldati russi uccisi dai propri comandanti – più del totale dei soldati inglesi uccisi per mano nemica durante l’intera guerra – o i quindici milioni di morti in Cina. Infine l’analisi storica, non disgiunta da quella prettamente militare, corredata da efficaci mappe esplicative, propone interrogativi di non poco conto dal punto di vista storico. Quali strategie, quali fronti, quali divisioni, quali resistenze di massa hanno determinato l’esito storico del conflitto? Quale reale incisività hanno avuto gli USA e la Gran Bretagna? Quanto valorosi e preparati nella cosiddetta «arte della guerra» furono i generali dei vari schieramenti? A chi, dati alla mano, è più giusto attribuire il merito di aver sconfitto Hitler e il nazismo? All’alleanza angloamericana o, considerando i dati storici reali, ai russi? Non è forse una realtà storica accertata che, già nel dicembre 1941, gli alti funzionari del Terzo Reich capirono che la vittoria militare era diventata impossibile perché la Russia non era stata sconfitta?

  DAL TESTO – “Il vento gelido rendeva coriacea la pelle del viso. Ogni nuovo giorno portava un momento di crisi e di notte, attraverso il fiume, i russi facevano arrivare rinforzi appena sufficienti per difendere il loro precario perimetro. Mosca sfruttò molti episodi per fini propagandistici, come ad esempio la storia di un certo Panaiko, un fante di marina la cui bomba Molotov si accese per errore trasformandolo in una torcia umana. L’uomo, ormai condannato, di avvicinò barcollando a un carro armato tedesco e lo colpì sulla griglia del motore con una seconda Molotov, che avvolse nelle fiamme sia il carro che l’eroe. Se alcuni di questi racconti erano apocrifi, molti tuttavia erano reali. «Il coraggio, qui, è altrettanto contagioso della codardia altrove» scrisse Vasilij Grossman, e aveva ragione. Gli ordini di Stalin erano semplici, e facili da capire: la città doveva essere difesa fino all’ultimo uomo e all’ultima donna.”

  L’AUTORE – Inglese, Sir Max Hastings scrive per il Daily Mail e il Financial Times. Ha ricevuto numerosi premi per i suoi libri e le sue inchieste – Reporter of the Year nel 1982 e Editor Of The Year nel 1988. Nel 2008 ha ottenuto la Medaglia Westminster per il suo contributo alla letteratura militare, e nel 2009 l’Edgar Wallace Trophy del Press Club di Londra. Ha presentato numerosi documentari televisivi ed è stato insignito di lauree honoris causa dalle università di Leicester e Nottingham. È stato promotore e presidente della Campagna per la protezione dell’Inghilterra rurale (2002-2007) e curatore e amministratore della National Portrait Gallery (1995-2004). Ha sessantasei anni e vive con la moglie nel West Berkshire.

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione - 1. La Polonia tradita - 2. Niente pace, quasi niente guerra - 3. Il Blitzkrieg in Europa (1. Norvegia - 2. La caduta della Francia) - 4. L'Inghilterra da sola - 5. Il Mediterraneo (1. La scommessa di Mussolini - 2. Tragedia greca - 3. Tempeste di sabbia) - 6. Barbarossa - 7. Mosca salva, Leningrado affamata - 8. L'America si prepara - 9. La stagione dei trionfi giapponesi (1. «Caccerete questi nanerottoli, immagino» - 2. La «strada bianca» dalla Birmania) – 10. Capovolgimenti di fronte (1. Bataan - 2. Il mar dei Coralli e Midway - 3. Guadalcanal e Nuova Guinea) - 11. Gli Inglesi sul mare (1. L'Atlantico - 2. La rotta artica - 3. Pedestal) - 12. La fornace: la Russia nel 1942 - 13. Convivere con la guerra (1. I soldati - 2. Il fronte interno - 3. Il posto di una donna) - 14. Abbandonare l'Africa - 15. L'orso si volta: la Russia nel 1943 - 16. Imperi divisi (1. La libertà di chi? - 2. Il momento peggiore del Raj) - 17. I fronti asiatici (1. La Cina - 2. Dentro e fuori dalla giungla, un'isola dopo l'altra) - 18. Italia: grandi speranze, scarsi risultati (1. La Sicilia - 2. La strada per Roma - 3. La Iugoslavia) - 19. La guerra nel cielo (1. I bombardieri - 2. I bersagli) - 20. Vittime (1. Schiavi e padroni - 2. Uccidere gli ebrei) - 21. L'Europa diventa un campo di battaglia - 22. Sfidare il destino - 23. La Germania sotto assedio - 24. La caduta del Terzo Reich (1. Budapest: nell'occhio del ciclone - 2. L'avanzata di Eisenhower verso l'Elba - 3. Berlino: l'ultima battaglia) - 25. Il Giappone in ginocchio - 26. Vincitori e vinti – Ringraziamenti – Note – Bibliografia - Indice Dei Nomi