La guerra italiana per la Libia |
Nicola Labanca La guerra italiana per la Libia il Mulino, pagg.293, € 24,00
IL LIBRO – Per «guerra di Libia» si intende in genere la campagna per la «Quarta sponda» dell’Italia giolittiana contro l’impero ottomano nel 1911-12. Ma alla fine del 1912 gli italiani controllavano solo qualche città della costa libica. Per avere il controllo della regione gli italiani impiegarono vent’anni, dal 1911 al 1931. Il conflitto divenne irregolare, fatto di guerriglia e controguerriglia; da guerra all’esercito turco divenne lotta contro la resistenza anticoloniale libica e contro i civili di Tripolitania e Cirenaica. L’Italia fascista finì per organizzare una serie di campi di concentramento, in cui rinchiuse metà della popolazione della Libia orientale. Il libro racconta una vicenda che l’Italia ha preferito dimenticare: conoscerla aiuta a capire anche la storia della Libia contemporanea, dall’indipendenza al regime di Gheddafi. DAL TESTO – “Firmato il trattato di pace con l'Impero ottomano e ampliato il territorio controllato, a partire dal 1913 compito dei reparti coloniali avrebbe dovuto essere garantire la tranquillità nella zona dominata ed estendere progressivamente il dominio. L’AUTORE – Nicola Labanca insegna Storia contemporanea all’Università di Siena. Con il Mulino ha pubblicato anche Una guerra per l’impero (2005) e Oltremare. Storia dell’espansione coloniale italiana (nuova ed. 2007) e ha curato I bombardamenti aerei sull’Italia (2012). È presidente del Centro interuniversitario di studi e ricerche storico-militari. INDICE DELL’OPERA – Introduzione - I. Il tramonto dell'espansione coloniale europea (1. Dopo lo scramble - 2. Dopo la fine della centralità dei militari - 3. Eserciti coloniali - 4. Teorie militari coloniali) - II. Per una più grande Italia (1. L'Italia unita al suo cinquantesimo compleanno - 2. Politica estera e colonialismo - 3. Militari e colonialismo - 4. Preparazione diplomatica, penetrazione pacifica, protettorato? - 5. Cosa si sapeva della Libia? - 6. Giolitti e la Libia - 7. Verso la guerra - 8. Chi decide) - III. Alla conquista della Libia (1911-1913) (1. La marina in azione - 2. Arriva l'esercito - 3. Primi sbarchi e primi problemi - 4. La sorpresa di Sciara Sciat e le sue conseguenze - 5. La fede nel numero e le sue conseguenze - 6. Cinte - 7. Tecnologie - 8. Una cautela strategica - 9. Le prime operazioni - 10. Nella Penisola - 11. Si riparte: la guerra, verso la pace - 12. L'attesa - 13. Una prova di forza? - 14. La spinta? - 15. La fine della guerra italo-turca - 16. Una dimensione mediterranea - 17. Tanti stereotipi, molte resistenze e poca collaborazione - 18. Una guerra di transizione) - IV. La crisi di un colonialismo liberale (1913 -1921) (1. Tante politiche - 2. Le operazioni - 3. Un'istituzione che evolve) - V. La prima riconquista: Tripolitania (1921-1924) (1. Il quadro politico-militare - 2. Ancora operazioni - 3. Un'istituzione che impara - 4. La riconquista della Tripolitania e il fascismo) - VI. La seconda riconquista: Cirenaica (1923-1927) (1. Dinamiche politiche fasciste - 2. Di nuovo operazioni - 3. Un nuovo modello si afferma - 4. Verso la riconquista definitiva della Cirenaica) - VII. La forza e la violenza alla fine della riconquista fascista: Libia (1928-1931) (1. Il piano finale: Badoglio e Graziani - 2. Le operazioni nel Fezzan e la pacificazione - 3. Graziani: forza fascista e violenza - 4. I campi - 5. Le ultime operazioni e la cattura di Omar al-Mukhtar - 6. Fascismo e liberalismo: continuità e discontinuità) - VIII. Una guerra dimenticata (1931-2011) (1. Il silenziatore - 2. Un incerto intermezzo - 3. Nostalgie - 4. Storia senza storici - 5. Rinnovamento - 6. Nuovi interessi e nuovi imbarazzi - 7. Il centenario di una guerra spiazzato da un'altra guerra) – Carte - Note bibliografiche - Indici
|