Quant'erano belle le mie guerre! |
Jacques Vergès Quant'erano belle le mie guerre!
Liberilibri, pagg.180, Euro 16,00
IL LIBRO – «Caro Félix, caro Phuoc, caro Amokrane, io provo, quando paragono la mia sorte alla vostra, un profondo sentimento d’ingiustizia nei vostri confronti, nel vedere come la morte, impaziente con voi, sia paziente con me. […] La morte è per me un’amica, non un ghoul come lo fu per voi. Mi ha tenuto compagnia durante la Seconda guerra mondiale e poi nel corso della Guerra d’Algeria, e più tardi ancora, ma ha rispettato la mia indipendenza. Essa sa che un giorno ci ritroveremo, e mi fa credito.» DAL TESTO – “Credenti o meno, noi siamo sensibili a tutto ciò che di divino, d'infinito, di ignoto c'è nell'uomo, nella vita in generale, e il canto di un pigmeo che invoca la pioggia ci commuove più di un marchingegno teleguidato sulla luna. L’AUTORE – Jacques Vergès (Ubon Ratchathani, 1925), di padre francese e madre vietnamita, nasce in Thailandia. Si laurea in legge e in filosofia, studia storia e lingue orientali alla Sorbona. Nel 1942 si arruola nei reparti del generale De Gaulle; a partire dagli anni della guerra d’Algeria, nella veste di avvocato difensore di terroristi, esponenti di movimenti di liberazione, criminali nazisti e collaborazionisti, è protagonista di celebri processi (da ricordare quelli intentati all’eroina del FLN, Djamila Bouhired, al terrorista Carlos, a Klaus Barbie, il “macellaio di Lione”, a Milos¡evic´, e ai dittatori del Gabon, del Togo e del Ciad). La sua vita avventurosa e per molti aspetti inquietante si è svolta lungo poche coordinate essenziali: diritto inalienabile alla difesa anche per gli “indifendibili”; condanna pronunciabile solo ove la colpevolezza sia accertata al di là d’ogni ragionevole dubbio; necessità di rigorosa vigilanza sul “potere terribile del magistrato”. Di Jacques Vergès Liberilibri ha già pubblicato Gli errori giudiziari (2011). INDICE DELL’OPERA - I. Fratelli miei – II. Serial killer e democratici – III. La nostra guerra – IV. La grazia – V. L'altra guerra mi ha reso più umano – VI. Dialogo dei morti – VII. Sul buon uso delle sconfitte – VIII. Le formiche e l'elefante – IX. La bellezza del diavolo – X. Voci nella notte – XI. Il balletto della morte e della ragion di Stato – XII. Morti e vivi
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