Soldati del re Stampa E-mail

Carlo Alianello

Soldati del re

Hacca, pagg.208, Euro 13,00

 

alianello_soldati  IL LIBRO – “A metà strada fra L'alfiere e L'eredità della priora si collocano i tre episodi che compongono Soldati del re (1952). Il romanzo, che ha la forma di un polittico narrativo e vede la luce per i tipi mondadoriani nella Medusa degli Italiani, sposta all'indietro nel tempo l'attenzione di Alianello. Infatti, mentre nelle altre due opere la narrazione si concentra sull'impresa garibaldina del 1860 e sui mesi successivi alla proclamazione del Regno, qui si retrocede alla grande stagione rivoluzionaria che di fatto chiude la Restaurazione, un periodo di pochi mesi soltanto o addirittura di giorni, ma di grande intensità politica, una stagione gravida di attese, attraversata da un forte vento di speranza.
  Mai come in Soldati del re, siamo posti di fronte al senso dell'effimero. Sciabole, alamari, mostrine, stendardi, decorazioni non rappresentano solo la testimonianza di una gloria militare, pur se sbiadita e impolverata, ma alimentano il sospetto della caducità quale condizione comune a tutti gli esseri viventi e trascinano il racconto dentro il paradigma di un'umanità che ritrova se stessa nel sentimento cristiano del perdono che apre la strada a una profonda percezione di uguaglianza. Più che sminuire le azioni degli uomini, più che deprezzare il loro desiderio di combattere, il patire ingiustizie o l'inseguire chimere, Alianello si preoccupa di cercare un senso ai fatti della Storia, anche di quelli meno noti, i più feroci e disumani. E tutto questo in nome del grande insegnamento che Manzoni mette in bocca ad Adelchi: ''Una feroce / Forza il mondo possiede, e fa nomarsi / Dritto''.” (dalla bandella di Giuseppe Lupo)

  DAL TESTO – “L'alfiere fermò il cavallo; anche gli altri due avevan tirato le redini e guardavano. «Pazienza!» disse forte l'ordinanza e il suo cavallo alzò la testa e l'abbassò con estrema precipitazione a significar di sì, che approvava. L'alfiere gli dette una occhiataccia. Stava pensando. Adesso gli toccava tornarsene indietro e cercarsi una traversa a dritta o a manca che gli permettesse di girar l'ostacolo senza cadere sotto le fucilate di quelli o di chissà chi. «Pazienza! Pazienza!» borbottò; «quella si chiama barricata, non si chiama pazienza, asino!»
  “«Signorsì, signor tenente ... » disse l'ordinanza, ma subito sgranò gli occhi perché aveva visto il suo ufficiale mettere il cavallo al passo proprio nella direzione maledetta, dove c'erano la barricata, le armi, i ribelli, il pericolo.”

  L’AUTORE – Carlo Alianello (1901-1981), romanziere e sceneggiatore, è uno dei grandi scrittori “dimenticati” della nostra letteratura. L’alfiere, pubblicato nel 1942, è il primo volume di una trilogia sul crollo del Regno delle Due Sicilie.

  INDICE DELL’OPERA - Il Risorgimento di Carlo Alianello, di Giuseppe Lupo - Parte prima. È stata Violante - Parte seconda. Olimpia alle barricate - Parte terza. La matricola di Rocco Sminuzzo