Quaecumque dixero vobis Stampa E-mail

Brunero Gherardini

Quaecumque dixero vobis
Parola di Dio e Tradizione a confronto con la storia e la teologia

Lindau, pagg.208, Euro 18,00

 

gherardini_quaecumque  IL LIBRO – «Se vuoi conoscere la Chiesa, non ignorare la Tradizione. Se ignori la Tradizione, non parlar mai della Chiesa.»
  Alla domanda quale Tradizione?, questo libro risponde: non la Tradizione che raccatta strada facendo, specie dall’Illuminismo ad oggi, ogni novità, anche la più eversiva della sua identità, per potersi dire à la page e Tradizione vivente, ma la Tradizione che vive in quanto veicolata da Cristo e dagli Apostoli alla Chiesa perché essa l’accolga, custodisca, interpreti e trasmetta nei secoli fedelmente e integralmente, quale viene attinta alla sua duplice fonte orale e scritta, testimoniata dai Padri della Chiesa, insegnata dai grandi Concili, in special modo dal Tridentino e dal Vaticano I, e determinata dalla scienza teologica in armonia con gli sviluppi della Parola viva, eodem sensu eademque sententia.

  DAL TESTO – “I teologi d'ieri e d'oggi si son chiesti più volte se un Concilio ecumenico possa cader in errore. Me lo son chiesto anch'io, rispondendo che, qualora ciò avvenisse, quel Concilio cesserebbe d'esser supremo Magistero della Chiesa cattolica. Un Concilio infatti è legittimato non solo canonicamente - la sua convocazione da parte del Sommo Pontefice, con successiva approvazione e promulgazione delle dottrine esposte o definite - ma anche teologicamente - la sua totale e fedele riproposta della divina Rivelazione, quale si attinge alla sua fonte scritta e a quella non scritta, cioè la Tradizione. Ora, se il Vaticano II non fosse una fedele e viva testimonianza della Tradizione, o peggio se risultasse a essa contrario, realizzerebbe l'ipotesi di cui sopra: perderebbe tutta la sua identità e nobiltà di Concilio ecumenico.
  “Ciò posto, non ho la minima indecisione nel riconoscere che, per alcune tematiche, esso fa proprio il Magistero definito in precedenti Concili: entro un tal limite, non solo è un autentico Concilio, ma ha di riflesso lo stesso valore dogmatico delle dottrine fatte proprie.
  “Per altre tematiche la Tradizione è proclamata, ma non dimostrata: in tal caso sarà la critica a verificare se ci sia o no concordanza tra la proclamazione d'oggi e quelle d'ieri. Ma se il risultato approdasse alla discordanza, è evidente che non si tratterebbe d'una presa di distanze da pure e semplici «decisioni storiche».”

  L’AUTORE – Brunero Gherardini, prete della diocesi di Prato e canonico della Basilica di San Pietro, è stato Ordinario di Ecclesiologia nella Pontificia Università Lateranense. Tra i suoi numerosi libri ricordiamo: Concilio ecumenico Vaticano II. Un discorso da fare (2009).

  INDICE DELL’OPERA - Prologo - Capitolo I. L'approccio (1. Una questione di metodo - 2. «In lumine fidei» - 3. «Sub Ecclesiæ Magisterii ductu») - Capitolo II. La Tradizione nella Sacra Scrittura (1. La divina Rivelazione - 2. La divina Tradizione - 3. Tradizione e Scrittura) - Capitolo III. Nei Padri della Chiesa (1. Nel periodo apostolico e sub apostolico - 2. La Tradizione nel santo Vescovo d'Ippona - 3. La Tradizione in san Vincenzo da Lérins) - Capitolo IV. Nell'elaborazione teologica (1. In san Tommaso d'Aquino - 2. In Melchior Cano e in san Roberto Bellarmino - 3. Nel Franzelin e nel Billot) - Capitolo V. Nel Magistero conciliare (1. Nel Tridentino - 2. Nel Vaticano I - 3. Nel Vaticano II) - Capitolo VI. La Teologia della Sacra Tradizione (1. Che cos'è la Tradizione teologica - 2. Tradizione passiva-Tradizione attiva - 3. Specificazione teologica della Tradizione) – Epilogo - Indice biblico - Indice dei nomi