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Mario Scaffidi Abbate

Avanti March! Cronache del Ventennio

Greco & Greco Editori, pagg.348, Euro 12,50

 

scaffidi_avanti_march  IL LIBRO – Questo romanzo è, in gran parte, la trascrizione di un vecchio diario scritto dal 25 luglio del 1943 al 1948, alcune citazioni da documenti dell’epoca fanno da controcanto alla narrazione. Diversamente da altri, esso costituisce una testimonianza di prima mano, vede coinvolta un’intera famiglia e abbraccia un periodo più ampio, che va dalle origini del fascismo sino all’immediato dopoguerra. C’è chi dice che il passato va ricordato solo per costruire il futuro, non per una resa dei conti, che comporterebbe nuovi odi e nuove lacrime, dividendo ancora di più gl’Italiani, altri invece osservano che se non si fanno una buona volta i conti è difficile che le cose possano cambiare, che è meglio che tutte le verità e tutte le obiezioni vengano allo scoperto, non per avvilire grandi tragedie del passato innestandole nella politica odierna, ma per ricordarle senza reticenze ipocrite.

  DAL TESTO – “Ho amato la patria non meno di certi padri nobili dell'antifascismo e della Resistenza, e dopo l'armistizio sono corso a riscattarne l'onore, convinto che alla fine la libertà sarebbe comunque arrivata: ce n'erano le premesse negli avvenimenti, nella consapevolezza degli errori commessi e nello statuto stesso della Repubblica Sociale. Credo che ciò basti, non per giustificare quella mia scelta, e tantomeno per perdonarla, ma per rispettarla. Aggiungo che pur avendo aderito alla RSI comprendevo anche le ragioni dei partigiani, che non ho mai odiato, mentre loro non usavano nei confronti dei "repubblichini" lo stesso atteggiamento. Portato già allora a vedere la Storia nel suo farsi, a non dare mai giudizi avventati o definitivi, nella convinzione che ogni fatto «disposto cade a provveduto fine» e che non un ventennio ma mille anni sono soltanto un battito di ciglia in tutta la storia dell'uomo, ho narrato in quel diario gli avvenimenti sine ira et studio, guidato da un equilibrio che molti, per quanto colti e intelligenti, non raggiungono nemmeno a novant'anni.”

  L’AUTORE – Mario Scaffidi Abbate nasce a Brescia nel 1926. Secondo di undici figli (il padre era ufficiale dell'esercito, passato poi nella MVSN), nell'arco di un ventennio attraversa in lungo e in largo tutta la penisola, risiedendo in una dozzina di città. Il 13 settembre del '43 si arruola volontario fra i militi della legione di Orvieto (comandata dal padre) e successivamente nei battaglioni M della Repubblica Sociale. Docente di letteratura italiana e accademico tiberino, ha collaborato a diversi programmi della RAI, in particolare con sceneggiati di carattere storico e linguistico di grande successo (fra cui La parola alla parola! e Le svolte della Storia). Ha ricevuto in Campidoglio il Premio Excelsior e il Premio Nazionale Roma Alma Mater. Ha fatto parte del "Comitato Ministeriale per la salvaguardia della lingua italiana" (1994). Ha diretto il periodico Cultura - organo ufficiale dell'Istituto Europeo per le Politiche Culturali e Ambientali, di cui è stato Vicepresidente - e attualmente dirige il Conciliatore nuovo. Accanto a molte opere originali (fra cui La Virtù, Caos, La scuola di Babele, Il mondo dello yoga, L'Italia dei Caffè) ha pubblicato, con la Newton Compton, numerose e apprezzate traduzioni di testi latini e greci, fra cui l'Eneide e le Metamorfosi.

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione – Ringraziamenti – Antefatto - Parte prima. Dalle Alpi al Lilibeo - Capitolo I. 1926-1929. Brescia - Capitolo II. 1930-1931. Napoli - Capitolo III. 1932-1934. Bologna - Capitolo IV. 1935-1936. Roma - Capitolo V. 1937-1938. Castellammare di Stabia - Capitolo VI. 1939-1940. Palermo - Primo interludio - Capitolo VII. 1941-1942. Firenze - Capitolo VIII. 1943 (gennaio-marzo). Bologna 2 - Capitolo IX. 1943 (aprile-dicembre). Orvieto - Capitolo X. 1944 (gennaio-giugno). Vignola - Capitolo XI. 1944-1945. Castiglione delle Stiviere. Varese. Valle dell'Ossola. Castiglione. Cisano Bergamasco - Capitolo XII. 25 aprile 1945. La fuga - Parte seconda. L'esilio - Capitolo XIII. 1945-1948. Reggio Calabria. Roma. Reggio Calabria. Roma. Reggio Calabria. Roma. Reggio Calabria - Secondo interludio – Pesaro. Roma. Reggio Calabria. Roma. Orvieto. Roma. Reggio Calabria - Capitolo XIV. 1948. Castiglione delle Stiviere - Epilogo