Parola e comunità politica |
Stefano Fontana Parola e comunità politica. Saggio su vocazione e attesa Edizioni Cantagalli, pagg.168, Euro 11,50
IL LIBRO - Il fenomeno più preoccupante dei nostri giorni è la crescente difficoltà a leggere nelle cose e nella nostra vita una parola su di noi, un appello. Abbiamo difficoltà a intenderci non solo come produttori di discorsi ma anche come ricettori, ascoltatori, interpreti. Le cose sembrano essere solo cose e i fatti solo fatti. Questa crisi della vocazione è molto preoccupante, anche in termini sociali e politici, perché inibisce tre atteggiamenti di fondamentale importanza per la convivenza: l'accoglienza, la gratitudine, la gratuità. Oggi molti riscontrano una crisi della vocazione ma non sempre si amplia il concetto di vocazione fino a legarlo alla capacità stessa di leggere nella realtà una parola di senso, che ci precede. È questa difficoltà a impedire lo sviluppo umano, la convivenza sociale e politica, la tenuta della famiglia, l'impegno solidale nel lavoro, un rapporto non distruttivo con gli altri e con le cose. Il punto decisivo di tale autolimitazione, dai costi umani e sociali altissimi, è proprio la cecità e la sordità verso la vocazione. Abbiamo perso il codice, non abbiamo più il vocabolario né la voglia di ascoltare, non che la realtà abbia cessato di parlarci. Lo scopo di questo libro è segnalare la strada per una inversione di tendenza, perché l'uomo sordo alla vocazione non sa più dove andare. DAL TESTO - "Oggi molti riscontrano una crisi della vocazione: crisi delle vocazioni sacerdotali e religiose, crisi delle vocazioni matrimoniali, crisi delle vocazioni politiche per esempio. Non sempre, però, si amplia sufficientemente il concetto di vocazione fino a legarlo alla capacità stessa di leggere nella realtà una parola di senso, che ci precede. È questa difficoltà ad impedire lo sviluppo umano, la convivenza sociale e politica, la tenuta della famiglia, l'impegno solidale nel lavoro, un rapporto non distruttivo con gli altri e con le cose. Il maggiore costo sociale ed economico di oggi è dato da questa atrofia della nostra intelligenza e del nostro cuore. Benedetto XVI parla dell'autolimitazione della ragione e del cuore. Credo che il punto decisivo di tale autolimitazione, dai costi umani e sociali altissimi, sia proprio la cecità e sordità verso la vocazione. Abbiamo perso il codice, non abbiamo più il vocabolario né la voglia di ascoltare, non che la realtà abbia cessato di parlarci. "Questo piccolo libro ha una grande pretesa. Vorrebbe indicare - niente più che indicare, e per questo è un piccolo libro -, il principale problema dell'uomo di oggi - e per questo ha una grande pretesa. Si propone di metterlo a fuoco come problema della vocazione e poi affrontarlo dapprima dal punto di vista fenomenologico, ossia esaminandone le manifestazioni nella nostra vita, poi antropologico ed infine politico. Lo scopo è soprattutto di segnalare la strada per una inversione di tendenza, perché l'uomo sordo alla vocazione non sa più dove andare." L'AUTORE - Stefano Fontana è Direttore dell'Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuàn sulla Dottrina sociale della Chiesa e Consultore del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Nel 1991 ha fondato la rivista "La Società", che ha diretto fino al 2002. Giornalista pubblicista, collabora con varie testate nazionali. Tra le sue pubblicazioni: (con G. Crepaldi) La dimensione interdisciplinare della Dottrina sociale della Chiesa, Cantagalli 2006; Per una politica dei doveri dopo fallimento della stagione dei diritti, Cantagalli 2006.
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