L'uscocco fiumano Guido Keller |
Alberto Bertotto L'uscocco fiumano Guido Keller. Fra D'Annunzio e Marinetti SassoScritto Editore, pagg.192, Euro 15,00
IL LIBRO - Asso della nascente aeronautica militare italiana, eroe pluridecorato durante la grande guerra, il barone Guido Keller von Kellerer, spirito battagliero e iconoclasta, insofferente di ogni conformismo e compromesso, visse gagliardamente ogni momento della sua vita breve ma intensa, precocemente interrotta da un incidente stradale. Patriota e irredentista, sensibile alle suggestioni delle più dinamiche avanguardie del Novecento, e in particolare del futurismo, fu uno fra i protagonisti dell’impresa fiumana e raggiunse fama internazionale quando, per protestare contro il trattato di Rapallo, che precludeva l’annessione della città adriatica all’Italia, scagliò dal suo aereo un pitale contro Montecitorio dopo un’avventurosa trasvolata sulla capitale. Questa biografia, che è anche un serio tentativo di ripensare la storia italiana dal primo conflitto mondiale all’avvento del fascismo, ripercorre i momenti salienti dell’esperienza di Keller, dal battesimo del volo all’esperienza come ufficiale pilota nella squadriglia di Francesco Baracca, dalla fraterna amicizia con Giovanni Comisso, che condivise con lui le esaltanti giornate fiumane, al rapporto con Gabriele D’Annunzio, che lo stimò come forse nessun altro e che ne fu ricambiato con una duratura devozione. Tanto che si può dire che, come fece Enea con Anchise, o Pinocchio con Geppetto, Keller seppe portare sulle sue spalle il vecchio Vate guerriero, un uomo la cui “vita inimitabile” fece sì che “la sua anima vivesse come diecimila”.
DAL TESTO - "A Fiume Guido Keller visse la stagione più intensa della sua vita. Da essa si staccherà con difficoltà anche quando i tempi erano cambiati col ritorno all'ordine in un'Europa stanca di troppi sommovimenti. L'"Asso di Cuori" Keller accompagnò D'Annunzio fin dalla sua partenza da Venezia. In quell'occasione Guido aveva in mano un grande mazzo di fiori vermiglio e custodiva, all'interno dello zaino, un teschio con un fez nero d'ardito. A Fiume il poeta lo voleva nominare suo segretario particolare, ma il pilota obiettà risolutamente: «Non amo gli scartafacci». Per lui venne, quindi, creato un ruolo tutto dannunziano: segretario d'azione capo dell'Ufficio colpi di mano: un ruolo, come vedremo, importante nella precaria economia della città adriatica. Colpi di mano, del resto, aveva cominciato a farli ancora prima di arrivare a Fiume, quando aveva procurato all'improvvisato esercito dannunziano i veicoli necessari a trasferire le truppe da Ronchi a Fiume".
L'AUTORE - Alberto Bertotto è nato a Biella nel 1945; laureato in Medicina e Chirurgia, con specializzazione in Pediatria e Puericultura, Professore Associato di Clinica Pediatrica presso l´Università degli Studi di Perugia, è autore di più di ducentocinquanta pubblicazioni scientifiche uscite su riviste nazionali ed internazionali. Appassionato di storia, ha pubblicato numerosi articoli su quotidiani e riviste. Nel 2007 ha pubblicato il saggio Mussolini estremo (Gino Rossato Edizioni) e nel 2008 il volume La morte di Mussolini. Una storia da riscrivere (PDC Editori). È da poche settimane in libreria il suo saggio L´odissea di Mussolini. Da Palazzo Venezia a Rastenburg (Greco & Greco Editori)
INDICE DELL'OPERA - Introduzione - Capitolo 1. Keller prima di Fiume - Capitolo 2. Keller a Fiume - Capitolo 3. Keller dopo Fiume -Appendice 1. Combattimenti aerei sostenuti da Guido Keller - Appendice 2. Motivazioni delle Medaglie d’Argento al valor militare concesse a Guido Keller - Appendice 3. Consistenza dei legionari fiumani (circa 10.000) alla data del 18 novembre 1919 - Appendice 4. Le doti che doveva avere il legionario fiumano - Appendice 5. Come dev’essere il legionario tipo - Appendice 6. I principi della Carta del Carnaro - Appendice 7. La Canzone del Quarnaro - Appendice 8. Discorso pronunciato da Gabriele D’Annunzio nel cimitero fiumano di Cosala il 21 gennaio del 1921 - Bibliografia - Note |