Mussolini estremo |
Alberto Bertotto Mussolini estremo Edizioni Gino Rossato, pagg.330, Euro 22,00
IL LIBRO - Dopo aver delineato l'atteggiamento di Benito Mussolini durante l'epoca imperiale, il libro analizza il comportamento del dittatore nel periodo in cui ha governato la Repubblica Sociale Italiana. A Salò il Duce era un depresso che viveva disperatamente solo in balia di ossessionanti ricordi. Questo abito mentale ha condizionato ogni atto mussoliniano ed è perdurato fino al momento del luttuoso epilogo finale. La morte del leader fascista, motivo di controversie destinate a non finire, è stato l'oggetto di affannose ricerche che hanno sancito, senza motivate fondamenta, verità alternative a quella definita "ufficiale": la fucilazione, avvenuta il 28 aprile del 1945 per mano partigiana, davanti allo storico cancello di villa Belmonte a Giulino di Mezzegra.
DAL TESTO - "La repubblica di Salò aveva divorato sé stessa fin dall'inizio, essendo lacerata da una serie di contrasti ideologici che a partire dal manifesto di Verona rendevano incompatibili tra loro le molte anime dell'ultimo fascismo. Lo stesso dittatore aveva aspramente criticato il programma troppo socialista proposto in occasione della proclamazione della nuova Patria fascista ed i presupposti stessi della RSI, imperniati sulla socializzazione delle imprese, si accordavano male con il dominio brutale che di fatto la Germania intendeva esercitare sull'Italia, un alleato considerato infido al quale era stato assegnato il compito di svolgere una bassa e disonorevole manovalanza: la guerriglia anti-partigiana. Per gli anti-fascisti, il nuovo Partito fondato dal dittatore era un coacervo di isterie e velleitarismi schizoidi: ex squadristi marmorizzati, ex combattenti incartapecoriti, ex gerarchi sostenitori ad oltranza del nazismo e saltamartini politicamente imprevedibili coabitavano tenuti insieme dal labile collante rappresentato dal residuo carisma del Duce, il capo di uno Stato satellite sorretto dalle baionette tedesche per esplicito volere di Adolf Hitler".
L'AUTORE - Nato a Biella nel 1945, Alberto Bertotto si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Pavia nel 1974. In questa sede ha conseguito successivamente, la Specializzazione in Pediatria e poi quella in Puericultura. Nel 1974 è diventato ricercatore prima e quindi Professore Associato presso l'Università degli Studi di Perugia. Oltre a svolgere attività didattica il Prof. Bertotto è stato autore o coautore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche, la maggior parte delle quali sono state pubblicate su riviste a carattere internazionale. Mussolini estremo è il titolo della sua prima pubblicazione. Numerosi sono anche i suoi interventi a congressi in Italia e all'estero.
INDICE DELL'OPERA - Prefazione - Capitolo 1. la scapigliata effervescenza dell'epoca imperiale - Capitolo 2. L'attonito Mussolini di Gargnano - Capitolo 3. Una folgorazione sulla via di Damasco - Capitolo 4. I fascisti intransigenti - Capitolo 5. La fuga da Milano - Capitolo 6. Come frasca al vento alla volta di Como - Capitolo 7. Como, un'arnia avvelenata dove volavano i calabroni dell'impostura - Capitolo 8. Un ossimoro storico in ballo tra Menaggio e Porlezza - Capitolo 9. Con lo sguardo degli assetati davanti ad una fontana - Capitolo 10. Il terzetto dei giustizieri comunisti - Capitolo 11. La fucilazione dei gerarchi fascisti a Dongo - Capitolo 12. La morte di Benito Mussolini - Capitolo 13. La morte di Clara Petacci - Capitolo 14. Veritas laborat saepe exstinguitur numquam
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