L'ultimo fascismo. Storia e memoria della Repubblica di Salò Stampa E-mail

Roberto Chiarini

L'ultimo fascismo. Storia e memoria della Repubblica di Salò

Marsilio Editori, pagg.160, Euro 18,00

 

chiarini_ultimofascismo.jpg  IL LIBRO - È difficile trovare fasi della nostra storia così conflittuali, anche nella memoria, come la guerra civile che ha visto fronteggiarsi tra il 1943 e il 1945 gli irriducibili del fascismo e i partigiani, i «ribelli dell’Onore» e i «ribelli della Libertà». La lacerazione consumatasi in quegli anni si è perpetuata ben oltre la rinascita democratica. Non solo per le ferite - mai davvero rimarginatesi - riportate dai reduci degli opposti fronti, ma anche per la mancata elaborazione di una memoria condivisa della Lotta di Liberazione, pur se elevata a evento-mito fondativo dell’identità repubblicana.

  È da questa premessa che Roberto Chiarini muove per illustrare la storia della Repubblica di Salò. Del suo esercito dissanguato dalle continue diserzioni e delle sue formazioni di volontari decisi a tutto. Della sua pretesa di fungere da «scudo» contro l’occupante nazista e della sua determinazione a essere una «spada» contro i partigiani. Della sua velleità di attuare una «rivoluzione sociale» e della sua responsabilità di esercitare una violenza sanguinaria, in particolare contro gli ebrei.

  L’autore affronta anche il tema cruciale della memoria divisa che di quegli anni hanno elaborato nostalgici e antifascisti e del conseguente impatto da essa esercitato sulla vita della Repubblica.

  L’indagine è stata condotta senza lasciar spazio a facili amnesie e senza indulgere ad acrimoniosi risentimenti di parte, senza concedere colpevoli sconti e senza emettere sbrigative sentenze. Nulla del «politicamente corretto» difeso dagli opposti fronti, solo una riflessione che rifugge dai soliti schemi.

 

  DAL TESTO - "Per quel che riguarda il neofascismo, non c'è dubbio alcuno che il mito della Rsi abbia esercitato un'influenza penetrante e stabile sul suo immaginario, prima ancora che sulla sua cultura. Un'influenza tanto più massiccia e debordante quanto più nostalgica si è confermata la vocazione degli epigoni del fascismo, tutti volti con lo sguardo all'indietro a magnificare un passato che non c'è più (e che non ci poteva più essere) invece che ad approntare adeguate risposte alle sfide del presente. Esaltante per i fautori di un «Ordine Nuovo», alternativo sia alle democrazie capitalistiche che al collettivismo comunista, solo corroborante di un patriottismo politicamente neutro per i pontieri preoccupati di saldare un passato fascista con un presente che non era più fascista ma che non si accettava fosse antifascista, oggetto di fede per gli «intransigenti», motivo d'orgoglio per i «possibilisti»: per tutti la memoria della Rsi è stata la sponda che è servita a sostenere tanto l'offensiva lanciata contro la Repubblica macchiatasi della colpa, ieri della resa e del tradimento, in seguito della partitocrazia, del parlamentarismo, in politica estera del gregarismo succube degli Usa, quanto una più prosaica marcia nel capace e accogliente fronte dei moderati e dei conservatori indisponibili ad avallare il patto costituzionale stretto dai partiti antifascisti".

 

  L'AUTORE - Roberto Chiarini (Brescia, 1943) è professore ordinario di Storia contemporanea e titolare dell’insegnamento di Storia dei partiti alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università statale di Milano. Fa parte del comitato scientifico della Fondazione Turati di Firenze e della Fondazione Lucchini di Brescia. Attualmente è presidente del Centro studi e documentazione sul periodo storico della Rsi (www.centrorsi.it) con sede in Salò. I suoi studi si sono concentrati su liberalismo, socialismo, fascismo, neofascismo e destra italiana. Per Marsilio ha curato La destra allo specchio (2003) e scritto Il 25 aprile (2005).

 

  INDICE DELL'OPERA - La storia - la caduta - Il conto alla rovescia - Un fascismo senza Mussolini - Italiani non più sudditi, non ancora cittadini - Il fascismo, l'antifascismo, l'afascismo - Un re fellone - Un paese allo sbando - L'illusoria rinascita - Gli orfani del duce - I ribelli dell'onore - La Repubblica dei vinti - Un esercito che sercito non è - Un esercito senza popolo - Una Repubblica di soli fascisti, ostaggio dei tedeschi - La guerra civile - Una Repubblica impotente: sociale e spietata - Il restyling repubblicano del fascismo - Nichilismo, violenza, razzismo - La spirale dell'odio e della vendetta - Un paese allo stremo - Il crollo - La memoria - Il mito della Rsi nella destra italiana - Il mito positivo della Rsi - La pacificazione degli opposti miti del tempo della guerra civile - La minaccia della Rsi nel sistema politico italiano - Centrismo, «grande destra» e bipolarismo imperfetto penalizzante per la sinistra - Centro-sinistra, ri-delegittimazione della destra e tripolarismo perfetto - Solidarietà nazionale, disarticolazione della destra e bipolarismo premiante per la sinistra - Seconda Repubblica, rifondazione liberale della destra, bipolarismo del maggioritario - Cronologia - Bibliografia - Indice dei nomi