Mussolini e Hitler. La Repubblica sociale sotto il Terzo Reich Stampa E-mail

Monica Fioravanzo

Mussolini e Hitler. La Repubblica sociale sotto il Terzo Reich

Donzelli, pagg.VIII-215, Euro 16,00

 

fioravanzo_mussolini.jpeg  IL LIBRO - Poche dense pagine per affrontare un tema cruciale e scottante della nostra storia: la genesi della Repubblica sociale italiana e la sua breve ma intensa vicenda sotto il Reich nazionalsocialista. Attraverso lo studio comparato di fonti d'archivio tedesche e italiane, l'Autrice mette mano a un'onginalissima ricerca sulle reali motivazioni e le prospettive politiche che indussero Mussolini a porsi a capo del nuovo governo fascista, smentendo la tesi - cara a una certa memorialistica fascista, e poi divulgata dalla pubblicistica e da una distratta storiografia - di una scelta "sacrificale" di Mussolini, per sottrarre l'Italia alla feroce vendetta tedesca. Una tesi in realtà fondata su un vero e proprio falso storico, volto a giustificare la "repubblica necessaria", ma smentito tanto dall'analisi critica e filologica della sua genesi quanto da un rigoroso confronto con le fonti.

  Mussolini e i suoi seguaci, stretti fra la mera parvenza di un governo e l'assenza di una possibile alternativa, sembrano muoversi in un orizzonte politico avulso dal reale, intriso di accenti irrazionalistici. I rapporti fra Mussolini e Hitler, ma anche fra il gruppo dirigente fascista e quello tedesco, rivelano il radicale contrasto "fattuale" fra un "governo che non può governare", ma che velleitariamente ambisce a un ruolo di potenza nel Nuovo ordine europeo nazista, e la volontà della Fùhrung germanica di impiegare invece ai fini esclusivi del Reich la Rsi. Priva in sostanza dell’effettivo esercizio della sovranità, la Rsi era condannata a una subalternità che certo non poteva consentirle di svolgere un ruolo di scudo e tantomeno di contrasto nei confronti del più forte «alleato».

  Una lettura tutta d’un fiato, un libro che non mancherà di suscitare dibattiti e polemiche, sempre però sulla scorta di un indiscutibile rigore storiografico.

 

  DAL TESTO - "Certo, Mussolini intendeva anche frapporsi alle durezze dell'occupazione tedesca, ma non era questa la sua unica e principale motivazione, come vorrebbe la leggenda del «sacrificio» di Mussolini di fronte al ricatto hitleriano: un presunto ricatto, «attestato» essenzialmente da una fonte falsificata. Come avverte Arnaldo Momigliano, «Le leggende e i falsi ideologici [...] non sono facilmente distinguibili dalla inconscia o semiconscia deformazione o fantasia, che è fenomeno universale». Possiamo quindi comprendere come questa leggenda suggestiva sia potuta passare dalla pubblicistica alla storiografia, anche sulle pagine di storici solitamente rigorosi e autorevoli quali Franco Catalano, Pierre Milza e Renzo De Felice, tutt'altro che inclini a voler riabilitare il fascismo e la personalità di Mussolini, e tanto meno a giustificare storicamente la Repubblica di Salò".

 

  L'AUTRICE - Monica Fioravanzo insegna Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Padova. Studiosa delle élites politiche nell’Italia repubblicana e dei rapporti fra Rsi e Reich nazionalsocialista, ha pubblicato Nel Nuovo Ordine Europeo: documenti sulla Repubblica di Salò sotto il Terzo Reich (Padova 2000) ed Élites e generazioni politiche. Democristiani, socialisti e comunisti veneti, 1945-62 (Milano 2003).

 

  INDICE DELL'OPERA - I. Il presunto sacrificio di Mussolini - II. La messa in scena - III. La finzione dell'autonomia sovrana - Epilogo - Indice dei nomi