Lucio Elio Seiano Stampa E-mail

Claudio Vacanti

Lucio Elio Seiano
Il potere all'ombra dell'imperatore Tiberio


Carocci, pagg.216, € 24,00

 

vacanti seiano  Questo volume di Claudio Vacanti (docente di Storia romana presso l'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli") prende in esame la figura di Lucio Elio Seiano, che fu prefetto del pretorio dal 14 al 31 all'epoca dell'imperatore Tiberio.

  Il Prefetto del pretorio era un esponente dell'amministrazione militare e civile dell'Impero romano, che ebbe origine come titolo riservato al comandante della Guardia pretoriana, ovvero della guardia del corpo dell'imperatore, mentre durante il tardo impero divenne l'amministratore capo di una delle suddivisioni del tardo impero, le Prefetture del pretorio. Durante il periodo alto imperiale, i due prefetti del pretorio erano a capo di una struttura di comando che controllava 9 tribuni (uno per coorte) e 54 centurioni.

  Nella vita di Seiano, è possibile rintracciare tutti gli elementi per un noir. Ben Jonson – il drammaturgo amico e rivale di Shakespeare e autore della tragedia "Sejanus: His Fall" – se ne era accorto già nel Seicento. L'ascesa da origini equestri al consolato, ricoperto addirittura insieme al principe stesso. Le calunnie per aumentare il proprio potere a scapito di membri della famiglia imperiale. L'uso di "agenti provocatori" per accusare gli avversari. L'adulterio con la nuora dell'imperatore. I processi a intellettuali e aristocratici. La crescita esponenziale della sua influenza a Roma dopo l'allontanamento di Tiberio a Capri. Fino al colpo di scena finale: un'improvvisa lettera del principe al senato che, invece di consacrare Seiano coreggente di fatto, condanna a morte l'ignaro praefectus. A chiosa di una carriera maledetta da molti c'è anche l'accanimento del popolo sul suo cadavere, poi gettato nel Tevere. Ma chi è stato davvero questo cavaliere odiato dalle fonti aristocratiche antiche? Un "mostro" che congiurava per diventare imperatore? Un docile strumento del tiranno Tiberio? Un arrivista disposto a tutto? Di certo, un personaggio controverso che ha segnato l'età tiberiana e suscitato, negli antichi e nei moderni, interrogativi sull'ascesa al potere e i suoi pericoli.