La fede armata |
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Lucia Ceci
DAL TESTO – "Negli anni della grande guerra la contaminazione tra ideali nazionali, registri religiosi e dimensioni politiche conobbe una rilevante accelerazione. La commistione tra religione politica della nazione, violenza bellica e cattolicesimo, che assolutizzava il nemico e ne legittimava l'uccisione in guerra, favorì la riattivazione di simboli e paradigmi della tradizione cattolica che sacralizzavano il ricorso alla forza per finalità politiche. Emblematico è il caso di due paesi europei con forti tradizioni cattoliche, l'Irlanda e l'Italia, dove gruppi di militanti declinarono, in chiave cristologica e palingenetica, le prospettive del martirio e del sacrificio per rafforzare nel discorso pubblico la necessità della violenza risolutrice. La questione sollecitò anche la gerarchia ecclesiastica che, in entrambi i contesti, intervenne sulle circostanze che imponevano l'obbedienza alle autorità in carica e su quelle che rendevano lecito l'uso della forza al di fuori della copertura istituzionale dello Stato." L'AUTRICE – Lucia Ceci insegna Storia contemporanea nell'Università di Roma Tor Vergata. Tra i suoi libri più recenti: «Il papa non deve parlare. Chiesa, fascismo e guerra d'Etiopia» (Laterza, 2010), «L'interesse superiore. Il Vaticano e l'Italia di Mussolini» (Laterza, 20192, trad. in inglese). INDICE DELL'OPERA – Introduzione - I. Mistiche del sacrificio e violenza politica (1. Passione e risurrezione in Irlanda - 2. Tra dottrina, opinione pubblica e politica - 3. Un popolo di santi - 4. Squadrismo, violenza, obbedienza) - II. Tradizione e ribellione in Messico (1. Contro lo Stato laico - 2. Intransigenti insorgenti - 3. Cristeros - 4. In difesa della fede) - III. L'insurrezione sacralizzata (1. Crociata e terrore in Spagna - 2. Una lotta universale in un campo di battaglia nazionale - 3. La Chiesa combattente - 4. El derecho a la rebeldía - 5. La guerra santa e il Sant'Uffizio) - IV. Rivoluzione e incitazione all'odio: il vaglio di Roma nella guerra totale (1. Lo scontro tra diavoli e i comunisti cattolici - 2. La vera guerra cattolica - 3. Eretico è chi odia) - V. Guerra santa nella guerra fredda (1. Non rivoluzione, ma guerra - 2. Una crociata per salvare l'Ungheria? - 3. Mobilitazione globale - 4. Il cerchio di ferro) - VI. L'America Latina e la rivoluzione obbligatoria (1. La carità armata tra sociologia e guerriglia - 2. Circolazioni transatlantiche - 3. Teologia e rivoluzione - 4. Violenza dei pacifici e mistica della guerriglia - 5. Dalla liberazione ai diritti umani) - VII. Parole e opere (1. La crescente distonia - 2. Una componente cattolica alle origini delle Br? - 3. Divisioni e infiltrazioni - 4. L'inizio della fine - 5. La «bomba Sands») - VIII. Il Ruanda tra colonia e post-colonia (1. Un «paese cattolico» nell'Africa nera - 2. La Chiesa nella rivoluzione - 3. La costruzione del nemico interno - 4. Complicità e silenzi) - IX. Fine della rivoluzione? (1. Rosari, non pallottole: il «miracolo» Aquino nelle Filippine - 2. Luci dall'Est e moralità dei mezzi - 3. Ambiguità e processo di pacificazione nei Paesi Baschi - 4. Democrazia e politiche del terrore: il ventennio tragico del Perù - 5. Armati per la vita: gli attacchi antiabortisti negli Stati Uniti) – Conclusioni – Sigle - Indice dei nomi |