Vedere il fascismo Stampa E-mail

Maddalena Carli

Vedere il fascismo
Arte e politica nelle esposizioni del regime
(1928-1942)


Carocci Editore, pagg.268, € 29,00

 

carli vedere  IL LIBRO – Il regime guidato da Benito Mussolini ha fatto largo uso delle immagini fin dai giorni successivi alla marcia su Roma, sfruttando appieno la loro capacità di coinvolgere, impressionare e cambiare non solo chi le produceva, ma anche e soprattutto chi le guardava. Il progetto di rivoluzione antropologica del fascismo – la creazione di un "uomo nuovo" – è lo sfondo del libro. Vi si ricostruisce un particolare campo di impiego del potere dei media visivi, quello delle mostre temporanee organizzate, negli anni tra le due guerre mondiali, sul territorio nazionale e all'estero. Il volume ne racconta la programmazione e la realizzazione – identificando gli artisti e gli architetti che vi hanno lavorato e decifrando i temi e i miti cui sono state dedicate –, senza tralasciare l'estetica delle sale e dei percorsi espositivi, documentata da un nutrito apparato iconografico. Ne emerge come la sperimentalità di questi allestimenti abbia inaugurato un nuovo modo di comunicare con il pubblico e promosso l'Italia all'avanguardia del design e della scenotecnica europei.

  DAL TESTO – "La politica espositiva rinvia – in ultima analisi – alla modernità del fascismo, che ha a lungo costituito un vero e proprio tabù storiografico e che può essere considerata come una delle principali conquiste della storiografia di fine Novecento.
  "Il ritardo con cui si è fatta strada l'ipotesi che il regime guidato da Mussolini abbia rappresentato un tentativo di «riprogettazione della modernità» in risposta alla crisi di inizio secolo ha condizionato la possibilità di riconoscere l'esistenza di un'arte fascista e di indagarne le dinamiche interne, oltre che i contenuti e le modalità espressive. È sufficiente pensare, al riguardo, alla cautela con cui sono state accolte le prime analisi sui meccanismi della costruzione del consenso, percepite come una diminuzione, quando non come una sconfessione, dell'indole reazionaria della dittatura; o ancora, alla fatica con cui si è fuoriusciti dalla rigida alternativa tra le interpretazioni partigiane della totale autonomia dell'arte e quelle orientate a descrivere il ceto intellettuale fascista come un insieme di funzionari al servizio di una visione del mondo modellata altrove."

  L'AUTRICE – Maddalena Carli insegna Storia contemporanea all'Università degli Studi di Teramo. Si è formata all'ehess-Paris, dove continua a compiere soggiorni e attività di studio. Le sue ricerche vertono sui processi di nation building, sulla storia dell'Italia fascista e sull'uso politico e culturale delle immagini nell'Europa contemporanea. I temi di questo volume sono al centro di "Artistes et partis. Esthétique et politique (1900-1945)" (Paris, 2012), curato con Maria Stavrinaki.

  INDICE DELL'OPERA - Archivi e fondi consultati – Introduzione - 1. Ripensare le esposizioni. Un immaginario per l'"uomo nuovo" del fascismo (Saloni, mostre, padiglioni - Un'arte politica - Spazi di avanguardia) - 2. Da Milano a Roma, dieci anni dopo. La gestazione della mostra del Decennale (1928-31) («Una lodevole iniziativa dell'Istituto fascista di cultura». Il progetto della Mostra del fascismo, Milano (1928-29) - Il padiglione italiano all'Esposizione internazionale della stampa, Colonia (1928) - Dalla Mostra del fascismo alla Mostra della rivoluzione) - 3. «I vincitori, con la loro vittoria, conquistano il diritto a scriverne la storia». Mostra della rivoluzione fascista I, Roma (1932) (Il tempo e lo spazio della rivoluzione - Artisti della propaganda - Chicago (1933), Milano (1934-35), Bruxelles (1935)) - 4. «Una rivoluzione dell'idea di Roma». Parigi/Roma (1937-39) («Esportare il genio del Fascismo». Il padiglione italiano all'Exposition internationale des arts et des techniques dans la vie moderne, Parigi (1937) - La Mostra augustea della romanità e la seconda Mostra della rivoluzione fascista, Roma (1937) - Le mostre del Circo Massimo, Roma (1937-39)) - 5. Un museo per la rivoluzione. Mostra della rivoluzione fascista III, Roma (1942) («La storia del popolo nostro». La mostra del Ventennale - Centro studi sul fascismo - «Parliamo un po' di esposizioni») - Referenze iconografiche - Indice dei nomi