Thierry Zarcone
La mezzaluna e il compasso Islam e Massoneria dall'attrazione all'avversione Prefazione di Stefano Bisi
Edizioni Mediterranee, pagg.267, € 28,00
Thierry Zarcone è uno studioso della storia intellettuale e religiosa turca e iraniana e ha dedicato grande attenzione alla mistica islamica, alle confraternite, alle relazioni tra lo sciamanesimo e l'Islam, e alle società segrete. In questo libro edito in Francia nel 2015 e recentemente tradotto da Milvia Faccia per i tipi delle Edizioni Mediterranee nella Collana "Simbolica massonica", ricostruisce la storia del rapporto tra il mondo musulmano e la Massoneria, dal fascino e dall'attrazione originari al rifiuto e all'odio successivi. È un tema su cui "ben pochi" – come riconosce Stefano Bisi nella Prefazione – si erano soffermati in precedenza. E l'Autore lo fa "muovendosi con agilità e profondità". Il volume propone un'ampia visione storica della Libera Muratoria nell'insieme dell'Oriente islamico, dal Marocco all'Indonesia, senza trascurare le regioni sub-sahariane. Viene descritta e spiegata la difficile transizione, com'è avvenuto nel Nordafrica, da una Massoneria coloniale a una Massoneria multiconfessionale (con tutti gli ostacoli che i principi della convivenza massonica hanno incontrato). Viene fatta luce sul ruolo giocato dalle logge – in Turchia, in Iran, in Egitto e in Siria – nel sostenere attivamente l'opposizione ai regimi autoritari, incoraggiando la diffusione delle idee liberali e l'introduzione della modernità occidentale. La ricerca prosegue poi affrontando questioni di natura antropologica riguardo ai tentativi di edificazione di una Massoneria islamica, miranti ad armonizzare le pratiche massoniche con le culture sunnita, sciita, ismailita, etc.. L'incontro tra la Massoneria e la confraternita sufi riveste un posto rilevante, perché consente al musulmano, "più o meno istruito sulla gnosi e sulla mistica della sua religione, di riconoscersi nelle dottrine e nei rituali dell'Ordine massonico o, più precisamente, nel suo rituale iniziatico di morte-rinascita". La terza e ultima parte del volume esamina la questione dell'antimassoneria nell'Islam, la sua storia, la sua evoluzione e i suoi fondamenti dottrinari. All'inizio del secolo scorso, le logge cominciano a essere accusate di collusione con il sionismo e di far penetrare nella società islamica ideologie moderniste nocive come il darwinismo o il materialismo, oppure politiche, come il marxismo, e perfino eresie come il bahaismo. Gli ulama dal Marocco all'Indonesia puntano l'indice contro la Massoneria e minacciano di morte i "fratelli". Ancora oggi il massone viene accusato di essere al centro di un "grande complotto" insieme con l'ebreo, il capitalista americano e il marxista. La produzione antimassonica in Turchia "è di gran lunga superiore a quella del resto del mondo musulmano". La spiegazione – secondo Zarcone – va ricercata nella "presenza quasi continua, per tutto il corso del XX secolo, con l'eccezione di soli tredici anni, di una Massoneria turca bene organizzata e in costante sviluppo, mentre altrove l'Ordine scompare quasi ovunque nel mondo musulmano tra il 1950 e il 1980. Questa presenza impone ai suoi nemici denunce regolari da parte degli organi di stampa e degli editori. Così, i famosi Misteri della Massoneria di Léo Taxil vengono ripubblicati nel 2008". Nello statuto del movimento della Resistenza palestinese Hamas, la Massoneria viene annoverata tra i "poteri che sostengono il nemico", insieme con il Rotary Club, i Lions Club e il B'nai B'rith: "tutte organizzazioni distruttive dedite allo spionaggio" (questo si legge all'articolo 22). L'Iraq, ricorda l'Autore, fu il primo Paese musulmano a mettere al bando la Massoneria nel 1958. Con l'arrivo al potere del partito Ba'ath, nel 1968, il divieto venne rinnovato. "Nel 1975, il codice penale di questo Paese stabilisce che "chiunque promuova o difenda i principi del sionismo, compresa la massoneria [...], potrà essere condannato a morte. L'appartenenza alle istituzioni collegate è considerato un atto criminale"". La Massoneria continua a essere vista ancora oggi, da Rabat a Kuala Lumpur, come "una potente organizzazione segreta agli ordini di Israele e del sionismo internazionale" che "manipola le menti dei suoi membri per guadagnarli alla sua causa". Nell'Appendice del volume, troviamo un testo del 1872 attribuito a Edhem Pertev Paşa e due conferenze di Riza Tevfik sulla "filosofia massonica" risalenti al 1908-1909. |