Partito e democrazia Stampa E-mail

Piero Ignazi

Partito e democrazia
L'incerto percorso della legittimazione dei partiti


il Mulino, pagg.438, € 38,00

 

ignazi partito  IL LIBRO – È sotto gli occhi di tutti come i partiti siano ormai poco apprezzati dall'opinione pubblica in quasi tutte le democrazie consolidate. Integrando analisi filosofiche, storiche e politologiche, il libro risale alle radici profonde della debole legittimazione dei partiti nella nostra società e individua i passaggi cruciali dell'accettazione del partito dal punto di vista sia teorico che empirico. I partiti non sono stati in grado di reagire al cambiamento sociale e si sono indirizzati verso lo Stato per recuperare risorse che non erano più in grado di trarre dalla società. Divenuti più forti, e anche più ricchi, hanno «pagato» la loro presenza pervasiva con un calo di legittimità. Il partito oggi è una sorta di Leviatano con i piedi di argilla: molto potente grazie alle risorse che ottiene dallo Stato e all'estensione di pratiche clientelari; molto debole in termini di stima e fiducia agli occhi dei cittadini.
  Nel primo, nel secondo e nel terzo capitolo viene trattata la lunga strada intellettuale e ideologica verso l'accettazione del partito come «parte», nonché il processo di consolidamento del partito come struttura alla fine del XIX secolo. Il focus è sui principali paesi dell'Europa occidentale - Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia – e piu sporadicamente, su altri paesi europei.
  Nel quarto e nel quinto capitolo l'analisi riguarda il ruolo svolto dal partito nel corso del XX secolo, partendo dall'affermazione del partito di massa e continuando con la sua «e(in)voluzione» nel partito totalitario fra le due guerre, e con il suo clamoroso successo nel secondo dopoguerra quando trasse profitto da un'accoglienza entusiastica di gran parte dell'opinione pubblica, la quale identificava, in buona misura la rinascita dei partiti con la libertà, la democrazia, la pace e, in prospettiva, il benessere.
  L'età dell'oro dei partiti dell'immediato dopoguerra finisce prima in una sorta di inerzia e passività dei partiti, causate dalla disattenzione per i cambiamenti sociali (ai quali il «partito pigliatutti» ha dato una risposta limitata e inefficace), e poi nel distacco dalla società civile e nel conseguente arroccamento nello Stato.
  L'attuale condizione di cartellizzazione dei partiti è al centro del sesto e del settimo capitolo, dove sono esaminate le ragioni della disaffezione e della sfiducia attuali e dove si discutono alcune possibili vie d'uscita dalla situazione critica in cui si dibattono i partiti.

  DAL TESTO – "Il partito non è ancora approdato a un porto davvero sicuro. A livello teorico e pratico, fin dagli anni Venti i partiti sono diventati il fulcro della politica, ma non hanno trovato (e probabilmente non troveranno mai) un'accettazione pacifica e scontata nell'opinione pubblica. La loro legittimazione è sempre in gioco. Perché all'inizio del XXI secolo i partiti sono ancora sul banco degli accusati? Perché non hanno ancora trovato una sistemazione, un «posto garantito», nelle società postmoderne? Hanno compiuto dei passi falsi? La considerazione negativa dei partiti oggigiorno deriva sia da quel fil rouge di ostilità e diffidenza che sta alla base dell'idea di partizione, e quindi di «partito», lungo i secoli, sia dalle loro mosse negli ultimi decenni.
  "I partiti hanno dissipato l'aura che avevano guadagnato negli anni iniziali del secondo dopoguerra come strumenti essenziali di (e per) democrazia e libertà, e per il bene generale del loro elettorato. Il lungo viaggio da quella «età dell'oro» fino al XXI secolo è terminato in un drammatico crollo in termini di ottimismo e fiducia. I partiti non riescono a conquistare il cuore e la testa dei cittadini non solo per l'antico sospetto ontologico di essere un elemento divisivo, ma soprattutto per la loro condotta."

  L'AUTORE – Piero Ignazi è professore ordinario di Politica comparata nella Scuola di Scienze Politiche dell'Università di Bologna e Chercheur associé al Cevipof (Fondation Nationale des Sciences Politiques) di Parigi. Per il Mulino ha tra l'altro pubblicato «I muscoli del partito» (con P. Bordandini, 2018) e «I partiti politici italiani dal 1946 al 2018» (2018). È editorialista de «la Repubblica».

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione – Introduzione - I. Alla ricerca dei partiti politici (1. I partiti politici nell'antichità - 2. Dall'unità in Dio al bene comune secolare - 3. Raison d'état e costituzionalismo: rifiuto radicale e affermazione embrionale dei partiti - 4. Le incertezze della visione liberale) - II. Una ricezione sfasata: accoglienza selettiva e rifiuto ostinato (1. Inghilterra: il lento percorso del partito in parlamento - 2. Francia: l'irruzione (rivoluzionaria) del partito nella società - 3. Olismo controrivoluzionario e apertura liberale - 4. La nazione e lo stato contro il partito) - III. Verso la definitiva legittimazione del partito (1. Il partito in teoria e i partiti nella pratica - 2. La nascita dei partiti - 3. Dalla piena legittimazione all'iperesaltazione: il partito politico negli anni fra le due guerre - 4. Il totalitarismo teorizzato e messo in pratica - 5. L'eredità latente del partito totalitario) - IV. L'età dell'oro del partito e il suo declino (1. L'accoglienza dei partiti nel dopoguerra: un entusiasmo diffuso, con un'ombra di fastidio - 2. Il trionfo organizzativo del partito di massa e le sue contraddizioni - 3. Il terminus a quo: il partito pigliatutti - 4. Adattamento e consenso: l'apogeo - 5. I rapporti di potere intrapartitici - 6. Adattamento e consenso: la reazione) - V. L'immobilismo del partito in un'epoca di cambiamento (1. Sterili sussulti di autocritica interna - 2. Rigidità del partito a fronte della contrarietà circostante - 3. La svolta degli anni Ottanta - 4. Il terminus ad quem: il partito cartello - 5. La doppia radice del partito cartello - 6. Una valutazione dell'attuale ricezione del partito - 7. Il patto faustiano) - VI. Le risorse dei partiti all'alba del nuovo millennio (1. Un inventario delle risorse - 2. Le risorse umane - 3. Le risorse finanziarie - 4. Le risorse di patronage e clientelismo - 5. Osservazioni conclusive) - VII. Il partito in agonia? (1. Le riforme interne ai partiti - 2. Alla ricerca della democrazia intrapartitica - 3. Le alternative al partito - 4. Osservazioni conclusive) – Conclusioni – Sigle - Riferimenti bibliografici - Indice dei nomi - Indice particolareggiato